“E la casa la sta facendo con il 110, che dobbiamo fare”? “Ma quello là gli ho fatto l’imbasciata ieri”… “E glielo dite, ‘senti tu non li devi cacciare da sacca… li deve cacciare l’impresa’”. Così parlavano tra loro quelli del clan di Caivano per pianificare le estorsioni sul superbonus. Parole estratte dalle intercettazioni agli atti di un’indagine dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Casoria, con il coordinamento della Dda di Napoli guidata da Nicola Gratteri.
Il gip Giovanni Vinciguerra ha disposto quattro misure cautelari per reati avvenuti a Caivano. L’ordinanza documenta diversi episodi di racket ai danni di cantieri e comuni cittadini impegnati nei lavori di ristrutturazione delle loro abitazioni, compiuti con l’incentivo dell’ecobonus. La conversazione intercettata risale al giugno 2022 e avviene tra alcuni esponenti del clan guidato da Antonio Angelino, arrestati nei mesi scorsi. E’ la cosca i cui rapporti con la politica locale ha condotto alle misure cautelari per alcuni ex assessori e consiglieri, e al conseguente scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni malavitose. Vicende richiamate e ricordate nell’ordinanza di circa 350 pagine notificata oggi a Michele e Aniello Leodato, 55 e 29 anni e a Ferdinando Sorvillo, 47 anni, finiti in carcere. Domiciliari invece per Michele Gaglione, 49 anni, accusato di aver aiutato alcuni indagati ad eludere le investigazioni.
Secondo gli inquirenti i Leodato fino all’aprile 2022 sono stati agli ordini di Antonio Angelino, il boss della città del Parco Verde, e hanno lavorato al pizzo. Scrive il gip: “Con richieste estorsive ‘a tappeto’, si presentavano sotto l’appellativo dei “compagni di Caivano” e di “zio Michele” (Leodato)”. Sorvillo, invece, metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime.
Nel mirino era finito in particolare un imprenditore avicolo che stava ristrutturando casa in una viuzza nei pressi dell’Asl Napoli 2. Due esponenti del clan ne parlano così: “Che sta facendo? Sta facendo tutto il 110, tutto il palazzo”. “E adesso che viene ‘lo zio’…” “devi dire P. tu hai rotto le scatole…”. P. si adeguerà. E il boss ne sarà felice e ne informerà i suoi uomini: “Hanno bloccato il 110, ma mi disse ‘io il regalo ve lo voglio fare… se ne parla ad agosto, quello ad agosto ci fa il regalo…”. In un’altra conversazione si ascoltano alcuni esponenti del clan fare i conti sui proventi delle estorsioni. “Adesso ci sta un’altra fatica grossa … la ditta… no è poco sette, ottomila euro, questo è il 110”. L’ecobonus, appunto.
La foto è di archivio
Giustizia & Impunità
Estorsioni sui lavori con il superbonus, 4 arresti a Caivano. “I soldi non li devi tirare fuori di tasca tua, li deve cacciare l’impresa”
L'inchiesta della Dda di Napoli guidata da Gratteri. Il racket colpiva cantieri e comuni cittadini. Le intercettazioni: "Sta facendo tutto il 110", "Devi dire: P., tu hai rotto le scatole"
“E la casa la sta facendo con il 110, che dobbiamo fare”? “Ma quello là gli ho fatto l’imbasciata ieri”… “E glielo dite, ‘senti tu non li devi cacciare da sacca… li deve cacciare l’impresa’”. Così parlavano tra loro quelli del clan di Caivano per pianificare le estorsioni sul superbonus. Parole estratte dalle intercettazioni agli atti di un’indagine dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Casoria, con il coordinamento della Dda di Napoli guidata da Nicola Gratteri.
Il gip Giovanni Vinciguerra ha disposto quattro misure cautelari per reati avvenuti a Caivano. L’ordinanza documenta diversi episodi di racket ai danni di cantieri e comuni cittadini impegnati nei lavori di ristrutturazione delle loro abitazioni, compiuti con l’incentivo dell’ecobonus. La conversazione intercettata risale al giugno 2022 e avviene tra alcuni esponenti del clan guidato da Antonio Angelino, arrestati nei mesi scorsi. E’ la cosca i cui rapporti con la politica locale ha condotto alle misure cautelari per alcuni ex assessori e consiglieri, e al conseguente scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni malavitose. Vicende richiamate e ricordate nell’ordinanza di circa 350 pagine notificata oggi a Michele e Aniello Leodato, 55 e 29 anni e a Ferdinando Sorvillo, 47 anni, finiti in carcere. Domiciliari invece per Michele Gaglione, 49 anni, accusato di aver aiutato alcuni indagati ad eludere le investigazioni.
