Nonostante siano cambiate le regole o meglio chi deve decidere, il risultato non è mutato. I giudici della Corte d’appello di Roma – come avevano già fatto quelli del Tribunale – hanno sospeso il trattenimento di migranti. I magistrati non hanno convalidato i trattenimenti degli stranieri che, martedì scorso erano arrivati nel Cpr di Gjader in Albania, rimettendo gli atti alla Corte UE, in attesa della Sentenza sui Paesi sicuri, prevista per il prossimo 25 febbraio. Quel giorno è fissata l’udienza, ma la decisione arriverà in primavera. Tra i 43 cittadini portati nel centro albanese ci sono egiziani e cingalesi, che erano stati fermati una settimana fa, venerdì scorso. Una decisione come quelle già adottate nelle altre convalide precedenti e che aveva innescato la reazione del governo Meloni. L’esecutivo aveva deciso di passare la competenza delle decisioni dai Tribunali alle Corti d’appello.
Il provvedimento – Con la sospensione della decisione dei giudici, una volta scaduti i termini per la convalida, i migranti provenienti per lo più da Bangladesh ed Egitto, verranno riportati in Italia. Si legge in uno dei dispositivi, di cui LaPresse ha preso visione: “Il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto). L’art.14, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, collega, infatti, la perdita di efficacia del trattenimento alla carenza, per qualsiasi ragione, di un provvedimento di convalida nel termine di quarantotto ore dalla richiesta”. Gli stranieri arriveranno a Bari su una motovedetta della Guardia costiera sabato sera.
Le motivazioni – Tra i motivi per cui i giudici della Corte d’appello di Roma non hanno convalidato riguardo ai cittadini del Bangladesh, “dalle fonti ministeriali”, scrivono i giudici, “risulta che le condizioni di sicurezza del Bangladesh non sono rispettate per tutte le categorie di persone. In particolare, nelle schede utilizzate dal Governo nel mese di maggio di quest’anno per formare l’elenco dei paesi di origine sicuri, vi è un paragrafo dal titolo ‘Eventuali eccezioni per parti del territorio o per categorie di persone’, in cui sono indicate, per taluni paesi, alcune categorie di persone per le quali le condizioni di sicurezza non sussistono, e nella scheda utilizzata per il Bangladesh, nell’ambito di tale paragrafo, si ritengono necessarie eccezioni per gli appartenenti alla comunità LGBTQI+, le vittime di violenza di genere, incluse le mutilazioni genitali femminili, le minoranze etniche e religiose, le persone accusate di crimini di natura politica e per i condannati a morte”.
L’avvocato – “La Corte d’Appello ha sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia, conseguentemente per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida” spiega all’agenzia LaPresse, l’avvocato Paolo Iafrate, legale e docente all’Università degli studi di Roma Tor Vergata di diritto dell’immigrazione”. Aggiunge poi il professor Iafrate: “Pertanto é stata disposta la liberazione dei trattenuti, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto). Pertanto sarà opportuno attendere la risposta della Corte di Giustizia dell’UE che si pronuncerà nell’immediato il prossimo 25 febbraio al fine di ottenere una interpretazione uniforme“.
I precedenti – Del resto i precedenti trasferimenti di migranti in Albania organizzati dal governo – ad ottobre e a novembre scorsi – erano stati vanificati dalle decisioni dei magistrati della sezione immigrazione del tribunale di Roma. La prima pronuncia risale al 18 ottobre e aveva riguardato 12 richiedenti asilo bengalesi ed egiziani portati nel centro di Gjader. I giudici, si legge nelle ordinanze simili tra loro, avevano negato la convalida dei trattenimenti per “l’impossibilità di riconoscere come ‘Paesi sicuri’ gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”.
La seconda decisione è dell’11 novembre. In questo caso erano sono stati 7 gli stranieri coinvolti sempre egiziani e bengalesi. Rispetto al primo caso, il governo aveva nel frattempo emanato un decreto per definire la nuova lista di Paesi sicuri. Il provvedimento non era tuttavia servito ad evitare un esito diverso del giudizio. I magistrati avevano infatti sospeso il giudizio sulla convalida del trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. Ma la sostanza non è cambiata: i richiedenti asilo sono stati liberati. Nello stesso tempo, i giudici hanno chiesto alla Corte di Lussemburgo chiarimenti sulla compatibilità, definita “dubbia”, del decreto del governo con le norme europee.
