Il Bundestag si è espresso a favore di ulteriori respingimenti di richiedenti asilo ai confini tedeschi. Il confronto nel dibattito sui cinque punti proposti da CDU/CSU per frenare l’immigrazione illegale è stato acceso, hanno parlato tutti i politici di punta. Prima di tutti il cancelliere Scholz in una dichiarazione del governo ha evidenziato come diverse proposte si scontrino con il diritto vigente: ha rimproverato Merz per la sua apertura alla collaborazione con l’AfD, definendola “un errore imperdonabile” e ammonendolo a “non giocare d’azzardo” con politiche anti-immigrazione. E lo ha accusato fra l’altro di violare le regole europee come nell’Ue fa soltanto Viktor Orban.
Questa mattina il Bundestag ha ricordato la Shoa, ha sottolineato Scholz, riferendosi ancora all’appello reso ieri dai rappresentati di Berlino della Chiesa evangelica in Germania (EKD) e della Conferenza episcopale tedesca, in una presa di posizione firmata dai due prelati della Chiesa Evangelica, Anne Gidion e Karl Jüsten, che guidano gli uffici di collegamento tra le chiese protestante e cattolica a Berlino sulla politica federale, di non fare cosa comune con la AfD.
Le due mozioni della CDU/CSU sono state sottoposte a voto nominale per evitare che emergesse un’approvazione per gruppo politico, ma chiaramente il muro è crollato. La CDU ha più volte detto di non voler fare cosa comune con AfD, ma di fatto le ha aperto la strada. Anche se delle due mozioni, intese da approvarsi in blocco solo la prima, per più respingimenti di richiedenti asilo alle frontiere tedesche, ha avuto la maggioranza con 348 sì, 345 no e 10 astensioni su 703 votanti, passando quasi sicuramente grazie ai voti AfD e FDP. La BSW nel dibattito ha infatti annunciato di astenersi e SPD, Verdi e Sinistra si erano schierati contro. Invece la seconda mozione per riforme più globali, una politica migratoria restrittiva e conferimenti di poteri aggiuntivi alle autorità di sicurezza, ha avuto solo 190 sì conto 509 no e 3 astensioni su 702 votanti e non è passata. Ad essa si erano dette contrarie tutte le forze politiche al di fuori di CDU/CSU.
Immediate le reazioni, il capogruppo della SPD Rolf Mützenich ha chiesto la sospensione del dibattito, i lavori non potevano continuare come nulla fosse accaduto. Dopo un simile voto, non si può “tornare semplicemente agli affari come al solito”, ha detto, l’Unione CDU/CSU è “uscita dal centro politico di questa aula”. Sono seguite solo ancora poche altre dichiarazioni nette sulla rottura del muro alla AfD. Friedrich Merz (CDU) intervenendo per primo ha detto che “gli spiace che sia venuta oggi in essere una maggioranza simile” con AfD e che “si aspetta venerdì” – quando si voterà una proposta di legge della CDU per il blocco delle riunioni familiari in favore di coloro che godono solo di tutela sussidiaria e che dia maggiori poteri di intervento alla polizia federale – “una maggioranza diversa”. Anche in questo caso è previsto di nuovo uno scenario di voto con AfD e sarebbe più dirompente perché verte una legge che, dopo pochi passi formali, sarebbe direttamente vincolante. “Ci vedete piuttosto scioccati”, ha detto la co-leader del gruppo dei Verdi Katharina Dröge. “Una mozione ha ottenuto la maggioranza solo perché una fazione estremista di destra è stata d’accordo.” “C’è bisogno del suo impegno”, ha indicato indirizzata a Merz, “che non si ripeta una cosa del genere in futuro”.
Baumann (AfD) ha invece mostrato subito quanto sia pericoloso il gioco avviato da Merz di inseguire il suo partito, irridendolo per la sua presa di distanza dopo il voto, ha rivendicato che le destre stanno prendendo piede in tutta Europa, in Italia con Meloni, in Olanda con Wilder ed ancora in Austria con Kickl ed ora – ha detto – è arrivato anche il turno di un nuovo inizio in Germania. Nella CDU stessa nessuno si mette apertamente contro Merz, ma ci sono malumori, anche perché in un recente sondaggio FORSA il partito perde punti in favore di AfD. D’altronde gli elettori votano sempre l’originale. Giovedì, è previsto che si voteranno al Bundestag due proposte concorrenti sul divieto di AfD: la prima è per la richiesta immediata a Karlsruhe di un divieto del partito ed è firmata da un manipolo trasversale tra i partiti di 120 deputati; l’altra avanzata dalla ex ministra Verde Renate Künast propone preliminarmente la disposizione di una perizia che senta giuristi costituzionalisti, servizi di tutela della Costituzione ed altri enti competenti ed attesti le chances di successo a detto divieto. Nessuna delle due però potrà frenare immediatamente il partito di Alice Weidel.
