Un’ultima giornata di Champions League al cardiopalma. Per la prima volta nella sua storia, questa sera alle ore 21 giocheranno tutte le 36 squadre in contemporanea. Oltre ai verdetti, in queste 18 partite sono attesi gol, spettacolo e tanti momenti carichi di tensione. Il nervosismo però non sarà presente solo sol campo, anzi. In Francia e in Germania, ci sono già stati e arresti e altri provvedimenti volti a tutelare la sicurezza pubblica messa a rischio da alcuni match.
Un primo esempio proviene da Lille. A decine di tifosi del Feyenoord è stato vietato di recarsi nella cittadina per la partita di stasera tra la squadra locale e gli olandesi. Come riferiscono le autorità francesi, i sostenitori olandesi sono stati respinti o arrestati alla frontiera. La Prefettura del Nord, che rappresenta lo stato nella regione di Lille, ha affermato che a decine di tifosi della squadra ospite è stato rifiutato l’ingresso in Francia e che altri che erano in possesso di articoli pirotecnici sono stati presi in custodia. La polizia ha anche arrestato individui che sostenevano di essere tifosi del Feyenoord nel centro della città di Lille. Il ministero degli Interni francese ha affermato che c’era un “rischio reale e serio di scontro” tra i tifosi delle due squadre quando è stato istituito il divieto di viaggio prima della partita dello Stade Pierre-Mauroy.
Un altro caso si è verificato in Germania, a parti inverse. Cinquantanove tifosi francesi, arrivati a Stoccarda per la sfida con il Psg, sono stati arrestati e verranno tenuti in custodia fino a domattina, come ha annunciato la polizia locale. “Ultrà francesi e tedeschi di entrambe le squadre erano intenzionati a scontrarsi fuori dallo stadio”, hanno sottolineato le autorità tedesche, rivelando che anche tifosi del Saint-Etienne (storica rivale dei parigini) sono arrivati in Germania per supportare gli ultrà dello Stoccarda. Per evitare possibili tensioni la polizia tedesca, coadiuvata da quella parigina, ha effettuato controlli mirati in stazione e negli hotel della città a partire da ieri. Un giudice ha imposto la custodia cautelare nei confronti di 59 tifosi “per evitare eccessi fino alla fine della partita”. Al tempo stesso 47 tifosi della squadra locale, che hanno tentato di seguire gli ultrà francesi, sono stati banditi dal centro città e dal quartiere Bad Cannstatt, dove si trova il Neckardstadion in cui si svolgerà il match.
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Alta tensione per la folle notte di Champions: “Rischio reale di scontri”. Tifosi arrestati e respinti alla frontiera in Francia e Germania
Alla frontiera francese fermati i tifosi del Feyenoord diretti a Lille, a Stoccarda arrestati 59 sostenitori del Psg. La situazione
Un’ultima giornata di Champions League al cardiopalma. Per la prima volta nella sua storia, questa sera alle ore 21 giocheranno tutte le 36 squadre in contemporanea. Oltre ai verdetti, in queste 18 partite sono attesi gol, spettacolo e tanti momenti carichi di tensione. Il nervosismo però non sarà presente solo sol campo, anzi. In Francia e in Germania, ci sono già stati e arresti e altri provvedimenti volti a tutelare la sicurezza pubblica messa a rischio da alcuni match.
Un primo esempio proviene da Lille. A decine di tifosi del Feyenoord è stato vietato di recarsi nella cittadina per la partita di stasera tra la squadra locale e gli olandesi. Come riferiscono le autorità francesi, i sostenitori olandesi sono stati respinti o arrestati alla frontiera. La Prefettura del Nord, che rappresenta lo stato nella regione di Lille, ha affermato che a decine di tifosi della squadra ospite è stato rifiutato l’ingresso in Francia e che altri che erano in possesso di articoli pirotecnici sono stati presi in custodia. La polizia ha anche arrestato individui che sostenevano di essere tifosi del Feyenoord nel centro della città di Lille. Il ministero degli Interni francese ha affermato che c’era un “rischio reale e serio di scontro” tra i tifosi delle due squadre quando è stato istituito il divieto di viaggio prima della partita dello Stade Pierre-Mauroy.
