Attraverso la magistratura finita parzialmente sotto l’esecutivo dopo la riforma referendaria del 2017, il Sultano ci riprova a mettere fuori gioco il sindaco della città piú popolosa e importante della Turchia: Istanbul, 18 milioni di abitanti. Ekrem İmamoğlu – al suo secondo mandato – è comparso davanti al tribunale di Çağlayan, per testimoniare in due indagini separate in merito alle sue osservazioni sul procuratore capo di Istanbul e su un esperto nominato dal tribunale.
Un’indagine accusa İmamoğlu di “aver esposto un funzionario dell’antiterrorismo facendone cosí un bersaglio per i gruppi terroristici”, in seguito alle dichiarazioni da lui rilasciate sul procuratore capo Akın Gürlek. Nell’altra è accusato di “aver tentato di influenzare la magistratura” in seguito alla sua rivelazione circa il coinvolgimento del testimone esperto in molteplici indagini che avevano come obiettivo le municipalità guidate dal laico Partito Popolare Repubblicano (CHP), ovvero il maggior partito di opposizione al partito del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Negli ultimi anni, Gürlek ha presieduto diversi casi politici di alto profilo. Il CHP lo ha accusato di allinearsi all’agenda politica del governo. Il 20 gennaio, İmamoğlu ha rilasciato una dichiarazione diretta a Gürlek, dicendo: “Sradicheremo la mentalità che i vostri metodi e le vostre pratiche rappresentano da ogni angolo di questo paese”. Pochi giorni dopo, il 27 gennaio, İmamoğlu ha rivelato pubblicamente che un testimone esperto, identificato dalle iniziali S.B., era stato assegnato a diverse indagini sui comuni gestiti dal CHP. E ha quindi suggerito che ciò fosse motivato politicamente.
Centinaia di membri e sostenitori del CHP, tra cui il sindaco della capitale Ankara, Mansur Yavaş, hanno accompagnato İmamoğlu al tribunale cantando slogan. Per contrastare la protesta sono stari assiepati centinaia di poliziotti, veicoli blindati e antisommossa all’ingresso del tribunale e nel quartiere. Rivolgendosi brevemente ai media fuori dal tribunale, il sindaco di Ankara Mansur Yavaş, anche lui membro del CHP, ha detto: “Non credo che ci sia alcuna giustificazione per presentare un caso contro İmamoğlu. Spero che da ora in poi il sistema legale funzioni come dovrebbe. Per il bene del nostro Paese, la magistratura deve rimanere imparziale e non prendere ordini dai politici”.
Ha anche sottolineato l’impatto più ampio di una magistratura politicizzata, dicendo: “Una mancanza di fiducia nel sistema legale mina la fiducia nel Paese, scoraggia gli investimenti e indebolisce l’economia. Più giustizia significa più democrazia, più posti di lavoro e più opportunità. Se lo stato di diritto continua a indebolirsi, sia la nostra economia che i nostri valori crolleranno”. Il sindaco di Ankara, anche lui al suo secondo mandato, è come il collega di Istanbul molto amato dai giovani, ha poi aggiunto: “Confido che alla fine raggiungeremo un momento in cui la magistratura e la separazione dei poteri funzioneranno correttamente”.
Mentre i membri del partito continuavano a scandire slogan, la polizia ha caricato i repubblicani e chi aveva aderito alla protesta, usando spray al peperoncino. Strumento di cui la polizia da anni fa grande uso, contravvenendo al dettato costituzionale che garantisce il diritto a manifestare pacificamente e a esprimere critiche anche nei confronti delle figure politiche e dei governi. Le purghe del Sultano per annientare il voto delle scorse amministrative ha già colpito in questo mese decine di sindaci dei partiti di opposizione, specialmente nel sud-est della Turchia, conosciuto come Kurdistan.
Mondo
Turchia, il sindaco di Istanbul in tribunale, accusato di voler influenzare la magistratura: una folla lo accompagna e la polizia carica
Il principale oppositore del presidente Erdogan avrebbe anche "esposto un funzionario dell'antiterrorismo" a vendette di gruppi armati. Il Partito Repubblicano rifiuta questa ricostruzione e ritiene che il procuratore capo Akın Gürlek si sia allineato all'agenda di governo
Attraverso la magistratura finita parzialmente sotto l’esecutivo dopo la riforma referendaria del 2017, il Sultano ci riprova a mettere fuori gioco il sindaco della città piú popolosa e importante della Turchia: Istanbul, 18 milioni di abitanti. Ekrem İmamoğlu – al suo secondo mandato – è comparso davanti al tribunale di Çağlayan, per testimoniare in due indagini separate in merito alle sue osservazioni sul procuratore capo di Istanbul e su un esperto nominato dal tribunale.
Un’indagine accusa İmamoğlu di “aver esposto un funzionario dell’antiterrorismo facendone cosí un bersaglio per i gruppi terroristici”, in seguito alle dichiarazioni da lui rilasciate sul procuratore capo Akın Gürlek. Nell’altra è accusato di “aver tentato di influenzare la magistratura” in seguito alla sua rivelazione circa il coinvolgimento del testimone esperto in molteplici indagini che avevano come obiettivo le municipalità guidate dal laico Partito Popolare Repubblicano (CHP), ovvero il maggior partito di opposizione al partito del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Negli ultimi anni, Gürlek ha presieduto diversi casi politici di alto profilo. Il CHP lo ha accusato di allinearsi all’agenda politica del governo. Il 20 gennaio, İmamoğlu ha rilasciato una dichiarazione diretta a Gürlek, dicendo: “Sradicheremo la mentalità che i vostri metodi e le vostre pratiche rappresentano da ogni angolo di questo paese”. Pochi giorni dopo, il 27 gennaio, İmamoğlu ha rivelato pubblicamente che un testimone esperto, identificato dalle iniziali S.B., era stato assegnato a diverse indagini sui comuni gestiti dal CHP. E ha quindi suggerito che ciò fosse motivato politicamente.
