8,5 FORMULA
Due ore di fuochi d’artificio, una diretta gol show. Dal punto di vista emotivo, la formula funziona. Il format con la classifica unica fotografa in modo realistico lo stato di forma delle squadre: meno blasone e più sostanza. Il nome, vedi le squadre costrette a giocare i playoff per l’accesso agli ottavi, conta meno rispetto al passato.

8 INTER
Quarta tra 36: la banda di Simone Inzaghi conferma in Europa lo status in Italia. Lautaro tripletta e senza limiti: chiude la pratica-Monaco in 16 minuti. L’Inter, al netto di possibili derby lungo il cammino, è la nostra migliore rappresentante in Champions. L’unica, in questo momento, ad avere chance di arrivare al traguardo.

8 LILLE/ASTON VILLA
Le sorprese delle prime otto sono due formazioni che coloriscono città grigie come Lilla e Birmingham. I francesi sono guidati da Bruno Genesio, gli inglesi da un tecnico bravissimo come lo spagnolo Unai Emery, quattro volte (record) trionfatore in Europa League. Emery, undici trofei da manager, ha forse il limite di trovarsi più a suo agio nelle realtà non metropolitane, ma è un signor coach.

8 MORGAN ROGERS
Firma la prima tripletta europea, un anno dopo (1° febbraio 2024) il passaggio dal Middlesbrough (Championship) all’Aston Villa. Prodotto dell’accademia del West Bromwich Albion, ha attraversato anche i cieli di Manchester City e Bournemouth. L’altro tris ha la sigla di Ousmane Dembélé (PSG).

7 BENFICA
Schianta la Juventus all’Allianz Stadium, omaggia il Torino a Superga (lo squadrone granata giocò la sua ultima partita a Lisbona contro le Aquile prima della sciagura di Superga): applausi.

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