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Ucraina, risoluzioni M5s-Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in territorio russo”. Ma il Pd: “Rispettare impegni con Ue e Nato”

I testi delle opposizioni in vista delle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla proroga dell’autorizzazione a fornire aiuti militari a Kiev
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Interrompere immediatamente la fornitura di materiali d’armamento alle autorità governative ucraine” e “relazionare alle Camere i dettagli in merito alle spese sostenute per le cessioni di forniture militari”. Sono gli impegni al governo contenuti nella risoluzione presentata al Senato dal Movimento 5 stelle in vista delle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla proroga dell’autorizzazione a fornire aiuti militari a Kiev. Il testo chiede all’esecutivo anche di “non dare seguito all’invito della risoluzione del Parlamento europeo del 28 novembre 2024 di revocare le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo”; si incoraggia, invece, “una concreta svolta per profondere il massimo ed efficace sforzo sul piano diplomatico, in sinergia con gli altri Stati membri, per l’immediata cessazione delle operazioni belliche in territorio ucraino e l’avvio, con iniziative multilaterali o bilaterali, di negoziati utili a una de-escalation militare, per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una Conferenza di pace da tenersi sotto l’egida delle Nazioni unite”.

Quasi identica la risoluzione dei senatori di Alleanza Verdi e Sinistra, che chiede al governo di “interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle autorità governative dell’Ucraina” e di “opporsi ad ogni ipotesi di rimozione delle restrizioni sull’uso delle armi donate dai Paesi dell’Ue al governo ucraino”, ma anche di “promuovere in sede Ue e in ogni consesso internazionale un’azione politica e diplomatica che raggiunga l’obiettivo di un immediato cessate il fuoco tra Russia e Ucraina”. Il testo presentato dal Pd, invece, non cita interruzioni né riduzioni delle forniture di armi: si chiede anzi di confermare “gli impegni assunti dall’Italia nel quadro dell’azione multilaterale, a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza atlantica”, rispetto all’”inammissibile” aggressione russa dell’Ucraina. Anche qui si cita la necessità di un ”incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell’Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili per una “pace giusta e sicura” e “adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe”.

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