Luisa Morgantini ha raccontato a noi ‘Costruttori di pace’ il suo arresto in Cisgiordania: ecco cos’ha detto
di Antonella Galetta
La nostra associazione Costruttori di Pace, fondata nel 2022 su un progetto del compianto Luigi De Giacomo, attivista “beni comuni”, continua il suo impegno per la diplomazia e la pace. Nel 2023, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica per sollecitare un intervento concreto a favore di iniziative diplomatiche e di una prospettiva pacifica per l’Europa. L’appello resta aperto alle firme.
Nel corso dell’incontro, Morgantini ha denunciato la situazione nei territori palestinesi, ripercorrendo le tappe del conflitto. Secondo l’ex europarlamentare, il governo israeliano continua a espandere gli insediamenti, passati dai 150.000 coloni del 1993 agli attuali 700.000, occupando il 78% del territorio. “La tensione tra israeliani e palestinesi non è iniziata il 7 ottobre, ma ha radici profonde” – ha spiegato Morgantini, ricordando anche il ruolo di Hamas, la cui strategia militare ha alimentato un clima di odio, con i numerosissimi attentati kamikaze dal 1993 fino al 2004 e la propaganda del premier israeliano Benjamin Netanyahu, contro i Palestinesi. “Le azioni di Hamas sono imperdonabili, nel corso della storia ma la risposta di Israele al 7 ottobre, ha causato quasi 60.000 morti palestinesi”.
Luisa ci ha descritto le drammatiche condizioni in Cisgiordania e Gaza: ospedali al collasso, bambini operati senza anestesia, migliaia di sfollati e infrastrutture distrutte. “A Tulkarem campo profughi, 35.000 persone sono state costrette a fuggire, in Cisgiordania, dal 7 ottobre, sono stati uccisi 969 palestinesi, tra cui molti bambini”. Strade e fogne distrutte, acqua contaminata, 150 famiglie costrette a vivere nelle moschee.
Dal 1947, il partito di Netanyahu non riconosce la spartizione delle terre (750.000 palestinesi espulsi) Questo esodo (Nakba) è anche all’origine del successivo problema dei rifugiati palestinesi. Per molti israeliani, c’è il desiderio di portare a compimento la mancata espulsione del 1948. Ora la Giudea al posto della Cisgiordania, mentre Trump, con il suo folle progetto, pensa di creare “La Costa Azzurra d’Oriente” sulle macerie e su un territorio distrutto anche dal punto di vista ambientale chissà per quanti anni. Nei confronti di Israele, nessun governo americano ha preso provvedimenti contro Israele, nessuno ha mai voluto due popoli e due Stati. L’accordo di Oslo è stata una trappola, non c’era il riconoscimento della Palestina ma si riconosce solo l’OLP.
La Corte Penale ha ipotizzato crimini di guerra da parte di Israele e ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e l’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Eppure, nonostante questo, il governo italiano concederà l’immunità al premier israeliano come in Francia, Germania e Polonia mentre Spagna, Irlanda e Paesi Bassi pronti ad eseguire il mandato della Corte
L’ex vicepresidente del Parlamento Europeo ha infine criticato la passività dell’Europa: “Servirebbero sanzioni reali contro Israele. Non possiamo più essere complici di questa tragedia”. L’incontro si è concluso con un invito all’azione e alla sensibilizzazione, affinché la comunità internazionale non resti indifferente alla crisi umanitaria in Palestina.
Un grazie a Claudio Mazzoccoli in Regia, Antonella Trocino, Stefano Falomi (testimone anche lui degli avvenimenti in Palestina), Vincenzo Vigna, Edgardo Iozia, Lorenzo Murray che insieme alla sottoscritta, hanno dialogato con Luisa Morgantini.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Finalmente Meloni torna in Parlamento dopo 3 mesi. È l’occasione per chiedere conto di tutte le negligenze ed errori del governo e scoperchiare contraddizioni e spaccature interne". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, nel corso dell'assemblea congiunta dei parlamentari dem a Montecitorio.
"Spetta a noi una reazione forte che metta in evidenza tutti i loro fallimenti. All’ordine del giorno del Consiglio e della nostra risoluzione ci sono tutti temi di drammatica rilevanza anche per le evoluzioni in corso e in un contesto trasformato negli ultimi mesi dall’ insediamento di Trump ai nuovo rapporti con la Russia, da Gaza alla guerra a colpi di dazi".
