I flussi migratori verso l’Unione europea sono in calo rispetto allo scorso anno, l’unica rotta che registra un aumento è quella del Mediterraneo centrale, che interessa l’Italia prima degli altri paesi. Il numero di arrivi irregolari delle frontiere dell’Unione europea è sceso a poco più di 13.400 a gennaio, segnando una diminuzione del 22% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo riporta Frontex evidenziando che, nonostante questo calo generale, la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato un aumento dell’attività, anche se l’incremento evidenzia il dato molto basso di un anno fa. In particolare, il Mediterraneo centrale registra il maggiore aumento degli arrivi: +43% rispetto all’anno precedente. La rotta dell’Africa occidentale rappresenta quasi un terzo di tutti gli attraversamenti irregolari a gennaio. I Balcani occidentali hanno registrato il calo più marcato con il -66% rispetto a gennaio 2024.
Nonostante un calo del 34% rispetto all’anno scorso, rileva l’Agenzi europea delle frontiere, l’Africa occidentale è rimasta la rotta migratoria più attiva con 4.740 arrivi nel primo mese del 2025. La quota maggiore di migranti irregolari proveniva da Mali, Marocco e Guinea. A gennaio, il Mediterraneo orientale è stata la seconda rotta più attiva per gli arrivi nell’Unione Europea, con quasi 3.500 arrivi. Tuttavia, ha registrato un calo del 21% nei rilevamenti rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La rotta del Mediterraneo centrale ha visto il maggiore aumento degli arrivi del 43% (su base annua) a 3.275. “Le traversate via mare, solitamente orchestrate da reti criminali organizzate, continuano a rappresentare un pericolo estremo per i migranti”, sottolinea Frontex. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) stima che 93 persone abbiano perso la vita in mare a gennaio.
In tutto l’anno scorso, questa cifra ha raggiunto le 2.300, sottolineando il tragico costo umano di queste rotte pericolose. Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti di persone che cercano di attraversare il confine nel Regno Unito è sceso di oltre un quinto rispetto all’anno scorso, attestandosi a poco più di 2.500. “Gli ultimi dati – viene ancora sottolineato -riflettono le tendenze migratorie in evoluzione rispetto all’anno scorso. Mentre le autorità lavorano per affrontare queste sfide in evoluzione, il monitoraggio e la cooperazione rimangono fondamentali nella gestione delle frontiere esterne dell’Europa”. Con 2.700 ufficiali e personale dispiegati lungo le frontiere esterne dell’Ue, Frontex supporta le autorità nazionali nei loro sforzi per salvaguardare le frontiere europee.
Cronaca
Migranti, Frontex: “A gennaio giù gli arrivi in Ue, in aumento lungo il Mediterraneo centrale”
In particolare, l'area centrale del Mare nostrum registra il maggiore aumento degli arrivi: +43% rispetto all’anno precedente
I flussi migratori verso l’Unione europea sono in calo rispetto allo scorso anno, l’unica rotta che registra un aumento è quella del Mediterraneo centrale, che interessa l’Italia prima degli altri paesi. Il numero di arrivi irregolari delle frontiere dell’Unione europea è sceso a poco più di 13.400 a gennaio, segnando una diminuzione del 22% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo riporta Frontex evidenziando che, nonostante questo calo generale, la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato un aumento dell’attività, anche se l’incremento evidenzia il dato molto basso di un anno fa. In particolare, il Mediterraneo centrale registra il maggiore aumento degli arrivi: +43% rispetto all’anno precedente. La rotta dell’Africa occidentale rappresenta quasi un terzo di tutti gli attraversamenti irregolari a gennaio. I Balcani occidentali hanno registrato il calo più marcato con il -66% rispetto a gennaio 2024.
Nonostante un calo del 34% rispetto all’anno scorso, rileva l’Agenzi europea delle frontiere, l’Africa occidentale è rimasta la rotta migratoria più attiva con 4.740 arrivi nel primo mese del 2025. La quota maggiore di migranti irregolari proveniva da Mali, Marocco e Guinea. A gennaio, il Mediterraneo orientale è stata la seconda rotta più attiva per gli arrivi nell’Unione Europea, con quasi 3.500 arrivi. Tuttavia, ha registrato un calo del 21% nei rilevamenti rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La rotta del Mediterraneo centrale ha visto il maggiore aumento degli arrivi del 43% (su base annua) a 3.275. “Le traversate via mare, solitamente orchestrate da reti criminali organizzate, continuano a rappresentare un pericolo estremo per i migranti”, sottolinea Frontex. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) stima che 93 persone abbiano perso la vita in mare a gennaio.
In tutto l’anno scorso, questa cifra ha raggiunto le 2.300, sottolineando il tragico costo umano di queste rotte pericolose. Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti di persone che cercano di attraversare il confine nel Regno Unito è sceso di oltre un quinto rispetto all’anno scorso, attestandosi a poco più di 2.500. “Gli ultimi dati – viene ancora sottolineato -riflettono le tendenze migratorie in evoluzione rispetto all’anno scorso. Mentre le autorità lavorano per affrontare queste sfide in evoluzione, il monitoraggio e la cooperazione rimangono fondamentali nella gestione delle frontiere esterne dell’Europa”. Con 2.700 ufficiali e personale dispiegati lungo le frontiere esterne dell’Ue, Frontex supporta le autorità nazionali nei loro sforzi per salvaguardare le frontiere europee.
