Lapidaria, arriva la sentenza su un rimedio diffusissimo nelle case degli italiani: “L’aerosol non serve assolutamente a niente”. Chi lo afferma è Matteo Bassetti, il noto infettivologo che ha dedicato su questo tema un suo video pubblicato sui social. Questo strumento è impiegato per contrastare varie malattie da raffreddamento. Ma Bassetti si domanda: “Serve o non serve per raffreddore, sinusite e influenza?”. La risposta è senza appello: “Non serve assolutamente a niente in queste situazioni. Quante volte abbiamo messo i bambini davanti alla tv attaccati al tubo dell’aerosol pensando che risolva tutto? Ma è solo una moda italiana nata negli anni Settanta”. E l’aerosol non serve nemmeno per raggiungere direttamente le zone delle vie respiratorie infettate: “Non è così. L’aerosol forse serve in qualche forma asmatica e di bronchiolite, ma non per il raffreddore e l’influenza”. Il video di Bassetti si conclude con un altro colpo ad effetto, prendendo di mira il cortisone assunto per inalazione, che addirittura “funziona esattamente come la fisiologica. Quindi se possiamo usiamo dell’acqua al suo posto”.
Che cos’è l’aerosolterapia
Dobbiamo quindi concludere che l’aerosol è completamente inutile? Di fronte a questo interrogativo ci vengono in aiuto gli esperti dell’Ospedale Bambin Gesù che nel loro sito affermano che “l’aerosolterapia è un trattamento che aiuta a mantenere libere e pulite le vie respiratorie e curare loro eventuali malattie”. Si tratta quindi di una forma micronizzata in goccioline di una soluzione “contenente sostanze saline e farmaci che viene emessa dagli apparecchi per aerosol, che trasformano una soluzione in una ‘nebbiolina’ – chiamata appunto aerosol – che, una volta respirata, raggiunge direttamente le parti più profonde dei bronchi e polmoni”, spiegano gli esperti.
La tendenza a considerarla un rimedio innocuo, quasi una panacea per i malanni di stagione, porta a usare l’aerosol come autocura; in realtà, essendo una terapia, “la sua somministrazione deve sempre essere decisa dal medico che fornisce le indicazioni per quanto riguarda le dosi e le modalità”, precisano al Bambin Gesù. “Non è neanche da sottovalutare un suo effetto placebo – aggiunge il dottor Paolo Pigozzi, medico fitoterapeuta e saggista – che è sempre parte di una terapia, anche se si somministrano antinfiammatori tradizionali o nello stesso gesto di attenzione di un medico terapeuta o il dialogo con il chirurgo prima dell’operazione. Insomma, la convinzione che un dato rimedio possa fare bene può contribuire a migliorare l’efficacia delle cure”.
Quando è efficace
In ogni caso, l’aerosolterapia può risultare, come indicato dai medici del Bambin Gesù, “molto utile nella terapia dell’asma bronchiale, della bronchiolite, della broncopolmonite e di molte altre malattie dei polmoni. Nel caso in cui la tosse sia causata da un broncospasmo, una costrizione spastica dei bronchi e bronchioli che impedisce il passaggio dell’aria, come succede nell’asma e nelle bronchiti asmatiche, l’aerosol è decisamente efficace perché porta il farmaco (broncodilatatore o anti-infiammatorio) direttamente nel punto dove si sviluppa la patologia”.
E il cortisone?
Mentre sui cortisonici, gli inalatori “sono efficaci solo se il pediatra ha diagnosticato una difficoltà respiratoria dovuta a broncospasmo, ovvero un restringimento dei bronchi. L’uso di cortisonici inalatori per aerosol – concludono gli esperti – in caso di raffreddore e tosse è del tutto inutile”.
