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Sanremo 2025, Emis Killa “indagato per associazione a delinquere e con Daspo di 3 anni”, rivela il Corriere. Rischia la squalifica? Carlo Conti: “Non faccio il giudice, ho scelto la canzone”

Qualsiasi decisione debba essere presa su un cantante in gara spetta alla direzione artistica e all'organizzazione di concerto con la Rai

di F. Q.
Sanremo 2025, Emis Killa “indagato per associazione a delinquere e con Daspo di 3 anni”, rivela il Corriere. Rischia la squalifica? Carlo Conti: “Non faccio il giudice, ho scelto la canzone”

Colpo di scena a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2025. Emis Killa (vero nome Emiliano Rudolf Giambelli), in gara con “Demoni”, come riporta il Corriere della sera, sarebbe stato “iscritto nel registro degli indagati dell’inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato all’emissione di 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano”. Su Emis Killa pende un Daspo del questore di Milano, Bruno Megale, che gli interdice le manifestazioni sportive per una durata di tre anni.

Killa, accanito tifoso rossonero, secondo le indagini sarebbe stato identificato mentre con altri 14 ultras li osservava malmenare uno steward e avrebbe rapporti di amicizia con i fratelli Lucci e Fabiano Capuzzo con cui “gestisce una barberia a Monza”. Sui social inoltre “sfoggia fotografie con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli

“È troppo pericoloso per farlo entrare in uno stadio ma può tranquillamente cantare a Sanremo: – scrive Il Corriere della Sera – tra due settimane il rapper Emis Killa salirà sul palco dell’Ariston con la sua ‘Demoni’ mentre è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere ed è stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio”.

Carlo Conti: “Io non faccio il giudice, ho scelto la canzone” – Il 20 gennaio scorso, in occasione dei primi ascolti dei brani in gara da parte della stampa italiana, il direttore artistico e conduttore Carlo Conti ha messo le mani avanti, spiegando il suo punto di vista e quello dell’organizzazione della kermesse canora: “Io non faccio il giudice, io ho scelto la canzone. Quella di Emis Killa, come quella di Fedez o Tony Effe, è meritevole di essere su quel palco. La vicenda non può essere vincolante per me. A me interessa come si comporterà sul palco, il resto non lo devo controllare io”.

L’aspetto etico e giuridico al Festival di Sanremo 2025 – Il regolamento della kermesse si esprime sui casi delle canzoni inedite, che non devono essere riprodotte in precedenza all’ammissione della gara da nessuna parte né fatte ascoltare, e sul rispetto delle regole imposte dalla Rai sul patto esclusivo tra cantanti e organizzazioni e quindi anche in merito alle esibizioni canore in pubbliche, prime dell’inizio del Festival. È il direttore artistico che dà l’ok, caso per caso, al cantante se si può esibire live o no. Poi c’è l’aspetto etico e qui entra in gioco il “caso” Emis Killa. Chi decide? Il direttore artistico e l’organizzazione di concerto con la Rai e la direzione. Quindi cosa accadrà nelle prossime ore?

“Emis Killa pensa al ritiro” – Intanto Il Corriere della sera ha rilanciato. Emis Killa e il suo entourage stanno seriamente meditando sul ritiro dal Festival di Sanremo 2025. Il rapper è in gara, fino a prova contraria, con la sua “Demoni”. Nessuna pressione da parte della Rai e del conduttore e direttore artistico Carlo Conti.

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