Moda e Stile

“Un viaggio dell’anima”: Giambattista Valli e il Marocco incantato della sua Haute Couture N°28

Dalla Parigi chic al fascino del Marocco: la prima giornata di sfilate dell'Alta Moda parigina si conclude nell'intimità del Pavillon di Place Vendome con gli abiti di Giambattista Valli. Un viaggio onirico che ci trasporta dalla città alle dune del deserto

di Ilaria Mauri
“Un viaggio dell’anima”: Giambattista Valli e il Marocco incantato della sua Haute Couture N°28

“È una passeggiata introspettiva, un ritrovare il benessere interiore, nell’anima, nel pensiero, nella postura mentale, mentre guardi i giardini di Marrakech”. Così Giambattista Valli descrive la sua collezione Haute Couture N°28, un viaggio immaginario, andata e ritorno, tra Parigi e il Marocco, tra la ragione e il sentimento, tra la frenesia quotidiana e l’incanto di un luogo dell’anima. Un racconto intimo e personale, che si snoda attraverso caftani preziosi, volumi gonfiati dal vento dell’Atlantico e il rosso vibrante dei caftani regali che punteggia l’intera passerella come un filo conduttore emozionale. “Sono sempre stato curioso e aperto alla cultura degli altri”, ci confessa nel backstage lo stilista romano , che in questa collezione rilegge l’estetica marocchina in chiave del tutto personale. Non una semplice ispirazione, ma una vera e propria immersione in un mondo che lo affascina da sempre: “Il Marocco fa parte della mia vita“, rivela, “un’energia vitale, un artigianato e delle texture uniche, il fascino dei mercati popolari”.

Tra caftani regali e abiti da ballo: un’eleganza nomade
La collezione è un dialogo costante tra opposti: la leggerezza impalpabile dei plissé millefoglie e la ricchezza materica dei gioielli, la fluidità dei caftani anni ’60 e la struttura rigorosa dei bustier. “Due donne che convivono in una“, spiega Valli, “una più essenziale, dove c’è solo il lavoro sartoriale, e l’altra più accessoriata, che ama i gioielli”. Un dualismo che si riflette anche nelle silhouette, dove volumi ampi, “gonfiati dal vento”, si alternano a linee più asciutte e definite. Valli attinge al suo vasto repertorio, riprendendo forme e silhouette da una delle sue prime collezioni, un tempo criticate e ora diventate la sua cifra stilistica, un segno distintivo del suo essere “fuori dalla moda“, al di là delle tendenze effimere: “Adoro quello che con il tempo prende più valore”, rivendica, in contrapposizione al “consumismo” e alla “moda del momento” che lo irritano profondamente.

Un inno all’eccellenza e alla libertà
Questa collezione è un inno all’eccellenza, al “savoir-faire” artigianale, alla ricerca di tessuti preziosi, come i damaschi e le sete più impalpabili che Valli, arrivando da una famiglia di tessutai e con una lunga gavetta negli atelier di Emanuel Ungaro e Roberto Capucci, sa scegliere e cucire con maestria . Ma è anche un inno alla libertà: “La libertà è importante in generale”, sottolinea, e per lui questo sentimento si traduce nella possibilità di “uscire dalla comfort zone”, di sperimentare, di osare con colori e accostamenti inediti. Le sue clienti, “collezioniste” più che semplici acquirenti, sono parte integrante di questo processo creativo. “Le clienti ti insegnano tante cose, dal modo in cui scelgono al modo in cui vivono”, spiega Valli. Un rapporto che si estende alle “Valli girls” e alle loro figlie, in un passaggio di testimone generazionale all’insegna dell’eleganza innata, di quel “je ne sais quoi” che Valli definisce “charme“: “Chiunque lo può avere, ma o ce l’hai o non ce l’hai. È una postura innata”. La stessa che differenzia il viaggiatore dal turista: “Siamo noi che ci cambiamo andando lì, e non il contrario”, conclude, riferendosi al suo amato Marocco. Un viaggio che non è solo geografico, ma soprattutto interiore, un percorso di crescita e di scoperta che si riflette in ogni piega, in ogni ricamo, in ogni sfumatura di questa straordinaria collezione. Un viaggio dell’anima che Giambattista Valli ha saputo tradurre in pura poesia Haute Couture.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.