La Baviera rifiuta per la prima volta a un’ambientalista che ha concluso con successo gli studi da insegnante di iniziare il tirocinio per accedere a una cattedra. Lo riporta il quotidiano Süddeutsche Zeitung citando il ministero bavarese della Cultura che contesta alla ventottenne Lisa Poettinger “attività ed appartenenza in organizzazioni estremiste” incompatibili con i doveri di un funzionario pubblico. Il riferimento è alle proteste contro l’estrazione del carbone e la fiera dell’automobile IAA. Poettinger è anche nota come organizzatrice delle dimostrazioni contro la AfD di un anno fa col motto “insieme contro la destra”.
Il 17 febbraio una nuova ondata di tirocinanti muoverà i primi passi nella carriera nelle scuole e licei del Freistaat Bayern, ma Lisa Poettinger, nonostante la positiva conclusione del ciclo di studi alla Ludwig Maximillian Universität e il primo esame di Stato nelle materie inglese, etica, tedesco e seconda lingua straniera non sarà tra loro. Il Ministero diretto da Anne Stolz (Freie Wähler) deve assicurare che un tirocinante ad un posto da funzionario garantisca sempre i valori dell’ordine democratico. Nel caso Poettinger sono stati contestati limiti che non si vedevano da tempo. Poettinger, come portavoce del gruppo “#noIAA al 05.09.2021” – sigla appartenente alla sfera “Incontro aperto anticapitalista sul clima Monaco”- sostenne che la fiera fosse “simbolo di massimizzazione dei profitti a costo dell’uomo, ambiente e clima”. Per il ministero si tratta di una terminologia tipica dell’ideologia comunista, incompatibile con l’ordine democratico. Ciò anche – sottolinea Ronen Steinke sul quotidiano tedesco – quando fu lo stesso Papa Francesco, incontrando dei cardinali nel 2018 a dirsi “contro gli affari speculativi diretti al mero profitto”. L’espressione “massimizzazione del profitto”, del resto, è impiegata – continua la testata – anche in letteratura economica senza indirizzo rivoluzionario.
D’altronde la stessa Poettinger si definisce marxista ma al contempo convinta sostenitrice della Costituzione tedesca e di quella della Baviera e replica sostenendo che la carta fondamentale non stabilisce né garantisce direttamente un ordine economico concreto e quindi anche il rifiuto del capitalismo debba essere compatibile con la Costituzione. Il ministero la vede diversamente, non solo l’economia di mercato ma la stessa democrazia liberale è censurata dal marxismo, perciò lo slogan “system change not climate change” usato da Poettinger, non va considerato mero richiamo alla neutralità climatica ma inneggiamento allo sconvolgimento politico.
Decisivo è però che contro Poettinger siano in corso diverse indagini, anche in assenza di condanna. “Il presupposto penale di innocenza non corrisponde a un’idoneità a rivestire il ruolo di pubblico ufficiale”. Rilevante è come la donna abbia deciso di difendersi, rivendicando di fatto le azioni teoricamente attribuitele. All’accusa di resistenza a pubblico ufficiale nello sgombero fuori dalla miniera di Lützerath Poettinger aveva contrapposto il “dovere di difendere i nostri mezzi di sussistenza. Senso di responsabilità per la natura e l’ambiente appartengono anche ai principali obiettivi educativi della Baviera”. Nessuna presa di distanza dai presunti metodi illegali impiegati. Il ministero non ha ritenuto compatibile con gli obblighi di neutralità neppure che, rispondendo all’accusa di aver distrutto un manifesto della AfD con assunta retorica antisemita, la donna abbia affermato: “Ritengo necessario prendere sul serio certe minacce per la democrazia e mostrare coraggio civile contro ideologie disumane”.
L’esame dell’idoneità costituzionale per i funzionari risale al decreto contro il radicalismo del 1972 deciso tra lo Stato federale ed i Länder quando più di 1200 docenti e presidi vennero estromessi dalla carriera -ricorda ancora Steinke – per lo più per idee radicali di sinistra. La Baviera aveva applicato la prassi fino al 1991. Recentemente si è discusso se riprendere sistematicamente i controlli in riferimento all’estremismo di destra e il caso Poettinger dimostra che è ancora diritto vigente e se lo Stato volesse potrebbe intervenire. Il mancato accesso al tirocinio comporta l’impossibilità di insegnare anche in strutture private ed è quindi probabile che l’interessata farà causa.
