“Io penso che in Italia siamo veramente messi male dal punto di vista dell’informazione, perché un presidente del Consiglio che può impunemente dire queste sciocchezze non sarebbe possibile in nessun altro paese“. Così a Dimartedì (La7) Michele Santoro commenta il video diffuso da Giorgia Meloni sul fascicolo aperto dalla Procura di Roma nei suoi confronti.
“Quella della Procura – spiega il giornalista – è un atto assolutamente dovuto, a meno che in questo paese, oltre alla magistratura, non vogliamo abolire anche le leggi. Si sta montando un caso come se si fosse trattata di una scelta politica, quando invece era una situazione assolutamente necessaria, obbligata, non si poteva fare diversamente. E questa cosa va detta ad altissima voce”.
Santoro stigmatizza i telegiornali del servizio pubblico perché insinuano il sospetto che ci sia un complotto della magistratura contro il governo Meloni. E ricorda che la corrente conservatrice di Magistratura indipendente ha conquistato la maggioranza relativa nell’elezione del nuovo comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati: “Quindi, dire che tutti i magistrati italiani sono di sinistra e complottano contro il governo mi pare faccia pugni anche con la realtà”.

Poi si sofferma sull’autore dell’esposto-denuncia, Luigi Li Gotti, definito da Meloni “molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi: “Vorrei dire al nostro presidente del Consiglio, che continuamente ci ricorda che lei è cresciuta guardando Borsellino avendolo come nome ispiratore della sua azione, che senza Tommaso Buscetta noi non avremmo avuto l’azione di Falcone e di Borsellino. Quindi – prosegue – è vero che Tommaso Buscetta è stato un mafioso, ma, come dice il film di Marco Bellocchio ‘Il traditore’, lui ha tradito la mafia per passare dalla parte dello Stato. Ora, se per il nostro èresidente del Consiglio Buscetta è rimasto un mafioso per tutta la vita, si deve aggiornare parecchio. Perlomeno guardasse i film”.

Il giornalista poi cita la vicenda Almasri: “Secondo Meloni, c’è pure il complotto della Corte penale internazionale. Oltre ai giudici italiani, addirittura quelli dell’Aja stanno lì a vedere come devono fregare il governo italiano della Meloni e compagni. Non so se ci rendiamo conto di quello che si sta facendo – continua – Si dice che tutti i giudici italiani e quelli internazionali sono prevenuti nei confronti del governo, però il nostro presidente del Consiglio afferma che non si lascia ricattare. Non si lascia ricattare? E che cosa è stata la liberazione di questo generale libico? Appena l’hanno scarcerato, sono partiti immediatamente i barchini carichi di migranti”.
Santoro conclude: “Francamente sono allibito per questo modo di fare informazione e lotta politica. Qui siamo alla caricatura di Trump“.

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Meloni indagata, Travaglio a La7: “Ogni sua parola è una menzogna, drammatizza una questione e la butta in caciara e complotto”

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