Aveva detto che le Autostrade siciliane sono fatiscenti e inadatte al passaggio di mezzi pesanti per i lavori del Ponte, ora nei confronti del direttore generale del Cas (Consorzio autostrade siciliane) Franco Calogero Fazio, è stata avviata la procedura di sospensione dall’incarico. La lettera, che porta la data di oggi 31 gennaio, è firmata dal presidente del Cas, Filippo Nasca, e indirizzata a Fazio, al capo gabinetto della Regione Siciliana, all’assessore ai Trasporti e alla vicepresidente del Cas, Patrizia Valenti.
Una procedura avviata esattamente per i “contenuti delle dichiarazioni rese” il 27 gennaio “nella seduta ordinaria della prima commissione consiliare della Città di Messina” e “per come riportate dal giornale Il Fatto Quotidiano”: questo si legge nella lettera firmata da Nasca. Nell’articolo de ilfattoquotidiano.it si riportavano le dichiarazioni rese di Fazio di fronte alla commissione consiliare e registrate in streaming sul canale youtube del Comune di Messina. Il direttore generale, che adesso avrà a disposizione 7 giorni per produrre le proprie deduzioni, aveva detto che “diversi viadotti e diverse gallerie non sono a norma”: “Noi lo abbiamo denunciato e abbiamo fatto delle richieste ben precise”, diceva Fazio sottolineando i “disagi molto importanti per l’utenza messinese. È facile parlare di Ponte, e io sono tra i fautori della realizzazione dell’opera, ma assieme al Ponte la politica deve porre attenzione sullo stato di fatiscenza della nostra rete autostradale”.
La stima del passaggio di 200 tir al giorno fatta da Fazio in audizione, era secondo il direttore “una follia allo stato puro”. I mezzi, infatti, si immetteranno in autostrada dalla rampa di Giostra che accede quasi direttamente in una galleria della tangenziale di Messina che è ad una corsia e con limite di velocità: “Non oso pensare a cosa succederà quando i mezzi viaggeranno a cinquanta chilometri orari incolonnati in quelle gallerie in cui c’è il divieto di sorpasso. Le opere compensative vanno fatte per tempo per evitare che si possano sovrapporre ai lavori per la realizzazione del Ponte: sono necessarie, dirimenti, indispensabili”, soprattutto “nella zona prossimale alla città, che è la tratta autostradale più vecchia di entrambe le autostrade”.
Fazio ha così fotografato lo stato dell’arte delle autostrade che da Messina vanno in direzione Catania e Palermo (A18 e A20), e che sono in concessione all’Ente regionale. Autostrade che collegherebbero, quindi, direttamente il Ponte sullo Stretto con il resto dell’Isola. Ma quello del Ponte sullo Stretto è ormai un argomento ad alta sensibilità. Tanto che sul caso annuncia un’interrogazione parlamentare il messinese Antonio De Luca, portavoce del M5s all’Ars: “Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo, la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto ‘punitivo’ per aver detto il falso o ‘punitivo’ per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada? Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del cda del Cas”.
Cronaca
Ponte sullo stretto, aveva denunciato il degrado delle autostrade siciliane: il consorzio sospende il direttore generale dall’incarico
Aveva detto che le Autostrade siciliane sono fatiscenti e inadatte al passaggio di mezzi pesanti per i lavori del Ponte, ora nei confronti del direttore generale del Cas (Consorzio autostrade siciliane) Franco Calogero Fazio, è stata avviata la procedura di sospensione dall’incarico. La lettera, che porta la data di oggi 31 gennaio, è firmata dal presidente del Cas, Filippo Nasca, e indirizzata a Fazio, al capo gabinetto della Regione Siciliana, all’assessore ai Trasporti e alla vicepresidente del Cas, Patrizia Valenti.
Una procedura avviata esattamente per i “contenuti delle dichiarazioni rese” il 27 gennaio “nella seduta ordinaria della prima commissione consiliare della Città di Messina” e “per come riportate dal giornale Il Fatto Quotidiano”: questo si legge nella lettera firmata da Nasca. Nell’articolo de ilfattoquotidiano.it si riportavano le dichiarazioni rese di Fazio di fronte alla commissione consiliare e registrate in streaming sul canale youtube del Comune di Messina. Il direttore generale, che adesso avrà a disposizione 7 giorni per produrre le proprie deduzioni, aveva detto che “diversi viadotti e diverse gallerie non sono a norma”: “Noi lo abbiamo denunciato e abbiamo fatto delle richieste ben precise”, diceva Fazio sottolineando i “disagi molto importanti per l’utenza messinese. È facile parlare di Ponte, e io sono tra i fautori della realizzazione dell’opera, ma assieme al Ponte la politica deve porre attenzione sullo stato di fatiscenza della nostra rete autostradale”.
La stima del passaggio di 200 tir al giorno fatta da Fazio in audizione, era secondo il direttore “una follia allo stato puro”. I mezzi, infatti, si immetteranno in autostrada dalla rampa di Giostra che accede quasi direttamente in una galleria della tangenziale di Messina che è ad una corsia e con limite di velocità: “Non oso pensare a cosa succederà quando i mezzi viaggeranno a cinquanta chilometri orari incolonnati in quelle gallerie in cui c’è il divieto di sorpasso. Le opere compensative vanno fatte per tempo per evitare che si possano sovrapporre ai lavori per la realizzazione del Ponte: sono necessarie, dirimenti, indispensabili”, soprattutto “nella zona prossimale alla città, che è la tratta autostradale più vecchia di entrambe le autostrade”.
Fazio ha così fotografato lo stato dell’arte delle autostrade che da Messina vanno in direzione Catania e Palermo (A18 e A20), e che sono in concessione all’Ente regionale. Autostrade che collegherebbero, quindi, direttamente il Ponte sullo Stretto con il resto dell’Isola. Ma quello del Ponte sullo Stretto è ormai un argomento ad alta sensibilità. Tanto che sul caso annuncia un’interrogazione parlamentare il messinese Antonio De Luca, portavoce del M5s all’Ars: “Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo, la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto ‘punitivo’ per aver detto il falso o ‘punitivo’ per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada? Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del cda del Cas”.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.