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Mussolini, la nipote Rachele risponde a Marinelli: “Mio nonno Benito era un papà premuroso”

La consigliera di Forza Italia replica alle dichiarazioni dell'attore che ha interpretato il nonno nella serie M-Il Figlio del secolo
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Rachele Mussolini, nipote di Benito Mussolini, interviene polemicamente sulle recenti dichiarazioni dell’attore Luca Marinelli, protagonista della serie televisiva M-Il figlio del secolo, tratta dai libri di Antonio Scurati e dedicata alla figura del fascismo e del nonno. Interpellata dall’agenzia Dire a margine della presentazione di una proposta di legge in Parlamento, Mussolini ha espresso il suo disappunto riguardo a quanto affermato dall’attore in merito al nonno. Marinelli, che interpreta Benito Mussolini nella serie, aveva descritto il Duce come una persona “spietata e cattiva”, suggerendo che questa crudeltà si riflettesse anche nel suo comportamento familiare.

Mussolini ha criticato le dichiarazioni dell’attore, spiegando che il ritratto del nonno che emerge dalla serie non corrisponde alla realtà familiare che le è stata descritta: “Mi ha molto disturbato sentire certe affermazioni – ha dichiarato – perché credo che affermazioni così forti dovrebbero essere supportate da prove concrete. Se si parla di una figura così importante, si dovrebbe almeno chiedere a chi quella famiglia l’ha vissuta, come i nipoti e i pronipoti”.

Rachele Mussolini, consigliera comunale di Forza Italia a Roma, ha poi raccontato un’immagine ben diversa di Benito Mussolini all’interno delle mura domestiche: “Io posso dire quello che mio padre mi raccontava”, ha spiegato, riferendosi a Romano Mussolini, pianista e figlio del dittatore. “Il vero duce in casa era mia nonna, non mio nonno. Mio nonno era un padre assolutamente normale, come tutti”.

Secondo la consigliera, Benito Mussolini non sarebbe stato il padre autoritario e severo descritto da alcuni, ma interessato alla vita familiare: “In casa si facevano delle attività normalissime: quando era in casa si giocava a carte e si ascoltava la musica. Era un papà premuroso, si interessava anche del rendimento scolastico dei propri figli”, ha aggiunto.

Mussolini non ha mancato di sottolineare che il giudizio di Marinelli, pur essendo legittimo nel contesto di una serie storica, avrebbe dovuto rimanere separato dalla sfera privata e familiare: “Mi ha dato fastidio che abbia potuto dare un giudizio che esula da quella che può essere una ricostruzione storica, che sia entrato in qualcosa di famigliare e intimo, ecco, questo mi ha dato fondamentalmente molto molto fastidio”.

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