Nel 2024 oltre 1,5 milioni di italiani sono stati vittima di una truffa legata all’RC auto, con un danno economico complessivo di 620 milioni di euro. Numeri allarmanti, rivelati da un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, che hanno spinto l’azienda a unire le forze con Consumerismo No Profit per lanciare la campagna “Stop alle truffe – RC Auto”. L’iniziativa, nata nel 2023 per contrastare le frodi nel settore luce e gas, si amplia ora alle assicurazioni auto, offrendo guide, video e strumenti pratici per aiutare i consumatori a individuare i pericoli e difendersi dai raggiri.
Secondo l’indagine, il phishing è il metodo più usato dai truffatori (41,7% dei casi), seguito dai finti call center (27,8%) e dagli SMS fraudolenti (22,2%). Non mancano incontri di persona, con quasi una truffa su cinque avvenuta tramite contatto diretto. Le piattaforme digitali non sono immuni: il 9,7% delle frodi passa tramite App di messaggistica istantanea, mentre il 6,9% avviene sulle pagine dei social network.
Il modus operandi è quasi sempre lo stesso: offerte troppo vantaggiose, pressione a firmare subito, pagamenti insoliti e mancanza di trasparenza. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i più truffati non sono gli anziani, ma i giovani tra 25 e 34 anni (7,6%) e tra 18 e 24 anni (5,3%), attratti da promesse di tariffe più basse. Anche il livello di istruzione influisce: chi ha una laurea è più esposto rispetto alla media. Geograficamente, le regioni del Sud e le Isole risultano le più colpite, seguite dal Centro Italia.
Il dato più preoccupante? Quasi un truffato su due (44%) non denuncia l’accaduto. Il 28% perché ha subito un danno economico modesto, il 22% per paura che la famiglia lo scopra e il 19% per vergogna. Secondo gli esperti, però, segnalare le frodi alle autorità è essenziale per contrastare il fenomeno. Come sottolinea Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit, “riconoscere le truffe è semplice, bastano pochi accorgimenti. Ma se non si denuncia, i truffatori continueranno a colpire”.
Quanto mi costi!
RC Auto, oltre un milione e mezzo di italiani vittime di truffa. Ma la metà non denuncia
Un'indagine rivela che il 44% dei truffati non dice nulla alle autorità competenti. Il danno economico è di 620 milioni di euro
Nel 2024 oltre 1,5 milioni di italiani sono stati vittima di una truffa legata all’RC auto, con un danno economico complessivo di 620 milioni di euro. Numeri allarmanti, rivelati da un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, che hanno spinto l’azienda a unire le forze con Consumerismo No Profit per lanciare la campagna “Stop alle truffe – RC Auto”. L’iniziativa, nata nel 2023 per contrastare le frodi nel settore luce e gas, si amplia ora alle assicurazioni auto, offrendo guide, video e strumenti pratici per aiutare i consumatori a individuare i pericoli e difendersi dai raggiri.
Secondo l’indagine, il phishing è il metodo più usato dai truffatori (41,7% dei casi), seguito dai finti call center (27,8%) e dagli SMS fraudolenti (22,2%). Non mancano incontri di persona, con quasi una truffa su cinque avvenuta tramite contatto diretto. Le piattaforme digitali non sono immuni: il 9,7% delle frodi passa tramite App di messaggistica istantanea, mentre il 6,9% avviene sulle pagine dei social network.
Il modus operandi è quasi sempre lo stesso: offerte troppo vantaggiose, pressione a firmare subito, pagamenti insoliti e mancanza di trasparenza. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i più truffati non sono gli anziani, ma i giovani tra 25 e 34 anni (7,6%) e tra 18 e 24 anni (5,3%), attratti da promesse di tariffe più basse. Anche il livello di istruzione influisce: chi ha una laurea è più esposto rispetto alla media. Geograficamente, le regioni del Sud e le Isole risultano le più colpite, seguite dal Centro Italia.
Il dato più preoccupante? Quasi un truffato su due (44%) non denuncia l’accaduto. Il 28% perché ha subito un danno economico modesto, il 22% per paura che la famiglia lo scopra e il 19% per vergogna. Secondo gli esperti, però, segnalare le frodi alle autorità è essenziale per contrastare il fenomeno. Come sottolinea Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit, “riconoscere le truffe è semplice, bastano pochi accorgimenti. Ma se non si denuncia, i truffatori continueranno a colpire”.