"La risoluzione impegna il governo italiano a assumere posizione dopo un’assenza pericoloso di iniziativa diplomatica e di gestione politica. Chiediamo un ruolo forte dell’Europa unita su tutti questi fronti, anche a favore della costruzione di una vera difesa comune europea e contraria al riarmo dei singoli stati".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi. Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi, il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo Governo criminale". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini. Un solerte funzionario israeliano ha dichiarato che quest’ultimo raid ha una funzione 'preventiva' perché c'erano 'movimenti insoliti' a Gaza".
"Ma in tutto questo come si colloca l’Europa dei diritti, che si vanta costantemente della sua 'superiore' civiltà giuridica? L'Europa che abbiamo in mente noi non si gira dall'altra parte. Questa persistente indifferenza ha macchiato la nostra storia. Ora basta!".
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - E' stato arrestato a Cartagena de Indias, in Colombia, il latitante Emanuele Gregorini, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'inchiesta 'Hydra' della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, ritenuto "uno degli esponenti di spicco del sodalizio mafioso quale referente della componente camorrista del cosiddetto sistema mafioso lombardo. Nel corso delle investigazioni - si legge in una nota della Procura - sono emersi collegamenti diretti con soggetti legati alla 'ndrangheta".
Tel Aviv, 18 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano e lo Shin Bet continuano a colpire obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l'Idf, aggiungendo che tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore ci sono cellule terroristiche, basi di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari utilizzate dalle organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati delle Idf.
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - Slitta al prossimo 15 aprile, per il legittimo impedimento di uno degli avvocati, la prima udienza (fissata per il 20 marzo) davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano del processo che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanché accusata di falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Davanti alla corte, oltre alla ministra, compariranno anche altri 16 imputati e una società.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Su dazi, Ucraina, Medio Oriente la linea è la stessa e resta condivisa. Mentre sul ReArm, il Pd ha dovuto trovare una sintesi, raggiunta in una lunghissima mediazione iniziata ieri nel primo pomeriggio e andata avanti fino a questa mattina. Da una parte la linea dura della segretaria Elly Schlein e della maggioranza dem. Dall'altra quella più 'aperturista' sul piano Von der Leyen della minoranza. Il punto 8 della risoluzione è quello in cui si è trovato l'equilibrio tra le anime dem. Una mediazione che fa dire ad Alessandro Alfieri, coordinatore della minoranza, di essere "soddisfatto" mentre arriva a Montecitorio per la riunione congiunta dei gruppi.
Da una parte, infatti, c'è la richiesta di una "radicale revisione" del ReArm, fronte dal quale Schlein non si è mossa. "Il piano ReArmEu, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo dei 27 Stati membri e va radicalmente cambiato, poiché così come presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune", si legge nelle premesse.
Dall'altra, c'è un giudizio positivo sul Libro bianco della difesa europea, il testo sul cui voto i dem si sono divisi in Europa tra le astensioni della maggioranza e il sì dell'area riformista. Nelle premesse si argomenta: "All’Unione europea serve la difesa comune e non la corsa al riarmo dei singoli Stati. La Commissione europea sta preparando il Libro bianco sul futuro della difesa europea che rappresenta l’avvio di un percorso di discussione per la costruzione di una difesa comune".
Quindi il punto 8 della risoluzione in cui il Pd chiede al governo di "promuovere, nel corso del negoziato che si aprirà dopo la presentazione del Libro bianco sulla difesa europea e i suoi strumenti, tutti gli elementi che puntano a una governance democratica chiara del settore, agli investimenti comuni necessari per realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali europee e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo".
Ed insieme di "promuovere, pertanto, una radicale revisione del piano di riarmo proposto dalla Presidente Von der Leyen, sulla base delle critiche e delle proposte avanzate in premessa, al fine di assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali di sviluppo e coesione, e di condizionare tutte le spese e gli strumenti europei alla pianificazione, lo sviluppo, l’acquisizione e la gestione di capacità comuni per realizzare un’unione della difesa".
