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Tim corre in borsa su indiscrezioni di un interesse di Iliad e fondi private per la quota di Vivendi (23,7%)

Mercoledì 12 febbraio il cda di Tim esaminerà i conti del 2024 e il nuovo piano industriale. Gli analisti si attendono ricavi in crescita del 2,9% a 14,46 miliardi e un’ ebitda in aumento dell’8,4% a 4,34 miliardi e un debito in calo a 7,35 miliardi di euro
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Telecom balza in borsa di oltre il 6%, spinta dalle indiscrezioni su un possibile interessamento della francese Iliad e del fondo di private equity Cvc per la quota della società di tlc ora in mano a Vivendi (23,7%). Molte le voci che si rincorrono sui giornali. Giovedì, Il Giornale ha scritto che Iliad ha dato incarico a Boston Colsulting Group di impostare una strategia per acquisire le attività commerciali di telefonia di Tim.

Il Corriere della Sera riferisce che Iliad avrebbe già avuto un incontro con il Mef (azionista di Tim al 9,8% attraverso Cassa depositi e prestiti), assistita da Lazard. Il fondo Cvc sarebbe interessato in particolare a Tim Enterprise, mentre Apax, scrive la Stampa pondera un’offerta su tutta la società.

Infine, il quotidiano Il Foglio, sostiene che anche Poste sarebbe interessata a una combinazione con Tim. “La società guidata da Matteo Del Fante sarebbe interessata a valutare una combinazione con Tim considerato anche che nei servizi telefonici è già presente da alcuni anni con Poste Mobile, scrive il giornale, precisando che “per adesso si tratta solo di un’ipotesi allo studio, ma che potrebbe incontrare anche la non contrarietà del governo che considera il settore telefonico come strategico. Si potrebbe presentare come un’alternativa alla trattativa con Iliad anche se la compatibilità di un’aggregazione è tutta ancora da studiare nei numeri”.

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Mercoledì 12 febbraio il cda di Tim esaminerà i conti del 2024 e il nuovo piano industriale. Gli analisti si attendono ricavi in crescita del 2,9% a 14,46 miliardi e un’ ebitda in aumento dell’8,4% a 4,34 miliardi e un debito in calo a 7,35 miliardi di euro. Per il quarto trimestre in particolare gli analisti si attendono ricavi per 3,73 miliardi (+1,3%) e ricavi da servizi per 3,51 miliardi (+2,8%), con il business Domestic visto in crescita dello 0,9% a 2.481 milioni di euro e Tim Brasil a 1.032 milioni di euro, in aumento del 6,8 per cento.

"Il consolidamento non può essere rimandato, scrivono gli analisti di Mediobanca]: la nuova Commissione europea è destinata ad adottare una posizione più proattiva, sostenendo l’agenda di Draghi, aumentando gli impegni per l’innovazione e facilitando le autorizzazioni alle fusioni. Riteniamo che l’accresciuta rilevanza dell’IA sia un campanello d’allarme per i responsabili politici dell’UE, che riflette la necessità di attuare un consolidamento del settore al fine di creare conglomerati in grado di competere su scala globale. In Italia, dopo Fastweb-Vodafone, verranno esplorate altre combinazioni”.

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