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Il discorso di Berrettini al Quirinale e la battuta su Sinner: “Siamo una grande squadra, in particolare c’è un ragazzo altoatesino…”

Le parole del tennista di fronte a Mattarella. Poi parla anche Jasmine Paolini: "Questo giorno lo porteremo sempre nel cuore"
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Matteo Berrettini definisce “una emozione grandissima” la sua presenza al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il tennista 28enne romano era presente anche un anno fa, quando al Colle si celebrò la prima Coppa Davis vinta in questo straordinario biennio, ma di fatto era un ospite. Oggi è diverso, perché Berrettini ha contribuito sul campo alla vittoria della seconda Insalatiera consecutiva. Anzi, nel successo di Malaga 2024 c’è molto della sua storia di rinascita, dopo le difficoltà e gli infortuni. È stato proprio Berrettini a prendere la parola per fare il discorso davanti a Mattarella. E non ha mancata una battuta sul suo amico Jannik Sinner, fresco vincitore degli Australian Open e grande assente alla cerimonia del Quirinale, che celebra i successi planetari del tennis azzurro nell’anno magico 2024.

“Il mio sentimento è di felicità, grazie alla mia famiglia sono riuscito a tornare ai miei livelli. Abbiamo la fortuna di avere una squadra molto lunga, in particolare c’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino….”, ha detto Berrettini. Chiaro il riferimento a Sinner, l’artefice della maggior parte dei trionfi azzurri nel tennis maschile. “Vorrei ringraziare Filippo Volandri che mi ha sempre aiutato nonostante i risultato non arrivassero, così come Tatiana Garbin che ci ha dimostrato con il suo esempio che lottare vale sempre la pena”, ha aggiunto ancora Berrettini. Che poi ha concluso: “Ora l’obiettivo non è semplice da fissare, è stata una annata speciale ricca di successi ma noi proveremo a fare il nostro meglio. Ma la cosa importante è portare gioia ed emozioni nelle case degli italiani che guardano il tennis”.

Poi ha preso la parola anche Jasmine Paolini, vincitrice della BJK Cup con la squadra azzurra e della medaglia d’oro a Parigi con Sara Errani: “Buongiorno signor Presidente, che onore e privilegio. Lei ha riunito tutta la famiglia del tennis azzurro e non potremmo essere più lieti. Abbiamo condiviso due traguardi straordinari, un momento storico per il tennis italiano. Sono il risultato di lavoro, determinazione e spirito di squadra“. La tennista numero 4 al mondo ha aggiunto: “Lo sport ci ha insegnato a perseverare e apprezzare ogni traguardo. Ognuno di noi ha dato un contributo. Un grazie va agli italiani, abbiamo sentito il loro calore. Sappiamo Presidente come lei sia appassionato e competente di questo sport”. Poi Paolini ha concluso: “Sappiamo che oggi non è un solo momento di formale riconoscimento, ma un segno di affetto. L’unica promessa che possiamo farle e che ce la metteremo sempre tutta, rappresentando l’Italia con orgoglio e onore. Questo giorno lo porteremo sempre nel cuore“.

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