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“Gli Ufo? Non siamo soli nell’Universo. Ho rischiato la vita sulle Piramidi, lì c’è un mistero che non è ancora stato scoperto”: parla Roberto Giacobbo

In una lunga intervista al Corriere della Sera è Roberto Giacobbo a infiammare gli animi di ufologi&co

di F. Q.
“Gli Ufo? Non siamo soli nell’Universo. Ho rischiato la vita sulle Piramidi, lì c’è un mistero che non è ancora stato scoperto”: parla Roberto Giacobbo

“Credere agli Ufo come dogma è eccessivo, ma non siamo soli nell’Universo”. In una lunga intervista al Corriere della Sera è Roberto Giacobbo a infiammare gli animi di ufologi&co. Il celebre creatore e conduttore di Voyager e Freedom ha infatti spiegato che si occupa di Ufo “solo quando esistono testimonianze attendibili” e a poi aggiunto: “Credere agli Ufo come dogma è eccessivo, però non possiamo essere gli unici abitanti dell’universo, ritengo che ci sia vita in altri mondi”. Giacobbo ha poi sottolineato, sempre in quella dimensione del discorso che mescola analisi scientifiche e supposizione personali che di fantasmi non ne ha mai visti, anzi no: “Solo un’ombra nelle profondità della cittadella di Torino (probabilmente si riferisce all’affascinante dedalo dei sotterranei del museo Pietro Micca ndr). Ma dubito che il fantasma aspetti proprio la telecamera per mostrarsi”.

Anche sulle Piramidi ha voluto rilanciare il sasso: “Il mistero delle Piramidi non è ancora stato scoperto. Furono costruite troppo in fretta. Le tre di Giza vennero su in meno di 90 anni. Ma anche mettendo un blocco ogni 5 minuti, solo per una ce ne sarebbero voluti cinquanta. Gli antichi Egizi conoscevano qualcosa che ancora ci sfugge. Non possiamo pretendere di spiegare tutto”.

Ed è sempre in Egitto che Giacobbo ha rischiato una volta la vita arrampicandosi dall’esterno sulla piramide di Cheope, oppure in volo sul Triangolo delle Bermuda, attaccato da due squali martello nel mar del Giappone, nei sotterranei di Orvieto quando è arrivata la seconda scossa del terremoto di Amatrice o più da comune mortale viaggiatore mentre aveva preso un aereo a Boston che nel decollo aveva perso un motore. Scuole elementari con Cecchi Paone, Alberto Angela vicino di casa a Roma, Giacobbo spiega che per fare il divulgatore scientifico alla Indiana Jones come fa lui ci vuole molta preparazione fisica e che recentemente ha rischiato di nuovo la pelle quando a Morgongiori, in Sardegna, ci ha rimesso una costola: “Ero entrato attraverso una strettissima fenditura nella montagna, larga non più di un palmo e tre dita, dopo aver sgonfiato l’aria dai polmoni, scendendo poi per 70 metri. Non avevo calcolato però che, dopo due ore di intensa attività fisica, il corpo si ingrossa. Avrei dovuto aspettare, invece sono tornato subito indietro. Procedevo schiacciandomi contro la roccia, quando una pietra sporgente mi si è infilata nel torace”.

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