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Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La vergogna dei centri per migranti in Albania si arricchisce giorno dopo giorno di altre perle. Non solo violano le leggi e le convenzioni internazionali; non solo sono uno sperpero ingente di risorse dei contribuenti; non solo restano sostanzialmente chiusi o tramutati in canili; oggi scopriamo, grazie ad una denuncia del sindacato Silp-Cgil, che i poliziotti italiani impegnati nella vigilanza non ricevono neanche il giusto compenso per la loro attività. Ritardi sui pagamenti degli straordinari, ma anche sulle altre voci della busta paga". Così il deputato democratico, Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
"Per il trattamento di missione all'estero, ad esempio, hanno ricevuto solo un acconto dall’agosto 2024 e nulla più. Si tratta di un trattamento inaccettabile per un personale che si è trovato senza colpa anche al centro di polemiche mediatiche proprio per la condizione di sostanziale inutilità della presenza in Albania. Il governo intervenga subito per mettere fine a questa doppia beffa e, soprattutto, faccia marcia indietro su un’operazione inutile, costosa e disumana”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Il seguito dell'esame della mozione sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera si svolgerà martedì 4 marzo se conclusi i precedenti Odg, altrimenti giovedì 13 marzo. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Due anni fa, nelle acque di Cutro, si consumava una delle più tragiche stragi di migranti nel Mediterraneo. Un’imbarcazione salpata dalla Turchia con oltre 180 persone a bordo, si è trasformata in una bara per almeno 94 di loro, tra cui donne e bambini. Una tragedia annunciata, che avrebbe potuto e dovuto essere evitata. Su questa strage pesa una responsabilità politica chiara". Così Angelo Bonelli parlamentare di Avs in una nota.
"Il governo di Giorgia Meloni, che dopo la tragedia si recò a Cutro per promettere che avrebbe inseguito gli scafisti 'lungo tutto il globo terracqueo', non ha mai fatto luce sulle scelte e sulle omissioni che hanno portato a quel naufragio. Perché l’allarme lanciato da Frontex non è stato accolto con la tempestività necessaria? Perché si è lasciata quella barca in balia delle onde, senza un intervento di soccorso adeguato? A due anni di distanza, il governo continua con la sua politica repressiva e propagandistica sull'immigrazione, senza affrontare le cause profonde delle migrazioni né garantire i salvataggi in mare. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, con il suo linguaggio disumano – definendo le vittime un 'carico residuale' – ha incarnato la cinica indifferenza con cui questo esecutivo ha trattato la vicenda".
"Ma l’ipocrisia del governo Meloni non si ferma qui. Dopo aver promesso di dare la caccia agli scafisti, ha permesso che Mohammed Almasri – accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l'umanità e crimini di guerra, ritenuto responsabile di omicidi, violenze sessuali e torture nella prigione di Mitiga a Tripoli, dove migliaia di migranti vengono rinchiusi e torturati – fosse scortato in Libia con un aereo di Stato. Un gesto che rivela, ancora una volta, la complicità del governo italiano con le milizie libiche responsabili di abusi indicibili nei confronti di uomini, donne e bambini che cercano di fuggire dall’inferno. La premier Meloni deve rispondere alla famiglie delle 94 vittime: perché non sono partiti mezzi adeguati che avrebbero potuto mettere in sicurezza l'imbarcazione sulla quale viaggiavano i migranti? Perché non è partita la Guardia costiera?. Oggi come allora chiediamo verità e giustizia per le vittime di Cutro e per i 30 mila migranti morti nel Mediterraneo in 10 anni: 1.452 (tra morti e dispersi) solo nel 2024", conclude Bonelli.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - In vista della giornata della donna dell'8 marzo, la seduta del Question time della Camera di mercoledì 5 marzo sarà dedicata alla condizione socio economica femminile. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Questa mattina abbiamo parlato di maggiori controlli sulle partecipazioni societarie. Chiederemo garanzie reali. Io Federazione voglio esprimere, lo stiamo verificando sul piano legale, anche il mio consenso al passaggio delle quote, così come avviene nel caso delle fusioni. Vogliamo approvare il passaggio. Chiaramente avrà un impatto sulle norme del codice civile e se questo non è consentito in termine di autorizzazione, chiederemo le garanzie dovute”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo si terranno il prossimo 18 marzo in Senato, con consegna del discorso alla Camera alle 15,30, e il 19 marzo dalle 9.30 a Montecitorio. E' quanto emerso dalla capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Azione chiede che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga immediatamente in Aula per un’informativa urgente sul vertice di Londra, che avrà al centro il riarmo e la difesa comune tra Regno Unito ed Europa”. Lo ha chiesto Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, in occasione della conferenza dei capigruppo.
“Dopo il vertice di Parigi, a cui la premier ha partecipato, il prossimo incontro a Londra segna un passaggio cruciale per il futuro della sicurezza europea. Se il Parlamento ha terminato le discussioni su borsette, Twiga, Billionaire e vari altri minima immoralia sarebbe tempo di affrontare le questioni che ridefiniranno l’assetto dell’Occidente per i prossimi 50 anni".
"Il mondo sta cambiando a una velocità tale che l’inerzia non è più un’opzione: le aperture di Trump a Putin rischiano di mettere l’Europa nell’angolo e di costruire una pace sulle spalle degli ucraini. L’Europa deve scongiurare questo scenario e dotarsi di una strategia chiara per la liberazione dei territori ucraini e per il futuro della propria sicurezza. La difesa comune europea non è più un’idea astratta, è una necessità: l’Europa non può più permettersi di restare spettatrice delle mosse delle altre superpotenze - ha concluso il capogruppo di Azione”.