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Carrozzina rubata a ragazzo disabile. L’appello ai ladri: “Ridatecela, serviva per fargli vivere il sogno di una corsa”

Il commento: "Ormai non c’è pace neanche per le persone disabili"
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“Le joëlette sono delle speciali sedie a rotelle che hanno consentito a mia figlia e a tanti altri ragazzi di vivere il sogno di una corsa, di condividere l’impegno e il divertimento. Ora, però, una di queste carrozzine è stata rubata“. Silvia Persichilli, 54 anni, romana, ha raccontato a Il Messaggero che si è messa in moto quando ha saputo che uno dei volontari della Sod Italia Running Team (ente del Terzo Settore che combatte in prima linea per promuovere attività in favore delle persone affette da una malattia rara e invalidante) aveva subito un furto.

“Gli hanno aperto l’auto parcheggiata su viale Tirreno la notte tra venerdì e sabato – ha spiegato la donna – Appartiene a un ragazzo ipovedente di una associazione di Cerveteri che l’aveva prestata al volontario. Ormai non c’è pace neanche per le persone disabili. I ladri devono capire che non possono farci niente: devono lasciarla, abbandonarla magari su qualche marciapiede e farcela ritrovare. Non devono distruggerla, è fondamentale per le persone disabili che vogliono uscire dall’isolamento e vivere un’esperienza diversa condivisa con tanti altri runner. Silvia Persichilli ha poi raccontato un‘esperienza personale: “I ladri hanno fatto un danno enorme, mostruoso, a tutte le persone disabili che potevano utilizzare quella carrozzina. Gli eventi podistici sono i momenti più belli che possiamo vivere, sono inclusivi, fanno sentire i ragazzi parte di una squadra. Mia figlia ha partecipato a tutte le Corse di Miguel, ha preso parte anche alla Mezza Maratona e ho visto con i miei occhi quanto era felice. Gli alfieri, i runner che spingono la carrozzina, poi sono fantastici e spesso sono loro a ringraziarci per l’esperienza. Ridateci la joëlette, vi prego”, ha concluso la donna.

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