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Germania, protestò contro il carbone e la fiera dell’auto: 28enne ambientalista esclusa dall’insegnamento. “E’ una estremista”
Il ministero bavarese della Cultura contesta a Lisa Poettinger “attività ed appartenenza a organizzazioni estremiste” incompatibili con i doveri di un funzionario pubblico. La legge non veniva applicata dal 1991
La Baviera rifiuta per la prima volta a un’ambientalista che ha concluso con successo gli studi da insegnante di iniziare il tirocinio per accedere a una cattedra. Lo riporta il quotidiano Süddeutsche Zeitung citando il ministero bavarese della Cultura che contesta alla ventottenne Lisa Poettinger “attività ed appartenenza in organizzazioni estremiste” incompatibili con i doveri di un funzionario pubblico. Il riferimento è alle proteste contro l’estrazione del carbone e la fiera dell’automobile IAA. Poettinger è anche nota come organizzatrice delle dimostrazioni contro la AfD di un anno fa col motto “insieme contro la destra”.
Il 17 febbraio una nuova ondata di tirocinanti muoverà i primi passi nella carriera nelle scuole e licei del Freistaat Bayern, ma Lisa Poettinger, nonostante la positiva conclusione del ciclo di studi alla Ludwig Maximillian Universität e il primo esame di Stato nelle materie inglese, etica, tedesco e seconda lingua straniera non sarà tra loro. Il Ministero diretto da Anne Stolz (Freie Wähler) deve assicurare che un tirocinante ad un posto da funzionario garantisca sempre i valori dell’ordine democratico. Nel caso Poettinger sono stati contestati limiti che non si vedevano da tempo. Poettinger, come portavoce del gruppo “#noIAA al 05.09.2021” – sigla appartenente alla sfera “Incontro aperto anticapitalista sul clima Monaco”- sostenne che la fiera fosse “simbolo di massimizzazione dei profitti a costo dell’uomo, ambiente e clima”. Per il ministero si tratta di una terminologia tipica dell’ideologia comunista, incompatibile con l’ordine democratico. Ciò anche – sottolinea Ronen Steinke sul quotidiano tedesco – quando fu lo stesso Papa Francesco, incontrando dei cardinali nel 2018 a dirsi “contro gli affari speculativi diretti al mero profitto”. L’espressione “massimizzazione del profitto”, del resto, è impiegata – continua la testata – anche in letteratura economica senza indirizzo rivoluzionario.
D’altronde la stessa Poettinger si definisce marxista ma al contempo convinta sostenitrice della Costituzione tedesca e di quella della Baviera e replica sostenendo che la carta fondamentale non stabilisce né garantisce direttamente un ordine economico concreto e quindi anche il rifiuto del capitalismo debba essere compatibile con la Costituzione. Il ministero la vede diversamente, non solo l’economia di mercato ma la stessa democrazia liberale è censurata dal marxismo, perciò lo slogan “system change not climate change” usato da Poettinger, non va considerato mero richiamo alla neutralità climatica ma inneggiamento allo sconvolgimento politico.
Decisivo è però che contro Poettinger siano in corso diverse indagini, anche in assenza di condanna. “Il presupposto penale di innocenza non corrisponde a un’idoneità a rivestire il ruolo di pubblico ufficiale”. Rilevante è come la donna abbia deciso di difendersi, rivendicando di fatto le azioni teoricamente attribuitele. All’accusa di resistenza a pubblico ufficiale nello sgombero fuori dalla miniera di Lützerath Poettinger aveva contrapposto il “dovere di difendere i nostri mezzi di sussistenza. Senso di responsabilità per la natura e l’ambiente appartengono anche ai principali obiettivi educativi della Baviera”. Nessuna presa di distanza dai presunti metodi illegali impiegati. Il ministero non ha ritenuto compatibile con gli obblighi di neutralità neppure che, rispondendo all’accusa di aver distrutto un manifesto della AfD con assunta retorica antisemita, la donna abbia affermato: “Ritengo necessario prendere sul serio certe minacce per la democrazia e mostrare coraggio civile contro ideologie disumane”.
