Tesla Model 3 diventa carro funebre. L’insolito allestimento costa fino a 120 mila euro

Che sia quello dei funerali l’ambiente d’elezione per l’utilizzo dei veicoli elettrici? Del resto, la loro marcia ultra-silenziosa si confà egregiamente con la (triste) quiete che richiede l’“occasione”.
Mentre nei canonici tragitti del carro funebre, complice pure la bassa velocità degli spostamenti, i problemi di autonomia e carenza dell’infrastruttura di ricarica vengono fisiologicamente ridimensionati. Inoltre, un funerale “CO2 Free” potrebbe essere un ottimo messaggio d’addio per chi rimane. A patto che il protagonista della cerimonia non abbia precedentemente stabilito di farsi cremare.
Boutade a parte, quale miglior auto elettrica di una Tesla? Sicché, dopo una Model S, è toccato a una Model 3 subire una conversione in carro funebre ( il veicolo è attualmente in vendita sul sito www.derksbedrijfswagens.nl). Sono disponibili sia versioni a doppio motore, ottime per affrontare i funerali che si svolgono in fredde località montane, sia a motore singolo, adatte ai climi più miti.
L’estetica del veicolo originale ne esce, ovviamente, stravolta: la zona posteriore risulta sensibilmente più lunga e dotata di ampie vetrature laterali. Presente il classico piano di carico per il letto di legno, che rimane separato dalla zona anteriore – dove la plancia conserva il grande schermo da cui gestire i sistemi di bordo – e presenta pure una particolare illuminazione a led cangiante. Perché va bene morire, ma non prendiamoci troppo sul serio, che a tutto c’è rimedio. O quasi.
Naturalmente, il “tuning” del veicolo siffatto ha il suo costo, con esemplari che vengono venduti a cifre fra 106 e 120 mila euro. Peccato solo che il passeggero posteriore non possa esprimere il suo giudizio sul comfort acustico assicurato dall’auto, né sulla teatralità del sistema di illuminazione a led puntato sulla bara.