Giustizia & Impunità
Stop al trattenimento di tutti i migranti portati in Albania, la decisione della Corte d’appello di Roma
I giudici hanno rimesso gli atti alla Corte UE, in attesa della Sentenza sui Paesi sicuri, prevista per il prossimo 25 febbraio
Nonostante siano cambiate le regole o meglio chi deve decidere, il risultato non è mutato. I giudici della Corte d’appello di Roma – come avevano già fatto quelli del Tribunale – hanno sospeso il trattenimento di migranti. I magistrati non hanno convalidato i trattenimenti degli stranieri che, martedì scorso erano arrivati nel Cpr di Gjader in Albania, rimettendo gli atti alla Corte UE, in attesa della Sentenza sui Paesi sicuri, prevista per il prossimo 25 febbraio. Quel giorno è fissata l’udienza, ma la decisione arriverà in primavera. Tra i 43 cittadini portati nel centro albanese ci sono egiziani e cingalesi, che erano stati fermati una settimana fa, venerdì scorso. Una decisione come quelle già adottate nelle altre convalide precedenti e che aveva innescato la reazione del governo Meloni. L’esecutivo aveva deciso di passare la competenza delle decisioni dai Tribunali alle Corti d’appello.
Il provvedimento – Con la sospensione della decisione dei giudici, una volta scaduti i termini per la convalida, i migranti provenienti per lo più da Bangladesh ed Egitto, verranno riportati in Italia. Si legge in uno dei dispositivi, di cui LaPresse ha preso visione: “Il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto). L’art.14, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, collega, infatti, la perdita di efficacia del trattenimento alla carenza, per qualsiasi ragione, di un provvedimento di convalida nel termine di quarantotto ore dalla richiesta”. Gli stranieri arriveranno a Bari su una motovedetta della Guardia costiera sabato sera.
Le motivazioni – Tra i motivi per cui i giudici della Corte d’appello di Roma non hanno convalidato riguardo ai cittadini del Bangladesh, “dalle fonti ministeriali”, scrivono i giudici, “risulta che le condizioni di sicurezza del Bangladesh non sono rispettate per tutte le categorie di persone. In particolare, nelle schede utilizzate dal Governo nel mese di maggio di quest’anno per formare l’elenco dei paesi di origine sicuri, vi è un paragrafo dal titolo ‘Eventuali eccezioni per parti del territorio o per categorie di persone’, in cui sono indicate, per taluni paesi, alcune categorie di persone per le quali le condizioni di sicurezza non sussistono, e nella scheda utilizzata per il Bangladesh, nell’ambito di tale paragrafo, si ritengono necessarie eccezioni per gli appartenenti alla comunità LGBTQI+, le vittime di violenza di genere, incluse le mutilazioni genitali femminili, le minoranze etniche e religiose, le persone accusate di crimini di natura politica e per i condannati a morte”.
L’avvocato – “La Corte d’Appello ha sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia, conseguentemente per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida” spiega all’agenzia LaPresse, l’avvocato Paolo Iafrate, legale e docente all’Università degli studi di Roma Tor Vergata di diritto dell’immigrazione”. Aggiunge poi il professor Iafrate: “Pertanto é stata disposta la liberazione dei trattenuti, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto). Pertanto sarà opportuno attendere la risposta della Corte di Giustizia dell’UE che si pronuncerà nell’immediato il prossimo 25 febbraio al fine di ottenere una interpretazione uniforme“.
I precedenti – Del resto i precedenti trasferimenti di migranti in Albania organizzati dal governo – ad ottobre e a novembre scorsi – erano stati vanificati dalle decisioni dei magistrati della sezione immigrazione del tribunale di Roma. La prima pronuncia risale al 18 ottobre e aveva riguardato 12 richiedenti asilo bengalesi ed egiziani portati nel centro di Gjader. I giudici, si legge nelle ordinanze simili tra loro, avevano negato la convalida dei trattenimenti per “l’impossibilità di riconoscere come ‘Paesi sicuri’ gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”.
La seconda decisione è dell’11 novembre. In questo caso erano sono stati 7 gli stranieri coinvolti sempre egiziani e bengalesi. Rispetto al primo caso, il governo aveva nel frattempo emanato un decreto per definire la nuova lista di Paesi sicuri. Il provvedimento non era tuttavia servito ad evitare un esito diverso del giudizio. I magistrati avevano infatti sospeso il giudizio sulla convalida del trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. Ma la sostanza non è cambiata: i richiedenti asilo sono stati liberati. Nello stesso tempo, i giudici hanno chiesto alla Corte di Lussemburgo chiarimenti sulla compatibilità, definita “dubbia”, del decreto del governo con le norme europee.
Articolo Precedente
Strage nazista di Falzano a Cortona, ai parenti delle vittime richiesto il pagamento delle tasse sugli atti giudiziari
Articolo Successivo
Jennifer Alcani, agli arresti domiciliari il 22enne che guidava l’auto. Due le inchieste della procura di Lecco
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, Meloni chiude al piano di Francia e Gb: ‘Perplessa su efficacia. Ripartire da cornice atlantica’. Von der Leyen spinge il riarmo: ‘Prepararsi al peggio’
Mondo
500 coloni assaltano la moschea di Al-Aqsa. Israele: “Hamas non firma il piano Witkoff, fermare l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza”
Fatti quotidiani
Ultimi giorni per un anno di abbonamento al Fatto a un prezzo speciale. L’appello di Travaglio
Roma, 2 mar (Adnkronos) - L'incontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca è stata "una cosa abietta, un'imboscata a un uomo che può piacere o no ma guida un popolo che combatte da tre anni. E' inammissibile che il governo italiano abbia taciuto. Chi come me va ogni anno in Ucraina e vede il coraggio, le difficoltà dell'Ucraina sa che esiste il bene e il male, l'aggredito e l'aggressore. Questa piazza lo sa". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Il M5s è assente? "Non voglio fare polemiche, la piazza è aperta a tutti coloro che sanno come sta la storia, che non si inventa con il racconto odioso che va in tutte le Tv italiane. Non ce la facciamo più a sentire menzogne a reti unificate e senza contraddittorio, un flusso 24 ore su 24 di chi va dicendo che si risolveva tutto chiamando Putin e dicendo fermati". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina "la destra è compatta? Con quello che beve vodka e dice ci vediamo a Mosca è compatta". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina, i leader europei "avranno una delusione, Trump non sarà della partita. Possono continuare a provarci ma non è quello che vuole fare Trump, che vuole fare soldi con la Russia, vuole estrarre risorse, non ha una strategia che non sia predatoria. Dobbiamo prenderne atto e reagire sapendo che gli europei sono soli e sono l'ultima trincea della democrazia liberale, insieme ai canadesi, cui fare riferimento". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Siamo qui per dire che gli ucraini non sono soli e perchè ci siamo stancati di vedere l'Europa divisa che parla lingue diverse, che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo, blandirlo". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
"Pensiamo che è tempo che gli Stati europei rispondano insieme con durezza, che alle minacce di dazi si risponda dicendo metteremo una tassa sul fatturato delle grandi imprese tecnologiche e che alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponda investendo in una difesa europea che già oggi è molto significativa, che si preservi la libertà con la forza morale e una cultura militare e economica che possiamo avere se siamo tutti insieme", ha detto il leader di Azione.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Da questa piazza arriva una richiesta al governo di essere netto. Siamo europei e non siamo con un piede da un lato e un piede dall'altro, è una vecchia malattia italica. Siamo europei e con gli altri leader europei sosteniamo l'Ucraina perchè gli ucraini stanno combattendo per noi per tenere la Russia lontano da noi". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione a Roma per l'Ucraina.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti inseguendo un piazzamento europeo. I sardi restano invece a 25 punti.
La formazione sarda parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76': va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.