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“Peppa Pig? Non la mostro ai miei figli perché la trovo scioccante, discrimina gli obesi. Papà Pig viene ripetutamente deriso perché è grasso e nessuno interviene”: l’analisi della psicoterapeuta Franziska Hunkemüller

Secondo una psicologa tedesca, il famoso cartone animato per bambini Peppa Pig sarebbe discriminatorio nei confronti dei protagonisti con sovrappeso

di F. Q.
“Peppa Pig? Non la mostro ai miei figli perché la trovo scioccante, discrimina gli obesi. Papà Pig viene ripetutamente deriso perché è grasso e nessuno interviene”: l’analisi della psicoterapeuta Franziska Hunkemüller

Peppa Pig discrimina gli obesi. È stata la psicoterapeuta Franziska Hunkemüller a dichiarare a BuzzFeed News Germania che il celebre cartone animato mostra scene e dialoghi discriminanti verso i protagonisti cicciottelli, insomma fa “fat shaming”. “È massicciamente discriminatoria in base al peso”, ha afferma la Hunkemüller. “Non la mostro ai miei figli perché la trovo scioccante“, afferma la psicologa che si occupa molto di ruoli di genere e immagine corporea. Ma perché “Peppa Pig” è così problematica come serie per bambini? “Nella serie, Papà Pig viene ripetutamente deriso perché è grasso e nessuno interviene per proteggerlo”, afferma Hunkemöller.

La scena specifica della casa sull’albero è quella presa in esame dalla scandalizzata psicoterapeuta. Nell’episodio solo coloro che tra i protagonisti conoscono le “parole segrete segrete” possono entrare nella casa sull’albero della famiglia dei maiali. Peppa allora sussurra le parole segrete nell’orecchio della mamma e sono: “La pancia di papà”. “Aha”, dice Mamma Pig e ridacchia.

Quando il papà sente questo dice: “Penso che quelle siano stupide parole segrete e segrete”. A que punto tutti i presenti ridono di lui. Quando infine gli sarà permesso entrare nella casa sull’albero il papà maiale rimarrà incastrato nella porta e Peppa ridendo gli dice: “Non riesci a passare dalla porta perché hai la pancia troppo grassa!”. “Nessuno protegge il padre o corregge il proprio comportamento verso di lui. Ciò significa che è accettato e normalizzato che si possa prendere in giro le persone grasse”, critica Hunkemöller. “Ed è davvero triste perché rafforza anche l’idea che gli uomini non debbano comportarsi così e che solo perché sono maschi debbano fingere di non essere vulnerabili”.

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