La pacifista ed ex parlamentare europea Luisa Morgantini e l’inviato del Sole24Ore Roberto Bongiorni sono stati arrestati in Cisgiordania, nei Territori occupati da Israele. Dopo alcune ore in caserma e dopo lunghi interrogatori, sono stati rilasciati. Con loro si trovavano anche altre persone: una di nazionalità dei Paesi Bassi, una neozelandese e un palestinese. Quest’ultimo è l’unico rimasto agli arresti.

Bongiorni si era recato in zona, infatti, per un servizio da realizzare in una colonia israeliana, accompagnato dalla rappresentante di Assopace Palestina, storicamente impegnata a fianco dei palestinesi. Sono però stati fermati a Kiriat Arba, un insediamento di coloni, che è tra i più estremisti in Cisgiordania, vicino a Hebron, e accusati di aver invaso una zona militare israeliana. Dopo aver precisato di non aver trovato nessuna segnalazione del divieto i due sono stati caricati su un cellulare e portati nella base israeliana, con pc e telefonini sequestrati. Secondo la prima ricostruzione sono stati gli stessi Morgantini e Bongiorni a comunicare cos’era successo prima di essere bloccati: la notizia è arrivata al consolato italiano e poi trasmessa alla Farnesina.

A chiedere la liberazione, nelle ore immediatamente successive all’arresto, sono stati il M5s, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista ed Europa Verde. A chiedere “l’immediato rilascio” anche la Federazione nazionale della Stampa italiana. “Come già scritto all’ambasciatore israeliano a Roma, Israele non può e non deve considerare i giornalisti come obiettivi e limitare il diritto di cronaca. Atteggiamento che non è proprio di uno Stato democratico”, sottolinea la segretaria generale Alessandra Costante. “La Fnsi – aggiunge Costante – auspica che il rilascio di Bongiorni e Morgantini avvenga effettivamente a breve, come è stato riportato”.

Morgantini, 84 anni, è una voce celebre del pacifismo italiano. Prima donna nella segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano, è stata per dieci anni eurodeputata di Rifondazione Comunista come indipendente. Durante il suo mandato a Strasburgo è stata anche vicepresidente dell’Europarlamento. Ha fondato la rete internazionale delle Donne in nero contro la guerra e la violenza e fa parte del coordinamento nazionale dell’Associazione per la pace, un movimento per la non violenza e la pace. Fortemente impegnata per la pace e il riconoscimento di giustizia, diritti e libertà in Palestina, ha fondato ed è presidente di AssoPacePalestina.

Bongiorni, 53 anni, è uno storico inviato del Sole 24 Ore in zone di guerra. Negli ultimi anni ha firmato i suoi reportage dal Medio Oriente e dall’Ucraina.

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