Secondo gli inquirenti i Leodato fino all’aprile 2022 sono stati agli ordini di Antonio Angelino, il boss della città del Parco Verde, e hanno lavorato al pizzo. Scrive il gip: “Con richieste estorsive ‘a tappeto’, si presentavano sotto l’appellativo dei “compagni di Caivano” e di “zio Michele” (Leodato)”. Sorvillo, invece, metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime.
Nel mirino era finito in particolare un imprenditore avicolo che stava ristrutturando casa in una viuzza nei pressi dell’Asl Napoli 2. Due esponenti del clan ne parlano così: “Che sta facendo? Sta facendo tutto il 110, tutto il palazzo”. “E adesso che viene ‘lo zio’…” “devi dire P. tu hai rotto le scatole…”. P. si adeguerà. E il boss ne sarà felice e ne informerà i suoi uomini: “Hanno bloccato il 110, ma mi disse ‘io il regalo ve lo voglio fare… se ne parla ad agosto, quello ad agosto ci fa il regalo…”. In un’altra conversazione si ascoltano alcuni esponenti del clan fare i conti sui proventi delle estorsioni. “Adesso ci sta un’altra fatica grossa … la ditta… no è poco sette, ottomila euro, questo è il 110”. L’ecobonus, appunto.
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(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Il Partito democratico parteciperà domani alle manifestazioni a sostegno dell’Ucraina e dell’Europa organizzate da Azione. Parteciperanno fra gli altri Cristina Tajani e Simona Malpezzi a Milano e Alberto Losacco, Francesca La Marca, Pier Ferdinando Casini, Filippo Sensi e Andrea Casu a Roma.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Nelle ultime ore il collega del M5S Colucci sembra essere pervaso da una particolare agitazione. Ieri ha rivolto attacchi sguaiati al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari, 'reo' di aver giustamente ribadito l'importanza del lavoro che sta svolgendo la commissione d'inchiesta sul Covid; oggi se la prende con me, perché ho evidenziato come le fonti stampa continuino a gettare pesanti ombre sull’operato del Governo presieduto dal suo capo Conte e dell’allora commissario Arcuri. Rispediamo al mittente le risibili accuse di Colucci e continuiamo a lavorare per far luce a 360 gradi sulla disastrosa gestione politica della pandemia". Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, vicepresidente della commissione Covid.
"Lo dobbiamo -aggiunge- alle vittime, ai loro familiari, ai contribuenti italiani costretti a un maxi-risarcimento per lo scandalo mascherine e a chi ancora porta i segni fisici e psichici di quella triste stagione storica”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Dopo gli appuntamenti di domani a Londra (l'incontro alle 11 con il premier britannico, Keir Starmer, e poi il summit dei leader europei sull'Ucraina) il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, martedì 4, alle 10.30, parteciperà alla Scuola ufficiali dell’Arma dei carabinieri alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2024/25. Nel pomeriggio, alle 15:30, a palazzo Chigi incontrerà il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda.
Mercoledì 5 alle 11 incontro con l'Unione delle Camere penali e alle 15:30 con l'Associazione nazionale magistrati. Giovedì 6 infine alle 10 a Bruxelles il Consiglio europeo straordinario.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Se lo dovessi incontrare, chiederò all'ex amministratore delegato dell’Enel, l’ingegnere Francesco Starace, a nome di chi parla quando denigra il ricorso all'energia nucleare. C'è qualcuno alle sue spalle? Gli chiederò anche chi c'era alle sue spalle, ma lo sappiamo. Si trattava di Matteo Renzi, quando creò Open Fiber mettendo l’Enel nel campo delle telecomunicazioni al quale era estraneo. Una vicenda che è costata cifre colossali allo Stato e delle quali prima o poi bisogna chiedere la restituzione a Renzi ed a Starace". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Così -aggiunge- potremmo finanziare il nucleare in abbondanza. Starace dà cattivi consigli avendo dato nel passato pessimi esempi. Per quanto riguarda poi alcuni affari che hanno visto al centro Open Fiber siamo pronti a un confronto pubblico per spiegargli alcune stranezze che lui conosce benissimo con valutazioni e cifre sulle quali forse la magistratura avrebbe dovuto indagare”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Come ex ministro e sottosegretario alla presidenza del Consiglio auspico che il Governo italiano partecipi con convinzione, senza se e senza ma, allo sforzo collettivo dell'Europa di solidarietà con l'Ucraina". Lo afferma Carlo Giovanardi (Popolo e libertà). "La comune appartenenza alla Nato con gli Stati Uniti -aggiunge- non ci sottrae infatti al dovere di criticare gli amici d'oltreoceano quando in mondovisione non rispettano chi da anni difende il suo popolo da una brutale aggressione da parte della Russia".