Il mondo FQ

Caso Visibilia, l’inchiesta su Santanchè per truffa resta a Milano: la decisione della Cassazione

I giudici - come riportano i quotidiani Corriere della Sera e La Stampa - hanno deciso nella tarda serata di mercoledì. L'udienza preliminare riprende il 26 marzo
Commenti

Resta a Milano il procedimento sul caso Visibilia che vede accusata la ministra del Turismo Daniela Santanchè, insieme ad altri, con l’ipotesi di truffa aggravata all’Inps in relazione alla cassa integrazione nel periodo Covid. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione – come riportano i quotidiani Corriere della Sera e La Stampa – investita della questione, sollevata dalla difesa dell’esponente di FdI, dalla giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Milano Tiziana Gueli.

L’udienza preliminare riprenderà quindi, come da calendario, il 26 marzo. Se il procedimento fosse stato trasferito a Roma, i tempi si sarebbe inevitabilmente allungati. Così invece la ministra rischia di ritrovarsi coinvolta in un secondo processo riguardante le sue società nel giro di qualche mese. La pronuncia dei giudici, insomma, rischia di avere un riverbero politico legato alle pressanti richieste di dimissioni che ha finora respinto.

Oltre alla ministra rischiano il processo anche il compagno Dimitri Kunz D’Asburgo e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo Visibilia, e le due società Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editore spa. Nell’indagine, coordinata dai pm milanesi Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, risultano coinvolti 13 dipendenti delle due società indagate, che sarebbero stati messi in cassa integrazione a zero ore senza saperlo – e quindi continuando a lavorare – causando un “danno” di oltre 126mila euro versati dall’ente pubblico.

Il fascicolo era nato dalle dichiarazioni di Federica Bottiglione, ex dirigente di Visibilia Editore, la quale aveva registrato le conversazioni con il compagno della Santanché e aveva raccontato di aver continuato a lavorare quando, dal marzo 2020 fino a novembre 2021, era invece ufficialmente in cassa integrazione a zero ore per il Covid. Uno schema che sarebbe stato replicato per sei ex dipendenti di Editore e altri sei di Concessionaria. Accuse da cui, nei mesi scorsi, la senatrice di Fratelli d’Italia si era difesa in Parlamento.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione