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Mosca libera lo statunitense Marc Fogel, era stato condannato a 14 anni per 17 grammi di marijuana terapeutica

L'uomo era a Mosca insieme alla figlia per insegnare all’Anglo-American School di Mosca. "Siamo grati e sollevati - ha detto la famiglia- dal fatto che dopo tre anni di detenzione stia finalmente tornando a casa"

Quando nell’agosto del 2024 c’era stato uno scambi di prigionieri tra Russia e Usa lui non c’era. Ma Marc Fogel, detenuto da dal 2021 con l’accusa di traffico di marijuana, è libero. L’amministrazione Trump ha infatti raggiunto un accordo di scambio con i russi: un’intesa – afferma la Casa Bianca – che “serve come dimostrazione di buona fede da parte dei russi e come segno che ci stiamo muovendo nella giusta direzione per porre fine alla brutale e terribile guerra in Ucraina”. L’uomo, 64 anni, insegnante, era in Russia da diversi anni.

Fogel era stato arrestato nel 2021 all’aeroporto di Mosca dopo che nella sua valigia erano stati trovati 17 grammi di marijuana prescritta dal medico dopo un intervento chirurgico alla schiena. Nel 2022 era stato condannato per traffico di droga e condannato a 14 anni di carcere. Fogel era a Mosca insieme alla figlia per insegnare all’Anglo-American School di Mosca. “Siamo grati e sollevati – ha detto la famiglia di Fogel – dal fatto che dopo tre anni di detenzione stia finalmente tornando a casa”.

I contenuti dell’accordo, al di là della liberazione di Fogel, non sono chiari e non si sa al momento se si sia parlato anche di Kiev nelle trattive per la liberazione condotte da Steve Witkoff, l’inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente a cui, secondo indiscrezioni, sarebbe stato affidato anche un ruolo nel processo di pace per l’Ucraina. Witkoff è volato a Mosca a bordo del suo aereo privato per trattare la liberazione di Fogel, divenendo così il primo funzionario americano ad arrivare nella capitale russa dal novembre 2021, dal tentativo dell’allora capo della Cia William Burns di dissuadere dall’idea di un’invasione dell’Ucraina.

La liberazione di Fogel arriva mentre gli sforzi diplomatici dell’amministrazione Trump per mettere fine al conflitto ucraino sembrano intensificarsi. Il presidente americano ha dichiarato nei giorni scorsi di aver parlato con Vladimir Putin per negoziare la fine del conflitto. Il vicepresidente JD Vance ha in programma di incontrare il leader ucraino Volodymyr Zelensky venerdì ed è attesa per il 20 febbraio la visita di Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per la Russia e l’Ucraina, a Kiev accompagnato dal segretario al Tesoro. Secondo indiscrezioni, la presenza di Scott Bessent indica la volontà dell’amministrazione Trump di avviare le trattative iniziali sulle terre rare ucraine, che il presidente americano ritiene cruciali per continuare a sostenere Kiev.