L’esame dell’idoneità costituzionale per i funzionari risale al decreto contro il radicalismo del 1972 deciso tra lo Stato federale ed i Länder quando più di 1200 docenti e presidi vennero estromessi dalla carriera -ricorda ancora Steinke – per lo più per idee radicali di sinistra. La Baviera aveva applicato la prassi fino al 1991. Recentemente si è discusso se riprendere sistematicamente i controlli in riferimento all’estremismo di destra e il caso Poettinger dimostra che è ancora diritto vigente e se lo Stato volesse potrebbe intervenire. Il mancato accesso al tirocinio comporta l’impossibilità di insegnare anche in strutture private ed è quindi probabile che l’interessata farà causa.
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Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Grazie Fulco per aver insegnato a intere generazioni la cura e la conservazione della natura. Fondatore del WWF, parlamentare, sempre attento a portare fuori dai recinti l'ambientalismo convinto che doveva vivere soprattutto nella società e nei comportamenti individuali e collettivo per cambiare anche la politica. In un mondo in grave crisi climatica la Sua saggezza e conoscenza divulgativa ci mancherà molto". Lo dice Paolo Cento, già parlamentare dei Verdi e direttore della rivista ambientalista 'Articolo 9'.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Giorgia Meloni non ha nulla da dire sulle parole dell’inviato speciale di Trump?". Lo scrive sui social al deputato di Iv Maria Elena Boschi, rilanciando il colloquio di Paolo Zampolli con il Foglio.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - A sedici anni dall'ultima presenza di un Capo dello Stato, in quel caso Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna in Giappone per una visita ufficiale in programma da lunedì 3 a domenica 9 marzo. Un appuntamento che suggella una fase di svolta nei rapporti tra l'Italia e il Paese del Sol Levante, visto che l'entrata in vigore nel 2023 del Partenariato strategico e il successivo Piano di azione siglato tra i rispettivi Governi l'estate scorsa in occasione del G7 a Borgo Egnazia segnano l'avvio di un rapporto caratterizzato da un nuovo dinamismo, che si preannuncia foriero di conseguenze positive e di prospettive da esplorare, che vanno ad inserirsi in una già collaudata comunanza di vedute e di interessi sul piano politico ed economico.
Basti pensare all'attenzione sempre crescente dell'Italia per le problematiche del Sud-est asiatico, con l'intensificazione di un dialogo a livello Nato e tra Unione europea e Giappone, per il quale il partenariato con gli Stati Uniti rappresenta un pilastro fondamentale, anche per la stabilità dell'Indo-pacifico. Con la necessità per il Paese del Sol Levante di trovare un equilibrio nei rapporti con la Cina, tra tensioni di carattere geopolitico da governare e interessi commerciali da salvaguardare.
Le circa 150 nostre aziende che operano in Giappone e le circa 380 giapponesi che sono nel nostro Paese, il Business-Forum in programma a Roma il prossimo 13 maggio, con la partecipazione di circa 200 imprese nipponiche e italiane, sono invece la dimostrazione di quanto sia rilevante e in crescita la partnership economica, che oltre alla presenza italiana nei tradizionali settori del design, della moda e dell'agroalimentare vede aumentare la collaborazione sul piano industriale e tecnologico. Si inserisce proprio in questo contesto il progetto Gcap per il caccia di sesta generazione basato sulla collaborazione tra Italia, Giappone e Regno Unito.
Si svilupperà quindi lungo questa direttrice il programma della visita di Mattarella, con impegni di carattere istituzionale, economico e culturale. Lunedì 3 marzo alle 19 ora locale (8 ore avanti il fuso orario rispetto all'Italia dove quindi saranno le 11), il Capo dello Stato vedrà a Tokyo la comunità italiana. Poi martedì l'incontro con l'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako e i colloqui con gli speaker, rispettivamente, della Camera dei Rappresentanti e della Camera dei Consiglieri. Quindi il concerto del tenore Vittorio Grigolo, offerto dall'Italia alla presenza dei rappresentanti della Casa imperiale.