Un altro caso si è verificato in Germania, a parti inverse. Cinquantanove tifosi francesi, arrivati a Stoccarda per la sfida con il Psg, sono stati arrestati e verranno tenuti in custodia fino a domattina, come ha annunciato la polizia locale. “Ultrà francesi e tedeschi di entrambe le squadre erano intenzionati a scontrarsi fuori dallo stadio”, hanno sottolineato le autorità tedesche, rivelando che anche tifosi del Saint-Etienne (storica rivale dei parigini) sono arrivati in Germania per supportare gli ultrà dello Stoccarda. Per evitare possibili tensioni la polizia tedesca, coadiuvata da quella parigina, ha effettuato controlli mirati in stazione e negli hotel della città a partire da ieri. Un giudice ha imposto la custodia cautelare nei confronti di 59 tifosi “per evitare eccessi fino alla fine della partita”. Al tempo stesso 47 tifosi della squadra locale, che hanno tentato di seguire gli ultrà francesi, sono stati banditi dal centro città e dal quartiere Bad Cannstatt, dove si trova il Neckardstadion in cui si svolgerà il match.
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Roma, 17 feb (Adnkronos) - Ha da poco preso il via, alla Camera, la 'chiama' dei deputati per il voto di fiducia sul Dl emergenze.
Londra, 17 feb. (Adnkronos) - Il principe William ha saltato la cerimonia dei Bafta, premio di cui è presidente. Anziché unirsi al mondo dello spettacolo in occasione della premiazione annuale cinematografica dell'Accademia a Londra, che ha visto 'Conclave' e 'The Brutalist' fare incetta di premi, il futuro re britannico ha deciso di concedersi una vacanza ai Caraibi con la sua famiglia. Il Mail on Sunday ha rivelato che il principe di Galles si trova a più di seimila chilometri dalla Gran Bretagna, nell'esclusivo paradiso caraibico dell'isola di Mustique.
Il principe William, Kate e i loro figli sono volati sull'isola privata giovedì, pochi giorni dopo che Kensington Palace aveva annunciato che la coppia non avrebbe preso parte alla cerimonia, a cui hanno partecipato numerose star, alla Royal Festival Hall. La famiglia sta trascorrendo la seconda vacanza nel giro di pochi mesi, dopo la pausa sciistica di Capodanno. Si ritiene che abbiano viaggiato tutti insieme in business class, su un volo della British Airways, poiché negli ultimi anni il protocollo che prevede che gli eredi al trono volino separatamente è stato allentato.
Una fonte afferma che hanno preso un volo per Saint Lucia prima di prenderne uno privato per Mustique, notoriamente il rifugio preferito della defunta principessa Margaret, nonché un luogo di fuga molto amato dalle celebrità. Anche la defunta regina e il principe Filippo vi fecero visita nel 1966, 1977 e 1985. Sembra che anche la madre di Kate, Carole Middleton, che apprezza la privacy che il luogo offre, si trovi sull'isola. Mustique è di proprietà di una società privata e non consente la permanenza a giornalisti o fotografi. Sull'isola c'è un piccolo hotel e i visitatori devono possedere una casa o avere un invito per soggiornarvi.
C'è un solo bar, il Basil's, la cui clientela include Mick Jagger, Daniel Craig, Noel Gallagher e Kate Moss. Inizialmente, gli addetti ai lavori dei Bafta speravano che William e Kate avrebbero preso parte insieme alla cerimonia di ieri, segnando un ritorno sul red carpet per Kate, dopo la sua malattia. William ha partecipato alla cerimonia l'anno scorso senza la moglie, ma non vi ha preso parte per due anni consecutivi da quando è diventato presidente nel 2010.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "Mentre Giorgia Meloni annuncia con ostinazione di voler portare avanti il protocollo Italia-Albania, la realtà dei fatti racconta un'altra storia: il progetto si sta rivelando un fallimento sotto ogni aspetto. Continuare a insistere, ignorando le evidenti criticità emerse, significa solo perseverare nell’errore e continuare a sprecare somme ingenti di denaro pubblico, già oltre il miliardo di euro". Lo dichiarano i deputati democratici della Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Simona Bonafè, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Matteo Mauri e Matteo Orfini.
