Renato Zero appare su una moneta d’argento. È tutto vero. È in commercio un gettone da cinque euro con raffigurata la sagoma del cantautore e il paesaggio di Ventotene. La moneta omaggia non solo Renato Zero, ma il luogo delle piccole isole del Tirreno e Ventotene, che è stata ispirazione nell’estate del 1969 per l’artista nella composizione di una delle pietre miliari della canzone italiana.
Il brano fa parte dell’album del 1977 intitolato” Zerofobia”. Tra i versi più famosi: “Quanta violenza sotto questo cielo. Un altro figlio nasce e non lo vuoi… Gli spermatozoi: l’unica forza, tutto ciò che hai. Ma che uomo sei se non hai il cielo?“. E ancora: “Quanti amori conquistano il cielo. Perle d’oro, nell’immensità
Qualcuna cadrà, qualcuna invece il tempo, vincerà…Finché avrà abbastanza stelle il cielo”.
“Quando ho scritto ‘Il Cielo’ avevo diciassette anni e stavo a Ventotene – ha dichiarato l’artista al podcast Passa Dal BSMT – e avevo la nuca poggiata sugli scogli e gli occhi che erano immersi in un cielo stellato, era una notte meravigliosa. Io mi alzai e avevo una chitarra a portata di mano… E mano mano andando avanti scrivevo il testo e gli accordi. Così in un tempo ridicolo ho finito il brano”.
Poi la confessione: “Io quando finivo di scrivere determinati brani mi sentivo un pochino imbarazzato perché mi sembrava come se qualcuno mi suggerisse. Come se questa penna si muovesse quasi da sola a scrivere perché ho la terza media e, certe volte, ho scritto delle cose che forse ci sarebbe voluta una laurea per giustificarle”.