Mondo
Germania, Scholz a Merz: “Votare con Afd contro i migranti? Un errore imperdonabile, non si giochi d’azzardo”
"Ci vedete piuttosto scioccati", ha detto la co-leader del gruppo dei Verdi Katharina Dröge
Il Bundestag si è espresso a favore di ulteriori respingimenti di richiedenti asilo ai confini tedeschi. Il confronto nel dibattito sui cinque punti proposti da CDU/CSU per frenare l’immigrazione illegale è stato acceso, hanno parlato tutti i politici di punta. Prima di tutti il cancelliere Scholz in una dichiarazione del governo ha evidenziato come diverse proposte si scontrino con il diritto vigente: ha rimproverato Merz per la sua apertura alla collaborazione con l’AfD, definendola “un errore imperdonabile” e ammonendolo a “non giocare d’azzardo” con politiche anti-immigrazione. E lo ha accusato fra l’altro di violare le regole europee come nell’Ue fa soltanto Viktor Orban.
Questa mattina il Bundestag ha ricordato la Shoa, ha sottolineato Scholz, riferendosi ancora all’appello reso ieri dai rappresentati di Berlino della Chiesa evangelica in Germania (EKD) e della Conferenza episcopale tedesca, in una presa di posizione firmata dai due prelati della Chiesa Evangelica, Anne Gidion e Karl Jüsten, che guidano gli uffici di collegamento tra le chiese protestante e cattolica a Berlino sulla politica federale, di non fare cosa comune con la AfD.
Le due mozioni della CDU/CSU sono state sottoposte a voto nominale per evitare che emergesse un’approvazione per gruppo politico, ma chiaramente il muro è crollato. La CDU ha più volte detto di non voler fare cosa comune con AfD, ma di fatto le ha aperto la strada. Anche se delle due mozioni, intese da approvarsi in blocco solo la prima, per più respingimenti di richiedenti asilo alle frontiere tedesche, ha avuto la maggioranza con 348 sì, 345 no e 10 astensioni su 703 votanti, passando quasi sicuramente grazie ai voti AfD e FDP. La BSW nel dibattito ha infatti annunciato di astenersi e SPD, Verdi e Sinistra si erano schierati contro. Invece la seconda mozione per riforme più globali, una politica migratoria restrittiva e conferimenti di poteri aggiuntivi alle autorità di sicurezza, ha avuto solo 190 sì conto 509 no e 3 astensioni su 702 votanti e non è passata. Ad essa si erano dette contrarie tutte le forze politiche al di fuori di CDU/CSU.
Immediate le reazioni, il capogruppo della SPD Rolf Mützenich ha chiesto la sospensione del dibattito, i lavori non potevano continuare come nulla fosse accaduto. Dopo un simile voto, non si può “tornare semplicemente agli affari come al solito”, ha detto, l’Unione CDU/CSU è “uscita dal centro politico di questa aula”. Sono seguite solo ancora poche altre dichiarazioni nette sulla rottura del muro alla AfD. Friedrich Merz (CDU) intervenendo per primo ha detto che “gli spiace che sia venuta oggi in essere una maggioranza simile” con AfD e che “si aspetta venerdì” – quando si voterà una proposta di legge della CDU per il blocco delle riunioni familiari in favore di coloro che godono solo di tutela sussidiaria e che dia maggiori poteri di intervento alla polizia federale – “una maggioranza diversa”. Anche in questo caso è previsto di nuovo uno scenario di voto con AfD e sarebbe più dirompente perché verte una legge che, dopo pochi passi formali, sarebbe direttamente vincolante. “Ci vedete piuttosto scioccati”, ha detto la co-leader del gruppo dei Verdi Katharina Dröge. “Una mozione ha ottenuto la maggioranza solo perché una fazione estremista di destra è stata d’accordo.” “C’è bisogno del suo impegno”, ha indicato indirizzata a Merz, “che non si ripeta una cosa del genere in futuro”.
