Chiusura d’anno sotto tono per il mercato del lavoro italiano, che conferma una fase di frenata rispetto al buon andamento registrato fino a qualche mese fa. In dicembre il numero di occupati è rimasto sostanzialmente stabile rispetto a novembre, attestandosi a 24 milioni 65mila. L’andamento è sintesi della crescita dei dipendenti permanenti, che salgono a 16 milioni 422mila, e della diminuzione dei dipendenti a termine e degli autonomi che scendono a 2 milioni 554mila e 5 milioni 90mila rispettivamente. Aumentano i disoccupati ma calano gli inattivi. Lo comunica l’Istat, diffondendo la stima provvisoria.

Il tasso di occupazione (persone con un lavoro sul totale della popolazione in età lavorativa) scende al 62,3% (-0,1 punti). l tasso di disoccupazione (persone in cerca di un lavoro sul totale della popolazione in età lavorativa) sale al 6,2% (+0,3 punti). Il tasso di inattività (chi non ha e non cerca un lavoro), si colloca al 33.5% (- 0,2 punti). Rispetto a dicembre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -213mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,4%, pari a +167mila).

Nell’ultimo mese del 2024 la disoccupazione è salita anche nell’intera area euro, attestandosi al 6,3% (6,2% in novembre). In Germania i senza lavoro restano stabili al 3,4%, in Francia salgono al 7,8% mentre in Spagna scendono al 10,6%.

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