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Il Portogallo ha bisogno di manodopera: agli immigrati di lingua portoghese non serve più un visto di lavoro per entrare

Il Paese deve sopperire a una importante carenza di lavoratori. Il nuovo permesso di soggiorno consentirà ai titolari di viaggiare in tutta l’area Schengen
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Il Portogallo alleggerisce la burocrazia per chi vuole immigrare da Paesi della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (Cplp), in modo da compensare il forte bisogno di manodopera. Secondo i dati delle associazioni di settore, mancano infatti circa 90mila lavoratori nell’edilizia e 20mila nell’agricoltura. Marcelo Rebelo de Sousa, presidente della Repubblica portoghese, ha firmato la legge che consente ai cittadini della Cplp di entrare nel Paese come turisti e solo successivamente richiedere un permesso di soggiorno, saltando la preventiva richiesta del visto di lavoro. Dopo l’abolizione della legge nota come “manifestazione d’interesse”, che facilitava l’ingresso a tutti i lavoratori stranieri con un normale visto turistico, questa nuova legge ripristina un corridoio privilegiato per tutti gli immigrati provenienti da quelle nazioni che hanno il portoghese come lingua ufficiale, vale a dire Brasile, Timor est e i Paesi dell’Africa lusofona, che sono sei: Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe e la Guinea Equatoriale.

Non sarà più necessario, infatti, richiedere un visto di lavoro prima di mettersi in viaggio, basterà arrivare in Portogallo e, una volta trovato un impiego, richiedere il permesso di soggiorno, che avrà validità di due anni. Un’altra novità importante è che il permesso di soggiorno non sarà più un semplice foglio A4, bensì una tessera, in linea con gli standard dell’Unione europea. Ciò consentirà ai titolari di viaggiare in tutta l’area Schengen. L’immigrazione è da tempo al centro del dibattito politico in Portogallo, dove il mercato del lavoro ha attualmente un forte bisogno di manodopera. Secondo dati delle associazioni di settore, mancano circa 90 mila lavoratori nell’edilizia e 20 mila nell’agricoltura.

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