Dopo un fine settimana segnato dallo sciopero nazionale dei treni, il settore dei trasporti torna al centro delle agitazioni. A fermarsi, questa volta, sarà il personale della compagnia Movibus, con uno sciopero di 24 ore previsto per venerdì 31 gennaio come riporta Milanotoday. La protesta, confermata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata proclamata dal sindacato USB Lavoro Privato.

Movibus, con sede a San Vittore Olona (Milano), gestisce 25 autolinee interurbane e un servizio a chiamata, servendo un’ampia rete di circa 900 fermate. La compagnia offre collegamenti con diverse stazioni ferroviarie, tra cui Magenta, Legnano, Parabiago, Rho e Castano Primo, oltre a quattro fermate della metropolitana di Milano (M1 e M2) come Rho Fiera, Molino Dorino e Cadorna. Il servizio copre 41 Comuni situati tra il Ticino e l’autostrada dei Laghi, tra cui Legnano, Rho, Parabiago e Magenta, raggiungendo un bacino di utenza di oltre 500.000 abitanti, esclusa Milano.

Con l’arrivo di febbraio, nuove proteste interesseranno ancora il settore dei trasporti a Milano. Mercoledì 5 febbraio sarà il turno del personale di Trenord, che si fermerà per 23 ore su iniziativa del sindacato Orsa Ferrovie. Venerdì 14 febbraio, invece, lo sciopero coinvolgerà i mezzi Atm – metro, autobus e tram – con una mobilitazione organizzata dal sindacato Al Cobas.

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