Viaggi

“I prezzi dei voli aumenteranno presto. Ci sono pochi aerei nuovi e quelli vecchi hanno problemi al motore. Il costo dei biglietti salirà”: l’annuncio dell’esperto

Intervistato dal Corriere della Sera l’11 febbraio, il ceo di Volotea analizza le cause del previsto aumento delle tariffe aeree nel 2025. Ma ormai da tempo gli esperti lanciano l’allarme, parlando di aumenti che in certi casi ci faranno ben poco piacere e che sono dovuti a un complesso di fattori

Testo di Giuliana Lomazzi
“I prezzi dei voli aumenteranno presto. Ci sono pochi aerei nuovi e quelli vecchi hanno problemi al motore. Il costo dei biglietti salirà”: l’annuncio dell’esperto

Già a dicembre il report annuale Air Monitor 2025, pubblicato dallo specialista di viaggi d’affari American Express Global Business Travel (Amex GBT), prevedeva rialzi su scala mondiale dei biglietti. A gennaio, il direttore finanziario di American Airlines, Devon May, dichiarava in un’intervista: “Ci aspettiamo un rialzo delle tariffe aeree”. Sono aumenti che rientrano in un trend di crescita dei prezzi già osservato negli scorsi anni, soprattutto a partire dalla pandemia. Ma che quest’anno potrebbero essere più incisivi.

Tanti elementi
Il rapporto Air Monitor punta l’indice contro i costi operativi in crescita – conseguenza di aumenti dei salari, dei carburanti e delle misure ambientali – e contro l’impatto dell’intelligenza artificiale nelle strategie tariffarie delle compagnie aeree. Secondo il report, sarebbe però responsabile anche l’indice NDC, introdotto nel 2021 dalla IATA (International Air Transport Association): questo standard per la distribuzione e la vendita di biglietti aerei, applicabile alle compagnie aeree, aggregatori e agenzie dell’NDC, e utile anche per offerte e prezzi personalizzati, renderebbe infatti più complesse le trattative per i clienti business. Ma il problema è ancora più ampio.

Industria aeronautica in crisi
Venerdì 19 luglio 2024 è stato segnato un record nei cieli europei: nello stesso giorno si sono registrati ben 275.000 voli complessivi tra commerciali, privati e di emergenza. Insomma, non è la domanda che manca, e che per quanto riguarda i voli passeggeri è sempre elevata, quanto piuttosto l’offerta, che cresce limitatamente. È questa, in sintesi, l’analisi effettuata al Corriere da Carlos Muñoz, ceo di Volotea – compagnia aerea spagnola presente anche in Italia, specializzata nei collegamenti tra città europee di piccole e medie dimensioni. Muñoz, che stima un aumento delle tariffe del 5%, parla di una domanda ancora elevata, ma difficile da soddisfare perché l’offerta è “menomata dalla consegna in ritardo dei velivoli di nuova generazione e dai problemi ai motori che richiedono maggiori ispezioni”. Le criticità nel settore aeronautico non sono del resto una novità: già nel 2022 usciva un pezzo della CNBC intitolato molto significativamente: “Le compagnie aeree hanno i passeggeri. Ora servono gli aerei”, attirando l’attenzione sulle difficoltà incontrate da Boeing e Airbus nel reperire pezzi di ricambio e manodopera. Secondo Muñoz, è soprattutto la Boeing ad avere problemi; un po’ meno Airbus, più che altro in difficoltà per quanto riguarda i motori. Il risultato? “Ci sono pochi aerei nuovi disponibili, quindi la crescita dell’industria nel suo complesso sarà molto limitata”, dichiara il ceo.

Tutto ciò fa presagire, come indica il Corriere, che quest’anno si assisterà nel settore aeronautico a una crescita moderata. Non a caso Volotea, che nel 2024 ha registrato nell’attività una crescita del 12% rispetto al 2023, prevede per il 2025 una crescita di circa l’1% (quasi il 2% in Italia) e sta già studiando delle strade per il futuro. Manterrà comunque il suo modello vincente di collegamenti tra città medio-piccole: quest’anno, la compagnia prevede di crescere maggiormente a Olbia, Firenze e Verona. Ma allargando la visuale su un campo più ampio, e concentrandoci maggiormente sui nostri portafogli, cosa ci riserva il 2025?

Le previsioni globali
Secondo il rapporto Air Monitor, l’Australia registrerà gli aumenti più elevati: +7,8% in business e +13,7% in economy. Più contenuti, ma comunque incisivi, i rialzi in Sudamerica, dove il rapporto prevede +3,6% in economy e +0,3% in business. Nordamerica ed Europa vedranno salire del 2,8% le tariffe della classe economy, mentre la business nel nostro continente salirà dell’1,2% (contro il 2,8% in Nordamerica). Per i voli Nordamerica-Europa si prevede una crescita dell’1,5% in business e dello 0,8% in economy. Quanto all’Asia, la tariffa della business scenderà addirittura (-1,5%), ma aumenterà l’economy del 2,3%. Diminuiranno dunque i passeggeri? Proprio il contrario, secondo la IATA, che ne prevede il numero record di oltre 5 miliardi a livello globale. Evidentemente aveva ragione The Wall Street Journal titolando così un articolo dello scorso gennaio “Le compagnie aeree stanno applicando tariffe più alte e sono sicure che voi pagherete”,

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