Salute
Matteo Bassetti: “L’aerosol non serve assolutamente a niente. Il cortisone ha lo stesso effetto della soluzione fisiologica”. Ecco a quali casi si riferisce e quando può aiutare
Dobbiamo quindi concludere che l’aerosol è completamente inutile? Di fronte a questo interrogativo ci vengono in aiuto gli esperti dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma
Lapidaria, arriva la sentenza su un rimedio diffusissimo nelle case degli italiani: “L’aerosol non serve assolutamente a niente”. Chi lo afferma è Matteo Bassetti, il noto infettivologo che ha dedicato su questo tema un suo video pubblicato sui social. Questo strumento è impiegato per contrastare varie malattie da raffreddamento. Ma Bassetti si domanda: “Serve o non serve per raffreddore, sinusite e influenza?”. La risposta è senza appello: “Non serve assolutamente a niente in queste situazioni. Quante volte abbiamo messo i bambini davanti alla tv attaccati al tubo dell’aerosol pensando che risolva tutto? Ma è solo una moda italiana nata negli anni Settanta”. E l’aerosol non serve nemmeno per raggiungere direttamente le zone delle vie respiratorie infettate: “Non è così. L’aerosol forse serve in qualche forma asmatica e di bronchiolite, ma non per il raffreddore e l’influenza”. Il video di Bassetti si conclude con un altro colpo ad effetto, prendendo di mira il cortisone assunto per inalazione, che addirittura “funziona esattamente come la fisiologica. Quindi se possiamo usiamo dell’acqua al suo posto”.
Che cos’è l’aerosolterapia
Dobbiamo quindi concludere che l’aerosol è completamente inutile? Di fronte a questo interrogativo ci vengono in aiuto gli esperti dell’Ospedale Bambin Gesù che nel loro sito affermano che “l’aerosolterapia è un trattamento che aiuta a mantenere libere e pulite le vie respiratorie e curare loro eventuali malattie”. Si tratta quindi di una forma micronizzata in goccioline di una soluzione “contenente sostanze saline e farmaci che viene emessa dagli apparecchi per aerosol, che trasformano una soluzione in una ‘nebbiolina’ – chiamata appunto aerosol – che, una volta respirata, raggiunge direttamente le parti più profonde dei bronchi e polmoni”, spiegano gli esperti.
La tendenza a considerarla un rimedio innocuo, quasi una panacea per i malanni di stagione, porta a usare l’aerosol come autocura; in realtà, essendo una terapia, “la sua somministrazione deve sempre essere decisa dal medico che fornisce le indicazioni per quanto riguarda le dosi e le modalità”, precisano al Bambin Gesù. “Non è neanche da sottovalutare un suo effetto placebo – aggiunge il dottor Paolo Pigozzi, medico fitoterapeuta e saggista – che è sempre parte di una terapia, anche se si somministrano antinfiammatori tradizionali o nello stesso gesto di attenzione di un medico terapeuta o il dialogo con il chirurgo prima dell’operazione. Insomma, la convinzione che un dato rimedio possa fare bene può contribuire a migliorare l’efficacia delle cure”.
Quando è efficace
In ogni caso, l’aerosolterapia può risultare, come indicato dai medici del Bambin Gesù, “molto utile nella terapia dell’asma bronchiale, della bronchiolite, della broncopolmonite e di molte altre malattie dei polmoni. Nel caso in cui la tosse sia causata da un broncospasmo, una costrizione spastica dei bronchi e bronchioli che impedisce il passaggio dell’aria, come succede nell’asma e nelle bronchiti asmatiche, l’aerosol è decisamente efficace perché porta il farmaco (broncodilatatore o anti-infiammatorio) direttamente nel punto dove si sviluppa la patologia”.
E il cortisone?
Mentre sui cortisonici, gli inalatori “sono efficaci solo se il pediatra ha diagnosticato una difficoltà respiratoria dovuta a broncospasmo, ovvero un restringimento dei bronchi. L’uso di cortisonici inalatori per aerosol – concludono gli esperti – in caso di raffreddore e tosse è del tutto inutile”.
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Attenzione a aderire con fede alla razionalità: servono ragione e passioni, soprattutto oggi
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.