Aveva 16 anni Davide Ficarola ed era un giovane calciatore che aveva perso il papà ancora prima di nascere. Arriva da Molfetta (Bari) la notizia della morte dell’adolescente coinvolto in un incidente stradale in cui è rimasto ferito un coetaneo. È tutto avvenuto venerdì sera. I due ragazzini erano in sella a uno scooter che si è scontrato con un’auto guidata da un 19enne che si è fermato a prestare soccorso. La procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e l’automobilista è stato sottoposto a test finalizzati a rilevare l’assunzione di alcol o droghe. Non si esclude che uno dei due mezzi possa aver fatto una manovra azzardata.
“Non ci sono parole che possano alleviare il senso di vuoto che lascia la scomparsa di Davide, un ragazzo che ha vissuto e condiviso con noi la passione per questo sport, l’amicizia, i sogni e le emozioni di tante battaglie sul campo. Davide non era solo un giovane calciatore, era uno di noi, un fratello, un amico, un pezzo di questa grande famiglia. Oggi il cuore della nostra famiglia biancorossa è gonfio di dolore – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Molfetta calcio – Vederlo crescere con i nostri colori, vederlo correre e sorridere allo stadio Paolo Poli insieme ai suoi compagni, è un ricordo che custodiremo sempre con amore e gratitudine- prosegue il post – E in questo momento così difficile, il nostro pensiero è anche per Ignazio (il 16enne rimasto ferito nello scontro, ndr), che sta lottando con coraggio. A lui mandiamo tutto il nostro affetto e la nostra forza, con la speranza e il desiderio di rivederlo presto in campo, pronto a rincorrere il suo sogno, con la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto. Forza Ignazio, siamo tutti con te. Alle famiglie di Davide e Ignazio, ai loro amici, a chi sta soffrendo per questa tragedia, vogliamo dire che non sono soli. Tutta la comunità della Molfetta calcio è con voi, con tutto il cuore. Il dolore è immenso, ma lo è anche l’amore che ci lega. E nei momenti più bui, è proprio l’amore a tenerci uniti e a darci la forza di andare avanti. Riposa in pace, Davide. E forza Ignazio, siamo qui a tifare per te, oggi più che mai”.
Anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha espresso il suo cordoglio: “Al di là della dinamica, delle responsabilità dei singoli, restano l’amarezza, lo sgomento e la consapevolezza che tutto, con un po’ più di attenzione, si sarebbe potuto evitare. Sono vicino ai familiari e agli amici del ragazzo che ha perso la vita ma anche a tutti gli altri protagonisti di una tragedia che sicuramente lascerà un segno nei loro cuori e nella loro mente. “È doveroso ricordare a tutti la responsabilità di rispettare le regole del codice della strada, di seguirle e insegnarle e, soprattutto, in ogni azione – conclude – usare la prudenza che è alla base del rispetto della vita, la nostra e quella degli altri”. Il 16enne morto è figlio di Luigi Farinola, l’operaio che morì all’età di 37 anni in un incidente sul lavoro alla Truck Center, nel 2008.
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Calciatore 16enne muore in un incidente stradale, l’addio del Molfetta calcio: “Abbiamo il cuore gonfio di dolore”
La procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. L'adolescente era in sella a uno scooter con un coetaneo
Aveva 16 anni Davide Ficarola ed era un giovane calciatore che aveva perso il papà ancora prima di nascere. Arriva da Molfetta (Bari) la notizia della morte dell’adolescente coinvolto in un incidente stradale in cui è rimasto ferito un coetaneo. È tutto avvenuto venerdì sera. I due ragazzini erano in sella a uno scooter che si è scontrato con un’auto guidata da un 19enne che si è fermato a prestare soccorso. La procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e l’automobilista è stato sottoposto a test finalizzati a rilevare l’assunzione di alcol o droghe. Non si esclude che uno dei due mezzi possa aver fatto una manovra azzardata.
“Non ci sono parole che possano alleviare il senso di vuoto che lascia la scomparsa di Davide, un ragazzo che ha vissuto e condiviso con noi la passione per questo sport, l’amicizia, i sogni e le emozioni di tante battaglie sul campo. Davide non era solo un giovane calciatore, era uno di noi, un fratello, un amico, un pezzo di questa grande famiglia. Oggi il cuore della nostra famiglia biancorossa è gonfio di dolore – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Molfetta calcio – Vederlo crescere con i nostri colori, vederlo correre e sorridere allo stadio Paolo Poli insieme ai suoi compagni, è un ricordo che custodiremo sempre con amore e gratitudine- prosegue il post – E in questo momento così difficile, il nostro pensiero è anche per Ignazio (il 16enne rimasto ferito nello scontro, ndr), che sta lottando con coraggio. A lui mandiamo tutto il nostro affetto e la nostra forza, con la speranza e il desiderio di rivederlo presto in campo, pronto a rincorrere il suo sogno, con la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto. Forza Ignazio, siamo tutti con te. Alle famiglie di Davide e Ignazio, ai loro amici, a chi sta soffrendo per questa tragedia, vogliamo dire che non sono soli. Tutta la comunità della Molfetta calcio è con voi, con tutto il cuore. Il dolore è immenso, ma lo è anche l’amore che ci lega. E nei momenti più bui, è proprio l’amore a tenerci uniti e a darci la forza di andare avanti. Riposa in pace, Davide. E forza Ignazio, siamo qui a tifare per te, oggi più che mai”.
Anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha espresso il suo cordoglio: “Al di là della dinamica, delle responsabilità dei singoli, restano l’amarezza, lo sgomento e la consapevolezza che tutto, con un po’ più di attenzione, si sarebbe potuto evitare. Sono vicino ai familiari e agli amici del ragazzo che ha perso la vita ma anche a tutti gli altri protagonisti di una tragedia che sicuramente lascerà un segno nei loro cuori e nella loro mente. “È doveroso ricordare a tutti la responsabilità di rispettare le regole del codice della strada, di seguirle e insegnarle e, soprattutto, in ogni azione – conclude – usare la prudenza che è alla base del rispetto della vita, la nostra e quella degli altri”. Il 16enne morto è figlio di Luigi Farinola, l’operaio che morì all’età di 37 anni in un incidente sul lavoro alla Truck Center, nel 2008.
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Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Esperti e stakeholder del settore energetico si sono riuniti ieri mattina a Key, in occasione del convegno 'Accelerating Sustainable Electrification: Key to Economic and Social Development on the African Continent' curato da Res4Africa Foundation, per parlare del ruolo fondamentale dell'elettrificazione nella trasformazione socioeconomica dell'Africa. Con una popolazione prevista di 2,5 miliardi entro il 2050, il continente deve prepararsi per affrontare una crescente domanda di energia, che richiede soluzioni urgenti e sostenibili.
La conferenza, organizzata in due panel, ha evidenziato la necessità di uno sviluppo di energia rinnovabile su larga scala, di modernizzazione delle reti elettriche e di investimenti in soluzioni per l’accumulo di energia, in modo da garantire l'accesso universale a un'elettricità affidabile, sicura e conveniente.
Oltre alle discussioni, le delegazioni africane presenti hanno avuto l'opportunità di esplorare le soluzioni innovative presenti a Key, rafforzando ulteriormente le collaborazioni pubblico-private volte all'elettrificazione sostenibile.
“I porti e le infrastrutture costiere rivestono un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei progetti di energia rinnovabile offshore, poiché rappresentano il punto di partenza e di supporto logistico per la costruzione, l'installazione e la manutenzione degli impianti”. È quanto ha dichiarato ieri mattina Fulvio Mamone Capria, presidente di Aero, Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, al termine del convegno 'Portualità, logistica, trasporti e filiera industriale per l’eolico offshore in Italia'.
I porti sono destinati a diventare sempre di più hub dell’energia, capaci di garantire l'efficienza e la sostenibilità delle operazioni, ma anche di favorire l'innovazione tecnologica e il coordinamento delle attività tra i diversi attori del settore. “L'adeguamento e il potenziamento delle infrastrutture portuali sono determinanti per ridurre i costi e migliorare la competitività delle energie rinnovabili marine, rendendo i progetti più scalabili e accessibili”, ha continuato Mamone.
Il decreto ministeriale sui porti permetterà di semplificare gli investimenti e incentivare la creazione di un'infrastruttura solida e ben collegata.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Esperti e stakeholder del settore energetico si sono riuniti ieri mattina a Key, in occasione del convegno 'Accelerating Sustainable Electrification: Key to Economic and Social Development on the African Continent' curato da Res4Africa Foundation, per parlare del ruolo fondamentale dell'elettrificazione nella trasformazione socioeconomica dell'Africa. Con una popolazione prevista di 2,5 miliardi entro il 2050, il continente deve prepararsi per affrontare una crescente domanda di energia, che richiede soluzioni urgenti e sostenibili.
La conferenza, organizzata in due panel, ha evidenziato la necessità di uno sviluppo di energia rinnovabile su larga scala, di modernizzazione delle reti elettriche e di investimenti in soluzioni per l’accumulo di energia, in modo da garantire l'accesso universale a un'elettricità affidabile, sicura e conveniente.
Oltre alle discussioni, le delegazioni africane presenti hanno avuto l'opportunità di esplorare le soluzioni innovative presenti a Key, rafforzando ulteriormente le collaborazioni pubblico-private volte all'elettrificazione sostenibile.
“I porti e le infrastrutture costiere rivestono un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei progetti di energia rinnovabile offshore, poiché rappresentano il punto di partenza e di supporto logistico per la costruzione, l'installazione e la manutenzione degli impianti”. È quanto ha dichiarato ieri mattina Fulvio Mamone Capria, presidente di Aero, Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, al termine del convegno 'Portualità, logistica, trasporti e filiera industriale per l’eolico offshore in Italia'.
I porti sono destinati a diventare sempre di più hub dell’energia, capaci di garantire l'efficienza e la sostenibilità delle operazioni, ma anche di favorire l'innovazione tecnologica e il coordinamento delle attività tra i diversi attori del settore. “L'adeguamento e il potenziamento delle infrastrutture portuali sono determinanti per ridurre i costi e migliorare la competitività delle energie rinnovabili marine, rendendo i progetti più scalabili e accessibili”, ha continuato Mamone.
Il decreto ministeriale sui porti permetterà di semplificare gli investimenti e incentivare la creazione di un'infrastruttura solida e ben collegata.
(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.