Londra, 18 mar. (Adnkronos) - Re Carlo e la regina Camilla festeggiano quest'anno 20 anni di matrimonio - il 9 aprile, mentre saranno in Italia - ma, nonostante questo, sembra che trascorrano "molto tempo separati". Anzi, forse il segreto della loro felicità come coppia è dovuto proprio al fatto che ciascuno dei due sta per conto proprio nei fine settimana. Camilla si ritira nella sua amata e "disordinata" casa di campagna nel Wiltshire senza Charles ogni weekend, secondo Ingrid Seward, caporedattrice della rivista Majesty, che ha dichiarato che "in realtà i sovrani trascorrono parecchio tempo separati. La casa di Ray Mill è, se vogliamo, per Camilla una sorta di liberazione dalla vita reale. Prima di sposare Charles, fece un patto con lui: avrebbe tenuto quella casa come rifugio".
"Va ogni fine settimana, quando può, e ci va anche d'estate per trascorrere un po' di tempo con i suoi nipoti e i suoi figli, ed è qualcosa che la allontana dall'intero mondo reale e dove va soprattutto per rilassarsi - racconta l'esperta reale - Molto spesso non va a Highgrove a meno che lei e Charles non abbiano altri impegni. Si tratta di allontanarsi dalle restrizioni dovute alla sicurezza ed essere circondati da personale e persone che fanno cose per te, il che, ovviamente, sarebbe meraviglioso per tutti noi. Penso che nel suo caso abbia bisogno di un posto dove potersi effettivamente rilassare ed essere semplicemente se stessa, e andare in giro con jeans sporchi, se vuole, senza essere costantemente controllata".
Una fonte ha dichiarato all'Express che Camilla "al Ray Mill può sedersi con un grande G&T, togliersi le scarpe e guardare Coronation Street, che Charles detesta". Il re, invece, quando è libero nei weekend, si reca spesso a Highgrove o a Sandringham, mentre durante la settimana i due risiedono insieme a Clarence House. Della residenza di campagna di Camilla nel Wiltshire si è parlato la scorsa settimana, quando si è saputo che il re ha acquistato una casa confinante, che sarebbe stata adibita a sede per matrimoni, pagandola 3 milioni di sterline per proteggere la privacy della moglie.
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Mondo - 12 Febbraio 2025
Luisa Morgantini ha raccontato a noi ‘Costruttori di pace’ il suo arresto in Cisgiordania: ecco cos’ha detto
di Antonella Galetta
La nostra associazione Costruttori di Pace, fondata nel 2022 su un progetto del compianto Luigi De Giacomo, attivista “beni comuni”, continua il suo impegno per la diplomazia e la pace. Nel 2023, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica per sollecitare un intervento concreto a favore di iniziative diplomatiche e di una prospettiva pacifica per l’Europa. L’appello resta aperto alle firme.
Organizziamo costantemente incontri e iniziative sul tema della pace. L’8 febbraio abbiamo invitato a dialogare con noi, Luisa Morgantini, ex vicepresidente del Parlamento Europeo e presidente di Assopace Palestina. Morgantini si trovava in Cisgiordania dopo essere stata fermata il 30 gennaio dalla polizia israeliana, insieme al giornalista Roberto Bongiorni, e successivamente rilasciata.
Nel corso dell’incontro, Morgantini ha denunciato la situazione nei territori palestinesi, ripercorrendo le tappe del conflitto. Secondo l’ex europarlamentare, il governo israeliano continua a espandere gli insediamenti, passati dai 150.000 coloni del 1993 agli attuali 700.000, occupando il 78% del territorio. “La tensione tra israeliani e palestinesi non è iniziata il 7 ottobre, ma ha radici profonde” – ha spiegato Morgantini, ricordando anche il ruolo di Hamas, la cui strategia militare ha alimentato un clima di odio, con i numerosissimi attentati kamikaze dal 1993 fino al 2004 e la propaganda del premier israeliano Benjamin Netanyahu, contro i Palestinesi. “Le azioni di Hamas sono imperdonabili, nel corso della storia ma la risposta di Israele al 7 ottobre, ha causato quasi 60.000 morti palestinesi”.
Luisa ci ha descritto le drammatiche condizioni in Cisgiordania e Gaza: ospedali al collasso, bambini operati senza anestesia, migliaia di sfollati e infrastrutture distrutte. “A Tulkarem campo profughi, 35.000 persone sono state costrette a fuggire, in Cisgiordania, dal 7 ottobre, sono stati uccisi 969 palestinesi, tra cui molti bambini”. Strade e fogne distrutte, acqua contaminata, 150 famiglie costrette a vivere nelle moschee.
