Sono tutti in salvo in territorio israeliano gli otto ostaggi, dei quali cinque thailandesi, liberati nella mattinata di giovedì da Hamas e dal Jihad Islamico nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza. Ma le immagini circolate da Khan Younis, con la folla accalcata intorno alla civile Arbel Yehoud, scortata dagli uomini in bandana verde, ha scatenato la reazione del primo ministro, Benjamin Netanyahu che, nonostante la riconsegna dell’ostaggio sana e salva, ha parlato di “immagini sconvolgenti durante il rilascio dei nostri rapiti. Questa è un’ulteriore prova della crudeltà impensabile dell’organizzazione terroristica Hamas. Esigo che i mediatori assicurino che immagini simili non si ripetano e garantiscano la sicurezza degli ostaggi. Chiunque osi fare del male ai nostri rapiti avrà la sua punizione”.

Hamas ha scelto luoghi simbolo per il nuovo scambio di ostaggi con Israele. La soldatessa israeliana Agam Berger in mezzo ai palazzi distrutti, mentre le civili Arbel Yehoud e Gadi Mozes davanti alle rovine dell’abitazione che fu di Yahva Sinwar, a Khan Younis. La militare è stata consegnata alla Croce Rossa a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, le altre due donne sono state consegnate a Khan Younis. Le immagini trasmesse da al Jazeera mostrano il volto terrorizzato di Arbel, 29 anni, mentre riesce a camminare a malapena a causa della folla che preme sul cordone che la protegge nel passaggio verso i veicoli della Croce Rossa. Con loro sono stati rilasciati anche cinque ostaggi thailandesi.

Berger, invece, prima della liberazione è stata fatta salire su un palco davanti ad una folla riunita per l’occasione, come per i precedenti rilasci. Vestita con una tuta verde che richiama la divisa Idf, sottolinea il Times of Israel, circondata da uomini di Hamas armati e con il volto coperto, la giovane ha salutato con un gesto della mano la folla prima di essere accompagnata al mezzo della Croce Rossa venuta a prelevarla.

Israele, invece, sta ritardando il rilascio dei detenuti palestinesi. Una fonte della sicurezza israeliana citata dai media riferisce che sono arrivati “ordini di livello politico” di ritardare il convoglio di detenuti palestinesi rilasciati dalla prigione di Ofer nello scambio con i tre ostaggi israeliani in seguito al trattamento “scioccante degli ostaggi a Khan Younis”. Gli autobus con i detenuti sono inizialmente rimasti fermi sul posto, poi sono tornati indietro verso il penitenziario. La conferma arriva anche dall’ufficio del premier: “Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato di posticipare il rilascio dei terroristi palestinesi previsto per oggi fino a quando non sarà garantita una sicura liberazione degli ostaggi nelle prossime fasi. Israele chiede agli intermediari di ottenere questa assicurazione”.

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