"La premier rivendica il 'diritto della politica di governare', ma governare significa anche assumersi la responsabilità di riconoscere quando un’operazione non funziona e soprattutto rispettare la legge. Il miliardo di euro investito nel progetto avrebbe potuto rafforzare servizi essenziali come sanità, istruzione e welfare, invece viene impiegato per un’iniziativa che sta mostrando tutti i suoi limiti".
"La notizia dei licenziamenti nei centri di Shengjin e Gjader - concludono - certifica ulteriormente la fragilità di questo sistema. Il governo prenda atto della realtà e non insista con nuove forzature legislative per tenere in piedi un’iniziativa ormai compromessa".
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - “In merito allo scandalo Paragon, non è stato smentito che, oltre all'intelligence, non vi siano altri apparati dello Stato che abbiano in dote tale spyware, non indicando nello specifico quali sarebbero i clienti italiani di Paragon Solutions”. Così una interrogazione di Matteo Renzi e dei senatori di Italia Viva rivolta al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Pare fondamentale accertarsi dal Ministro interrogato che la Polizia penitenziaria sia totalmente estranea all’utilizzo di Paragon e se così non fosse, si chiede di sapere quando e da chi sia stato firmato il contratto e quanto valga, sia l’importo dell’accordo; se risulti veritiero o meno che la Polizia penitenziaria abbia in dote e utilizzi tale spyware, se risulti veritiero che il Gom utilizzi una propria struttura di intercettazione e quante persone compongano l’ufficio incaricato di seguire le intercettazioni per la polizia penitenziaria e quante risorse economiche siano state utilizzate dalla stessa per gli strumenti di intercettazione negli ultimi tre anni".
"Se risulti veritiero che l’ex capo del Dap si sia dimesso e abbia indicato le ragioni del suo gesto in una lettera riservata inviata al Ministro. Se in questa lettera e nella decisione delle dimissioni influiscano divergenze tra le vedute dell’ex capo del Dap e il sottosegretario Del Mastro delle Vedove e la capo di gabinetto Bartolozzi”, si legge nell’ interrogazione.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "È in atto un attacco all’Europa per dividerla e indebolire la sua forza. Un obiettivo delle destre di tutto il mondo che va contrastato con determinazione perché solo un’Europa più forte e coesa può garantire una soluzione di pace per l’Ucraina. Per questo chiediamo alla Premier Meloni oggi a Parigi di abbandonare le sirene trumpiane e di collocare l’Italia nel campo europeista dove pace, democrazia e sicurezza sono valori irrinunciabili". Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione Pd al Parlamento Europeo.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "Come già dimostrato dai fatti, il protocollo Italia-Albania rimane un progetto fallimentare, costosissimo, contro i diritti umani e le normative internazionali e Ue". Così in una nota Alessandro Zan, vice presidente della commissione Libe, responsabile diritti nella Segreteria Pd.
"Le dichiarazioni del Commissario Brunner appaiono quanto meno sorprendenti, soprattutto perché Giorgia Meloni ha scialacquato un miliardo di euro dei contribuenti italiani che poteva invece essere investito nella sanità pubblica. La Commissione deve garantire il sistema europeo comune di asilo, le norme comuni dell'Ue in materia di migrazione, per non lasciare sola l’Italia e non cercare scorciatoie sbagliate e inumane. Come può quindi condividere gli obiettivi del modello Albania e sostenere l'elusione degli obblighi internazionali e Ue? Dal Parlamento Ue continueremo a vigilare e far sentire la nostra voce contro ogni violazione e contro ogni ulteriore sperpero di denaro pubblico."
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Su "tutto ciò che costruisce unità, noi ci saremo". Angelo Bonelli risponde così interpellato sulla possibilità di una manifestazione sulla questione sociale annunciata da Giuseppe Conte e su cui Elly Schlein si è detta disponibile.