Baumann (AfD) ha invece mostrato subito quanto sia pericoloso il gioco avviato da Merz di inseguire il suo partito, irridendolo per la sua presa di distanza dopo il voto, ha rivendicato che le destre stanno prendendo piede in tutta Europa, in Italia con Meloni, in Olanda con Wilder ed ancora in Austria con Kickl ed ora – ha detto – è arrivato anche il turno di un nuovo inizio in Germania. Nella CDU stessa nessuno si mette apertamente contro Merz, ma ci sono malumori, anche perché in un recente sondaggio FORSA il partito perde punti in favore di AfD. D’altronde gli elettori votano sempre l’originale. Giovedì, è previsto che si voteranno al Bundestag due proposte concorrenti sul divieto di AfD: la prima è per la richiesta immediata a Karlsruhe di un divieto del partito ed è firmata da un manipolo trasversale tra i partiti di 120 deputati; l’altra avanzata dalla ex ministra Verde Renate Künast propone preliminarmente la disposizione di una perizia che senta giuristi costituzionalisti, servizi di tutela della Costituzione ed altri enti competenti ed attesti le chances di successo a detto divieto. Nessuna delle due però potrà frenare immediatamente il partito di Alice Weidel.
Articolo Precedente
Usa, caos sul congelamento dei fondi alle agenzie. Media: “Ordine revocato”. Casa Bianca: “No, resta in vigore”
Articolo Successivo
Bruciò una copia del Corano, ucciso in Svezia. Il premier: “Rischio legame con potenza straniera”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Peggiorano le condizioni di Papa Francesco: “Infezione polimicrobica, il quadro clinico è complesso. La degenza sarà adeguata”
Mondo
Summit di Parigi sull’Ucraina: l’Europa prova a uscire dall’irrilevanza. Lavrov e Rubio a Riyad: ‘Non ha senso invitare l’Ue ai negoziati’. Anche Zelensky va in Arabia
Mondo
Russia ancora contro Mattarella: ‘Parallelo con Hitler? Conseguenze’ Hacker russi attaccano siti italiani
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Mosca torna all'attacco del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ancora una volta a parlare è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che afferma che "non può essere lasciato senza conseguenze e non lo sarà mai”, quanto affermato dal Capo dello Stato italiano nel corso della conferenza tenuta a Marsiglia il 5 febbraio scorso in occasione dell’onorificenza accademica di dottore honoris causa. In particolare l'affermazione secondo cui alla fine degli anni Trenta "anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura".
Se venerdì scorso fonti del Quirinale avevano parlato di un Presidente assolutamente sereno, rimandando alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia, stavolta la linea del Colle è di assoluto silenzio e di nessun commento rispetto alla nuova sortita russa, peraltro seguita da attacchi cyber di tipo DDoS filorussi a siti italiani di aeroporti e di trasporto pubblico. Azioni rivendicate sempre in risposta al discorso pronunciato nell'università francese.
Mattarella intanto è in partenza per una visita ufficiale in Montenegro, che culminerà domani con i colloqui nella capitale Podgorica con l'omologo montenegrino Jakov Milatovic. Primo appuntamento stasera l'incontro con una rappresentanza della collettività italiana.
Washington, 17 fab. (Adnkronos/Afp) - Gli incontri tra funzionari statunitensi e russi in Arabia Saudita non dovrebbero essere visti come una "negoziazione" sull'Ucraina. Lo ha sottolineato un portavoce del Dipartimento di Stato americano in vista dei colloqui tra i due paesi domani a Riad.
"Non credo che le persone dovrebbero vedere l'incontro come qualcosa dove verranno messi a punto dettagli o progressi, come una specie di negoziazione", ha affermato Tammy Bruce, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incaricato i funzionari di "dare seguito in modo efficace" alla telefonata con Vladimir Putin.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "Leggo che Silvia Salis, a cui faccio il mio in bocca al lupo per la candidatura a Sindaco di Genova, ha subito focalizzato l'attenzione e il suo impegno sull'incontro con le persone, rimettendole al centro, andando ad ascoltarle quartiere per quartiere. Poche parole ma chiare, che mi confortano e ricordano il senso dell'essere Sindaco: al centro di ogni politica ci sono le persone, c'è un territorio che va ascoltato, proprio quello che ho sempre cercato di fare nel mio impegno quotidiano. Per questo mi conforta che siano proprio queste le parole che guidano la sua campagna elettorale per la città di Genova". Lo dichiara Luca Pastorino, Sindaco di Bogliasco, deputato del Partito Democratico.
