“Ciao a tutti. Potete immaginare che gli ultimi giorni siano stati incredibilmente difficili. Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto. Il caloroso supporto della mia famiglia e dei miei amici, insieme alla lealtà e alla fiducia del KSC Lokeren-Temse, dei suoi straordinari tifosi e dei miei compagni di squadra, mi danno la forza di andare avanti”. Si apre in questo modo il lungo messaggio di Radja Nainggolan sul suo profilo Instagram a proposito della vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni. Il calciatore è indagato per partecipazione a organizzazione criminale. Il suo nome è al centro di un’indagine su un presunto traffico di cocaina attraverso il porto di Anversa.
“Desidero esprimere la mia gratitudine ai miei avvocati, il sig. Mounir Souidi, per la loro instancabile dedizione e professionalità. Apprezzo profondamente il loro supporto“, ha aggiunto il centrocampista belga. “Ora che sono tornato a casa, voglio concentrarmi completamente sul calcio e sul ritrovare la mia serenità. Chiedo gentilmente di rispettare la mia privacy e il tempo di cui ho bisogno per riprendermi. Per il momento – ha scritto il Ninja – non mi è consentito, e non rilascerò, alcuna intervista sul caso. Ancora una volta, grazie per tutto il supporto. Significa per me più di quanto le parole possano esprimere e non me lo dimenticherò mai”, ha concluso Nainggolan che è ora in libertà vigilata e non può lasciare il Belgio.
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Nainggolan sull’indagine per traffico di cocaina: “Sono tornato a casa, voglio concentrarmi completamente sul calcio”
Il belga, accusato di partecipazione a un'organizzazione criminale, ha parlato per la prima volta del caso in cui risulta indagato
“Ciao a tutti. Potete immaginare che gli ultimi giorni siano stati incredibilmente difficili. Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto. Il caloroso supporto della mia famiglia e dei miei amici, insieme alla lealtà e alla fiducia del KSC Lokeren-Temse, dei suoi straordinari tifosi e dei miei compagni di squadra, mi danno la forza di andare avanti”. Si apre in questo modo il lungo messaggio di Radja Nainggolan sul suo profilo Instagram a proposito della vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni. Il calciatore è indagato per partecipazione a organizzazione criminale. Il suo nome è al centro di un’indagine su un presunto traffico di cocaina attraverso il porto di Anversa.
“Desidero esprimere la mia gratitudine ai miei avvocati, il sig. Mounir Souidi, per la loro instancabile dedizione e professionalità. Apprezzo profondamente il loro supporto“, ha aggiunto il centrocampista belga. “Ora che sono tornato a casa, voglio concentrarmi completamente sul calcio e sul ritrovare la mia serenità. Chiedo gentilmente di rispettare la mia privacy e il tempo di cui ho bisogno per riprendermi. Per il momento – ha scritto il Ninja – non mi è consentito, e non rilascerò, alcuna intervista sul caso. Ancora una volta, grazie per tutto il supporto. Significa per me più di quanto le parole possano esprimere e non me lo dimenticherò mai”, ha concluso Nainggolan che è ora in libertà vigilata e non può lasciare il Belgio.
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Shame". Ovvero, 'vergogna'. E' il commento via social di Enrico Letta al post di Donald Trump in cui ha insultato Volodomyr Zelensky.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “'Con disciplina e onore' prevede la Costituzione. La condanna di oggi conferma invece che Delmastro ha usato informazioni riservate acquisite nel suo ruolo di Governo per colpire avversari politici, passandole al suo coinquilino. Chissà se almeno stavolta Giorgia Meloni ritroverà la coerenza con sé stessa, pretendendone le dimissioni". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.