Dal 1947, il partito di Netanyahu non riconosce la spartizione delle terre (750.000 palestinesi espulsi) Questo esodo (Nakba) è anche all’origine del successivo problema dei rifugiati palestinesi. Per molti israeliani, c’è il desiderio di portare a compimento la mancata espulsione del 1948. Ora la Giudea al posto della Cisgiordania, mentre Trump, con il suo folle progetto, pensa di creare “La Costa Azzurra d’Oriente” sulle macerie e su un territorio distrutto anche dal punto di vista ambientale chissà per quanti anni. Nei confronti di Israele, nessun governo americano ha preso provvedimenti contro Israele, nessuno ha mai voluto due popoli e due Stati. L’accordo di Oslo è stata una trappola, non c’era il riconoscimento della Palestina ma si riconosce solo l’OLP.
La Corte Penale ha ipotizzato crimini di guerra da parte di Israele e ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e l’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Eppure, nonostante questo, il governo italiano concederà l’immunità al premier israeliano come in Francia, Germania e Polonia mentre Spagna, Irlanda e Paesi Bassi pronti ad eseguire il mandato della Corte
L’ex vicepresidente del Parlamento Europeo ha infine criticato la passività dell’Europa: “Servirebbero sanzioni reali contro Israele. Non possiamo più essere complici di questa tragedia”. L’incontro si è concluso con un invito all’azione e alla sensibilizzazione, affinché la comunità internazionale non resti indifferente alla crisi umanitaria in Palestina.
Un grazie a Claudio Mazzoccoli in Regia, Antonella Trocino, Stefano Falomi (testimone anche lui degli avvenimenti in Palestina), Vincenzo Vigna, Edgardo Iozia, Lorenzo Murray che insieme alla sottoscritta, hanno dialogato con Luisa Morgantini.
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“Trump vuole la Groenlandia? Allora compriamo la California”: la petizione in Danimarca raggiunge oltre 200mila firme
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Finalmente Meloni torna in Parlamento dopo 3 mesi. È l’occasione per chiedere conto di tutte le negligenze ed errori del governo e scoperchiare contraddizioni e spaccature interne". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, nel corso dell'assemblea congiunta dei parlamentari dem a Montecitorio.
"Spetta a noi una reazione forte che metta in evidenza tutti i loro fallimenti. All’ordine del giorno del Consiglio e della nostra risoluzione ci sono tutti temi di drammatica rilevanza anche per le evoluzioni in corso e in un contesto trasformato negli ultimi mesi dall’ insediamento di Trump ai nuovo rapporti con la Russia, da Gaza alla guerra a colpi di dazi".
"La risoluzione impegna il governo italiano a assumere posizione dopo un’assenza pericoloso di iniziativa diplomatica e di gestione politica. Chiediamo un ruolo forte dell’Europa unita su tutti questi fronti, anche a favore della costruzione di una vera difesa comune europea e contraria al riarmo dei singoli stati".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi. Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi, il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo Governo criminale". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini. Un solerte funzionario israeliano ha dichiarato che quest’ultimo raid ha una funzione 'preventiva' perché c'erano 'movimenti insoliti' a Gaza".
"Ma in tutto questo come si colloca l’Europa dei diritti, che si vanta costantemente della sua 'superiore' civiltà giuridica? L'Europa che abbiamo in mente noi non si gira dall'altra parte. Questa persistente indifferenza ha macchiato la nostra storia. Ora basta!".
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - E' stato arrestato a Cartagena de Indias, in Colombia, il latitante Emanuele Gregorini, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'inchiesta 'Hydra' della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, ritenuto "uno degli esponenti di spicco del sodalizio mafioso quale referente della componente camorrista del cosiddetto sistema mafioso lombardo. Nel corso delle investigazioni - si legge in una nota della Procura - sono emersi collegamenti diretti con soggetti legati alla 'ndrangheta".
Tel Aviv, 18 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano e lo Shin Bet continuano a colpire obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l'Idf, aggiungendo che tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore ci sono cellule terroristiche, basi di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari utilizzate dalle organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati delle Idf.
