Svuotare Gaza. Donald Trump ha partorito un piano per la Striscia che, sostanzialmente, prevede la deportazione verso altri Paesi del Medio Oriente, tra cui Giordania ed Egitto, di tutta la popolazione palestinese spiegando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine” per affermare la pace nell’area. “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto il presidente degli Stati, definendo Gaza un “cantiere di demolizione”. In serata è arrivata anche la risposta da Amman, con il ministro degli Esteri, Ayman Safadi: “Il nostro rifiuto dello sfollamento dei palestinesi è fermo e non cambierà. La Giordania è per i giordani e la Palestina è per i palestinesi”. Stessa posizione assunta dall’Egitto che ha rifiutato la proposta del tycoon.
Le parole di Trump sono state subito applaudite dall’estrema destra israeliana, che dal 7 ottobre 2023 ha più volte spinto per una soluzione ancor più radicale parlando di occupazione dei territori e arrivando a minacciare, negli scorsi giorni, un rovesciamento del governo Netanyahu quando è stata annunciata la tregua. Protagonista, sempre lui, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. “Un’idea eccellente”, è stata la sua definizione del piano annunciato dal neo-inquilino della Casa Bianca.
“Dopo 76 anni durante i quali la maggior parte della popolazione di Gaza è stata tenuta forzatamente in condizioni difficili per preservare l’aspirazione di distruggere lo Stato di Israele, l’idea di aiutarli a trovare altri posti in cui iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente”, ha affermato Smotrich, secondo quanto riferisce Times of Israel. La proposta del presidente statunitense ha subito agitato la Jihad islamica palestinese, che ha combattuto contro Israele a Gaza insieme ad Hamas fino al cessate il fuoco del 19 gennaio: “Deplorevole. Questa proposta rientra nel quadro dell’incoraggiamento ai crimini di guerra e ai crimini contro l’umanità, costringendo il nostro popolo a lasciare la propria terra”.
Immediata anche la reazione di Hamas: “I palestinesi faranno fallire l’idea di Trump” di mandarli via da Gaza, ha ribattuto l’alto funzionario Bassem Naim. Il membro dell’ufficio politico ha dichiarato all’Afp che il gruppo si oppone fermamente alla proposta: “Come hanno sventato ogni piano di spostamento e di patrie alternative nel corso dei decenni, anche questa volta il nostro popolo sventerà tali progetti”.
Trump ha anche annunciato di aver posto fine alla sospensione nell’invio di bombe da 2.000 libbre a Israele che era stata disposta dal suo predecessore, Joe Biden, come forma di pressione per ridurre le vittime civili durante la guerra: “Molte cose che erano state ordinate e pagate da Israele ma non sono state inviate da Biden sono ora in arrivo!”, ha dichiarato in un post sul suo social network Truth senza citare quelle armi. Ma un funzionario dell’amministrazione americana ha confermato che si riferiva alle bombe pesanti.
Mondo
Trump vuole svuotare Gaza: ‘Palestinesi vadano in Giordania ed Egitto’. La destra israeliana: ‘Idea eccellente’. Amman e Il Cairo: ‘Noi contrari’
"Soluzione può essere temporanea o definitiva", ha detto il tycoon. Il ministro Smotrich approva. Hamas e Jihad islamica si agitano: "Sventeremo il piano"
Svuotare Gaza. Donald Trump ha partorito un piano per la Striscia che, sostanzialmente, prevede la deportazione verso altri Paesi del Medio Oriente, tra cui Giordania ed Egitto, di tutta la popolazione palestinese spiegando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine” per affermare la pace nell’area. “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto il presidente degli Stati, definendo Gaza un “cantiere di demolizione”. In serata è arrivata anche la risposta da Amman, con il ministro degli Esteri, Ayman Safadi: “Il nostro rifiuto dello sfollamento dei palestinesi è fermo e non cambierà. La Giordania è per i giordani e la Palestina è per i palestinesi”. Stessa posizione assunta dall’Egitto che ha rifiutato la proposta del tycoon.
Le parole di Trump sono state subito applaudite dall’estrema destra israeliana, che dal 7 ottobre 2023 ha più volte spinto per una soluzione ancor più radicale parlando di occupazione dei territori e arrivando a minacciare, negli scorsi giorni, un rovesciamento del governo Netanyahu quando è stata annunciata la tregua. Protagonista, sempre lui, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. “Un’idea eccellente”, è stata la sua definizione del piano annunciato dal neo-inquilino della Casa Bianca.
“Dopo 76 anni durante i quali la maggior parte della popolazione di Gaza è stata tenuta forzatamente in condizioni difficili per preservare l’aspirazione di distruggere lo Stato di Israele, l’idea di aiutarli a trovare altri posti in cui iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente”, ha affermato Smotrich, secondo quanto riferisce Times of Israel. La proposta del presidente statunitense ha subito agitato la Jihad islamica palestinese, che ha combattuto contro Israele a Gaza insieme ad Hamas fino al cessate il fuoco del 19 gennaio: “Deplorevole. Questa proposta rientra nel quadro dell’incoraggiamento ai crimini di guerra e ai crimini contro l’umanità, costringendo il nostro popolo a lasciare la propria terra”.
Immediata anche la reazione di Hamas: “I palestinesi faranno fallire l’idea di Trump” di mandarli via da Gaza, ha ribattuto l’alto funzionario Bassem Naim. Il membro dell’ufficio politico ha dichiarato all’Afp che il gruppo si oppone fermamente alla proposta: “Come hanno sventato ogni piano di spostamento e di patrie alternative nel corso dei decenni, anche questa volta il nostro popolo sventerà tali progetti”.
Trump ha anche annunciato di aver posto fine alla sospensione nell’invio di bombe da 2.000 libbre a Israele che era stata disposta dal suo predecessore, Joe Biden, come forma di pressione per ridurre le vittime civili durante la guerra: “Molte cose che erano state ordinate e pagate da Israele ma non sono state inviate da Biden sono ora in arrivo!”, ha dichiarato in un post sul suo social network Truth senza citare quelle armi. Ma un funzionario dell’amministrazione americana ha confermato che si riferiva alle bombe pesanti.
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