Centinaia di membri e sostenitori del CHP, tra cui il sindaco della capitale Ankara, Mansur Yavaş, hanno accompagnato İmamoğlu al tribunale cantando slogan. Per contrastare la protesta sono stari assiepati centinaia di poliziotti, veicoli blindati e antisommossa all’ingresso del tribunale e nel quartiere. Rivolgendosi brevemente ai media fuori dal tribunale, il sindaco di Ankara Mansur Yavaş, anche lui membro del CHP, ha detto: “Non credo che ci sia alcuna giustificazione per presentare un caso contro İmamoğlu. Spero che da ora in poi il sistema legale funzioni come dovrebbe. Per il bene del nostro Paese, la magistratura deve rimanere imparziale e non prendere ordini dai politici”.
Ha anche sottolineato l’impatto più ampio di una magistratura politicizzata, dicendo: “Una mancanza di fiducia nel sistema legale mina la fiducia nel Paese, scoraggia gli investimenti e indebolisce l’economia. Più giustizia significa più democrazia, più posti di lavoro e più opportunità. Se lo stato di diritto continua a indebolirsi, sia la nostra economia che i nostri valori crolleranno”. Il sindaco di Ankara, anche lui al suo secondo mandato, è come il collega di Istanbul molto amato dai giovani, ha poi aggiunto: “Confido che alla fine raggiungeremo un momento in cui la magistratura e la separazione dei poteri funzioneranno correttamente”.
Mentre i membri del partito continuavano a scandire slogan, la polizia ha caricato i repubblicani e chi aveva aderito alla protesta, usando spray al peperoncino. Strumento di cui la polizia da anni fa grande uso, contravvenendo al dettato costituzionale che garantisce il diritto a manifestare pacificamente e a esprimere critiche anche nei confronti delle figure politiche e dei governi. Le purghe del Sultano per annientare il voto delle scorse amministrative ha già colpito in questo mese decine di sindaci dei partiti di opposizione, specialmente nel sud-est della Turchia, conosciuto come Kurdistan.
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(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Il Partito democratico parteciperà domani alle manifestazioni a sostegno dell’Ucraina e dell’Europa organizzate da Azione. Parteciperanno fra gli altri Cristina Tajani e Simona Malpezzi a Milano e Alberto Losacco, Francesca La Marca, Pier Ferdinando Casini, Filippo Sensi e Andrea Casu a Roma.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Nelle ultime ore il collega del M5S Colucci sembra essere pervaso da una particolare agitazione. Ieri ha rivolto attacchi sguaiati al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari, 'reo' di aver giustamente ribadito l'importanza del lavoro che sta svolgendo la commissione d'inchiesta sul Covid; oggi se la prende con me, perché ho evidenziato come le fonti stampa continuino a gettare pesanti ombre sull’operato del Governo presieduto dal suo capo Conte e dell’allora commissario Arcuri. Rispediamo al mittente le risibili accuse di Colucci e continuiamo a lavorare per far luce a 360 gradi sulla disastrosa gestione politica della pandemia". Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, vicepresidente della commissione Covid.
"Lo dobbiamo -aggiunge- alle vittime, ai loro familiari, ai contribuenti italiani costretti a un maxi-risarcimento per lo scandalo mascherine e a chi ancora porta i segni fisici e psichici di quella triste stagione storica”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Dopo gli appuntamenti di domani a Londra (l'incontro alle 11 con il premier britannico, Keir Starmer, e poi il summit dei leader europei sull'Ucraina) il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, martedì 4, alle 10.30, parteciperà alla Scuola ufficiali dell’Arma dei carabinieri alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2024/25. Nel pomeriggio, alle 15:30, a palazzo Chigi incontrerà il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda.
Mercoledì 5 alle 11 incontro con l'Unione delle Camere penali e alle 15:30 con l'Associazione nazionale magistrati. Giovedì 6 infine alle 10 a Bruxelles il Consiglio europeo straordinario.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Se lo dovessi incontrare, chiederò all'ex amministratore delegato dell’Enel, l’ingegnere Francesco Starace, a nome di chi parla quando denigra il ricorso all'energia nucleare. C'è qualcuno alle sue spalle? Gli chiederò anche chi c'era alle sue spalle, ma lo sappiamo. Si trattava di Matteo Renzi, quando creò Open Fiber mettendo l’Enel nel campo delle telecomunicazioni al quale era estraneo. Una vicenda che è costata cifre colossali allo Stato e delle quali prima o poi bisogna chiedere la restituzione a Renzi ed a Starace". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Così -aggiunge- potremmo finanziare il nucleare in abbondanza. Starace dà cattivi consigli avendo dato nel passato pessimi esempi. Per quanto riguarda poi alcuni affari che hanno visto al centro Open Fiber siamo pronti a un confronto pubblico per spiegargli alcune stranezze che lui conosce benissimo con valutazioni e cifre sulle quali forse la magistratura avrebbe dovuto indagare”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Come ex ministro e sottosegretario alla presidenza del Consiglio auspico che il Governo italiano partecipi con convinzione, senza se e senza ma, allo sforzo collettivo dell'Europa di solidarietà con l'Ucraina". Lo afferma Carlo Giovanardi (Popolo e libertà). "La comune appartenenza alla Nato con gli Stati Uniti -aggiunge- non ci sottrae infatti al dovere di criticare gli amici d'oltreoceano quando in mondovisione non rispettano chi da anni difende il suo popolo da una brutale aggressione da parte della Russia".