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Sempre più italiani si curano fuori Regione: “Uno su due va nel privato”. Report Gimbe: la migrazione sanitaria vale oltre 5 miliardi
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Mosca, 19 mar. (Adnkronos) - Le truppe russe hanno respinto i tentativi delle forze armate ucraine di invadere la regione di Belgorod. L'esercito nemico ha effettuato cinque attacchi nella regione. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Al fine di creare uno sfondo negativo attorno ai colloqui tra i presidenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti sulla risoluzione del conflitto in Ucraina - si legge nella dichiarazione - e per screditare le iniziative di pace di Trump, al mattino (alle 5,50), il regime di Kiev ha tentato di forzare le unità delle Forze armate ucraine nel territorio russo, nella parte occidentale della regione di Belgorod, in direzione degli insediamenti di Demidovka e Prilesye".
"Le forze armate ucraine - prosegue il comunicato russo - hanno impiegato fino a 200 militari e 29 unità di equipaggiamento negli attacchi, tra cui cinque carri armati, 16 veicoli corazzati da combattimento, tre veicoli del genio per lo sminamento, un'unità di sminamento a distanza Ur-77 e quattro auto. Grazie alle unità che presidiavano il confine di stato del gruppo di truppe del Nord, il fuoco dell'artiglieria e l'uso di droni Fpv, tutti gli attacchi sono stati respinti", ha sottolineato il ministero.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si dice che la Schlein con la sua posizione si sia isolata. Per nulla. Si è distinta. Ha lanciato un monito, non si è piegata a meccanismi automatici e obbligati di adesione. Non so che sviluppi ci saranno nel Pd. Un chiarimento serve. Così come serve tra le forze socialiste europee. Indicare una prospettiva di deterrenza comune e i nuovi assetti del mondo, con un nuovo spirito di pace e collaborazione, è la sola possibilità per i Socialisti di tornare a fare il proprio mestiere nelle condizioni date. Non è pacifismo senza nerbo, piuttosto combattimento senza incertezze e conformismi per i propri valori”. Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in un'intervista all’'Unità'.
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello alla popolazione di Gaza affinché evacuino le "zone pericolose di combattimento" nel nord e nel sud del territorio palestinese, all'indomani degli intensi bombardamenti che, secondo Hamas, hanno causato la morte di oltre 400 persone.
L'ordine di evacuazione si applica alle regioni di Beit Hanoun (nord), Khirbet Khuza'a, Abasan al-Kabira e Abasan al-Jadida (sud), dove l'esercito "ha iniziato le sue operazioni contro gruppi terroristici", ha scritto su X il portavoce di lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, invitando i residenti a "spostarsi in rifugi nella parte occidentale di Gaza City e nella città di Khan Younis".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spero che la telefonata di Trump e Putin faccia fare dei passi in avanti, non credo che sia stata la telefonata che qualcuno ha raccontato di pace universale, ancora non ci siamo, ci saranno a Gedda alla fine della settimana ancora dei colloqui di pace, mi pare di capire stavolta anche con la Russia, l'altra volta c'erano stati tra America e Ucraina. Io penso che ci voglia grande prudenza e un doppio binario: da un lato bisogna prepararsi ad un periodo di turbolenze che vedremo anche sui mercati, vale a dire ci saranno delle difficoltà per le famiglie, purtroppo". Così Matteo Renzi, ospite di 'Non stop news' su Rtl 102.5.
"L'unico modo per risolverla è una grande iniziativa diplomatica e su questo -ribadisce l'ex premier- per me l'Europa ha dormito. In questi tre anni, lo dico dal 24 febbraio 2022, l'Europa doveva inviare un inviato speciale per fare la pace tra Russia e Ucraina, avevo proposto il nome di Tony Blair, ma questa è un po' la maledizione di quelli che dicono le cose giuste troppo presto. Noi lo abbiamo detto tre anni fa, non l'abbiamo fatto e adesso l'accordo di pace si fa a Gedda e non si fa a Bruxelles o a Roma, questo è un po' un limite del nostro Governo e della nostra Europa".
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - Durante la notte, l'esercito israeliano ha condotto un'ondata di attacchi contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. L'aeronautica militare israeliana afferma di aver colpito circa 20 obiettivi, tra cui un sito militare di Hamas nel nord di Gaza, dove ha individuato preparativi per attacchi missilistici contro Israele.
Inoltre, la Marina israeliana ha preso di mira diverse imbarcazioni appartenenti alla Jihad islamica palestinese al largo della costa di Gaza, che secondo l'Idf venivano utilizzate per attività terroristiche.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Oggi è San Giuseppe. Buon onomastico a chi porta il suo nome e auguri a tutti i papà! Una preghiera per quelli che continuano a vivere nei nostri ricordi e nel nostro cuore". Lo scrive su X il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Un augurio speciale a tutti quei papà che passano la notte insonni, cullando i propri neonati. A quelli che ogni mattina vestono i bambini con cura e li accompagnano all’asilo o a scuola. A quelli che si fanno in quattro per sostenere i propri figli e la propria famiglia. A quelli che li proteggono da lassù. A chi vive la dolcezza di una vita di coppia e a chi, con il suo amore, riesce a dare tutto anche da solo. A quelli che, ormai con i figli adulti, non smettono mai di preoccuparsi per loro. Grazie a ognuno di voi. Perché papà e mamma sono e rimarranno sempre le parole più belle del mondo. Buona Festa del papà". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.