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - Slitta al prossimo 15 aprile, per il legittimo impedimento di uno degli avvocati, la prima udienza (fissata per il 20 marzo) davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano del processo che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanché accusata di falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Davanti alla corte, oltre alla ministra, compariranno anche altri 16 imputati e una società.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Su dazi, Ucraina, Medio Oriente la linea è la stessa e resta condivisa. Mentre sul ReArm, il Pd ha dovuto trovare una sintesi, raggiunta in una lunghissima mediazione iniziata ieri nel primo pomeriggio e andata avanti fino a questa mattina. Da una parte la linea dura della segretaria Elly Schlein e della maggioranza dem. Dall'altra quella più 'aperturista' sul piano Von der Leyen della minoranza. Il punto 8 della risoluzione è quello in cui si è trovato l'equilibrio tra le anime dem. Una mediazione che fa dire ad Alessandro Alfieri, coordinatore della minoranza, di essere "soddisfatto" mentre arriva a Montecitorio per la riunione congiunta dei gruppi.
Da una parte, infatti, c'è la richiesta di una "radicale revisione" del ReArm, fronte dal quale Schlein non si è mossa. "Il piano ReArmEu, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo dei 27 Stati membri e va radicalmente cambiato, poiché così come presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune", si legge nelle premesse.
Dall'altra, c'è un giudizio positivo sul Libro bianco della difesa europea, il testo sul cui voto i dem si sono divisi in Europa tra le astensioni della maggioranza e il sì dell'area riformista. Nelle premesse si argomenta: "All’Unione europea serve la difesa comune e non la corsa al riarmo dei singoli Stati. La Commissione europea sta preparando il Libro bianco sul futuro della difesa europea che rappresenta l’avvio di un percorso di discussione per la costruzione di una difesa comune".
Quindi il punto 8 della risoluzione in cui il Pd chiede al governo di "promuovere, nel corso del negoziato che si aprirà dopo la presentazione del Libro bianco sulla difesa europea e i suoi strumenti, tutti gli elementi che puntano a una governance democratica chiara del settore, agli investimenti comuni necessari per realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali europee e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo".
Ed insieme di "promuovere, pertanto, una radicale revisione del piano di riarmo proposto dalla Presidente Von der Leyen, sulla base delle critiche e delle proposte avanzate in premessa, al fine di assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali di sviluppo e coesione, e di condizionare tutte le spese e gli strumenti europei alla pianificazione, lo sviluppo, l’acquisizione e la gestione di capacità comuni per realizzare un’unione della difesa".
Londra, 18 mar. (Adnkronos) - Re Carlo e la regina Camilla festeggiano quest'anno 20 anni di matrimonio - il 9 aprile, mentre saranno in Italia - ma, nonostante questo, sembra che trascorrano "molto tempo separati". Anzi, forse il segreto della loro felicità come coppia è dovuto proprio al fatto che ciascuno dei due sta per conto proprio nei fine settimana. Camilla si ritira nella sua amata e "disordinata" casa di campagna nel Wiltshire senza Charles ogni weekend, secondo Ingrid Seward, caporedattrice della rivista Majesty, che ha dichiarato che "in realtà i sovrani trascorrono parecchio tempo separati. La casa di Ray Mill è, se vogliamo, per Camilla una sorta di liberazione dalla vita reale. Prima di sposare Charles, fece un patto con lui: avrebbe tenuto quella casa come rifugio".
"Va ogni fine settimana, quando può, e ci va anche d'estate per trascorrere un po' di tempo con i suoi nipoti e i suoi figli, ed è qualcosa che la allontana dall'intero mondo reale e dove va soprattutto per rilassarsi - racconta l'esperta reale - Molto spesso non va a Highgrove a meno che lei e Charles non abbiano altri impegni. Si tratta di allontanarsi dalle restrizioni dovute alla sicurezza ed essere circondati da personale e persone che fanno cose per te, il che, ovviamente, sarebbe meraviglioso per tutti noi. Penso che nel suo caso abbia bisogno di un posto dove potersi effettivamente rilassare ed essere semplicemente se stessa, e andare in giro con jeans sporchi, se vuole, senza essere costantemente controllata".
Una fonte ha dichiarato all'Express che Camilla "al Ray Mill può sedersi con un grande G&T, togliersi le scarpe e guardare Coronation Street, che Charles detesta". Il re, invece, quando è libero nei weekend, si reca spesso a Highgrove o a Sandringham, mentre durante la settimana i due risiedono insieme a Clarence House. Della residenza di campagna di Camilla nel Wiltshire si è parlato la scorsa settimana, quando si è saputo che il re ha acquistato una casa confinante, che sarebbe stata adibita a sede per matrimoni, pagandola 3 milioni di sterline per proteggere la privacy della moglie.