Mercoledì 5 alle 11 (le 3 di notte in Italia) è previsto un confronto del presidente della Repubblica con rappresentanti della Confindustria giapponese ed esponenti dell'imprenditoria italiana, mentre alle 18 Mattarella vedrà il premier giapponese, Shigeru Ishiba.
Nelle giornate di giovedì e venerdì il Capo dello Stato sarà invece a Kyoto, dove sono in programma appuntamenti di carattere artistico e culturale e l'incontro con i nostri connazionali. Particolarmente significativa, anche per i risvolti legati alla attuale e delicata situazione internazionale, l'ultima tappa a Hiroshima, prevista sabato 8 marzo, con la visita al Museo della Pace e l'incontro con l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari e con l'organizzazione Nihon Hidankyo, impegnata per l'abolizione delle armi nucleari e insignita lo scorso anno del Premio Nobel per la pace. Domenica 9 il rientro a Roma.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Mentre la vigilanza resta bloccata dal ricatto della maggioranza, gli ascolti della Rai continuano a precipitare, soprattutto nel settore dell’informazione, dove assistiamo a una vera e propria desertificazione. Un tempo i programmi di approfondimento erano punti di riferimento, oggi vengono sistematicamente penalizzati da scelte di palinsesto incomprensibili". Lo dicono i parlamentari del M5s della commissione di Vigilanza Rai.
"Un esempio? Fiction di grande successo, capaci di catalizzare milioni di spettatori, vengono mandate in onda in diretta concorrenza con trasmissioni storiche d’informazione. È successo con Rocco Schiavone contro Chi l’ha visto?, e si ripete con Imma Tataranni opposta a Report -proseguono-. Chi ha interesse a sabotare l’informazione di qualità? Come se non bastasse, la Rai autorizza con leggerezza la partecipazione di suoi volti di punta sulle reti concorrenti, depotenziando i propri programmi".
"Domani sera, Stefano De Martino sarà ospite di Fabio Fazio: un conduttore che già raccoglie ottimi ascolti, ha bisogno di fare promozione sul Nove? Ma a chi serve davvero questa ospitata, a De Martino o a Fazio? È solo una coincidenza che entrambi abbiano lo stesso agente? Di certo, non si può pensare di premiare chi è responsabile di tutto questo affidandogli la supergestione dei palinsesti. Per salvare la Rai serve competenza, non amichettismo", concludono gli esponenti M5s.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Tra l’invasore Putin e il bullo Trump, noi stiamo con Zelensky, con l’Ucraina e con l’Unione europea, ormai unico argine al neocolonialismo e al neo imperialismo di Usa e Russia. Per questo +Europa parteciperà alle piazze per l’Ucraina che si stanno organizzando in tutta Italia, comprese quelle di oggi a Milano davanti al consolato USA e di domani in piazza dei Mercanti, così come a Roma in Piazza Santi Apostoli sempre domani. Non possiamo più stare a guardare. È il momento che tutti coloro che credono nell’Europa Unita e nella democrazia si schierino dalla parte di Kiev, dell’Europa, dei diritti e della libertà”. Lo annuncia il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Apprezzabile la manifestazione in favore dell’Ucraina, domani pomeriggio. Ridicolo però che venga da Carlo Calenda, che ha distrutto il progetto Stati Uniti d’Europa non aderendo alla lista e regalando posti al parlamento europeo ai sovranisti filo Putin". Lo scrive sui social il senatore di Iv Ivan Scalfarotto.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Le immagini di ieri dallo Studio ovale hanno sconvolto il mondo. Siamo in una situazione internazionale senza precedenti e il comunicato della premier Meloni, giunto ben ultimo dopo altri leader europei, non fa chiarezza sulla posizione dell’Italia". Lo dicono Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato.
"Meloni deve spiegare al paese se ha intenzione di abbandonare l’Ucraina al suo destino, se pensa di distinguersi dal resto dell’Europa e come intende rispondere all’arroganza degli Stati Uniti e di Trump. Non può continuare a nascondersi e a scansare la questione di fondo: dove colloca l’Italia nel mondo in questo drammatico frangente. Basta video e comunicazioni tardive, venga in Parlamento già prima del vertice europeo straordinario del 6 marzo", aggiungono Braga e Boccia.