Beirut, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Le autorità libanesi hanno reso noto di aver prorogato a tempo indeterminato la sospensione dei voli in entrata e in uscita verso l'Iran, dopo aver inizialmente vietato agli aerei iraniani di atterrare a Beirut fino al 18 febbraio.
Le autorità hanno deciso di "incaricare il ministro dei lavori pubblici e dei trasporti di estendere il periodo di sospensione dei voli da e per l'Iran", ha detto ai giornalisti la portavoce della presidenza libanese Najat Charafeddine, senza specificare quando i voli riprenderanno.
Varsavia, 17 feb. (Adnkronos) - "Se noi europei non spendiamo molto per la difesa adesso, saremo costretti a spendere 10 volte di più se non impediamo una guerra più ampia". Lo ha scritto sui social il premier polacco Donald Tusk. "Come primo ministro polacco - ha aggiunto - ho il diritto di dirlo forte e chiaro, dato che la Polonia spende già quasi il 5% del suo pil per la difesa. E continueremo a farlo".
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - L’Istituto nazionale di statistica e Polo strategico nazionale hanno siglato un accordo per la migrazione di servizi rilevanti dell’Istituto sull’infrastruttura cloud di Psn. La realizzazione di questo progetto, si legge in un nota congiunta, è stata resa possibile grazie ai fondi previsti nell’ambito della Missione 1.1 Infrastrutture digitali del Pnrr, promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri. Il progetto, si legge nel comunicato, ''ha l’obiettivo di arricchire i servizi infrastrutturali di Istat con soluzioni connotate da elevati livelli di innovazione e di sicurezza grazie ai quali Istat potrà gestire e analizzare una vasta gamma di dati demografici e sociali provenienti da fonti eterogenee, sviluppando e attivando nuovi processi di modellazione e rappresentazione dei fenomeni di interesse''.
L’Istat, ha dichiarato Massimo Fedeli, direttore del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica, ''è fortemente impegnato nello sviluppo di applicazioni di Intelligenza Artificiale, a supporto della produzione statistica ufficiale. L’accordo con il Polo Strategico Nazionale rientra proprio nella strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete con Istituzioni, realtà private e soprattutto con il mondo della ricerca e alla esplorazione consapevole delle opportunità offerte dalla Ia”.
Emanuele Iannetti, amministratore delegato di Polo strategico nazionale, ha dichiarato: “Siamo lieti di collaborare con l’Istat in questo progetto altamente innovativo abilitato dalla nostra infrastruttura cloud sovrana, scalabile e sicura. Questo accordo non solo rafforza la nostra missione di garantire la sicurezza e la sostenibilità nella gestione dei dati critici e strategici della Pubblica Amministrazione italiana, ma dimostra anche il nostro impegno nel supportare l'innovazione e la crescita tecnologica del paese".
Roma, 17 feb (Adnkronos) - "'Ci guidano le Stelle, 80 anni di Liberazione', è lo slogan che campeggia nella tessera di adesione a Sinistra italiana, la cui campagna di adesione per il 2025 è iniziata in queste settimane. Un richiamo ad un canto partigiano nella notte della guerra e della dittatura. Oggi lo diciamo anche noi di fronte ad un’altra lunga notte fatta di guerre e sopraffazioni, e con tutti i rischi incombenti sulla democrazia". Lo rende noto l’Ufficio stampa del partito.
"E proprio in questi giorni, in concomitanza con l’avvio della campagna di adesione a SI, un altro importante risultato è stato raggiunto: con l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, fare politica è diventata sempre più una cosa per ricchi. Per questo motivo Sinistra Italiana ha deciso 18 mesi fa di iniziare anche una raccolta fondi dal basso: per dimostrare che grazie al sostegno di tanti e tante, una politica per le persone, dalle persone, è possibile", prosegue SI.
"Ora grazie al supporto di migliaia di persone che credono in un'Italia diversa, è stato raggiunto un risultato straordinario: 100mila euro da microdonazioni. Una cifra importante, in appena 18 mesi, che ha dimostrato ancora una volta quanto forte sia il legame con la nostra comunità e soprattutto quanta voglia ci sia di partecipare attivamente alla vita politica di Sinistra Italiana", conclude SI.