Sanremo 2025 – Bel colpo di Carlo Conti col Papa. Meno con la sorpresa fuori dall’Ariston

La conclusione non è stata delle più felici, con il duetto delle cantanti avvolto in un pacifismo all’acqua di rose, un po’ stonato rispetto alle crudeltà commesse (non chiamiamolo genocidio se no qualcuno ci fa le pulci) e alle proposte indecenti di deportazione (questo si può dire?) che ancora qualcuno avanza. Ma non si può negare che la presenza in video corposa e affettuosa di Papa Francesco sia stata un bel colpo e meriti di stare tra le cose migliori della prima serata del festival. Così Carlo Conti, evocato direttamente da Sua Santità, si è portato a casa un bel riconoscimento. Amadeus era riuscito a portare il Presidente della Repubblica, Conti lo ha eguagliato (o superato?) grazie al Papa. Insomma, se c’era ancora bisogno di dimostrare che Sanremo non è solo un concorso canoro e neppure solo un grande show televisivo ma una fondamentale cerimonia di rappresentazione della vita nazionale, ora con la partecipazione e la benedizione del Papa non ci possono essere dubbi. E poi mica si poteva lasciare Francesco nelle mani di Fazio, quel traditore…
Passando a cose più terrene, parliamo della regia televisiva che è interessante, ma ci torneremo nei prossimi giorni. Per ora c’è un episodio che mi ha lascito perplesso. A me piace quando la regia disegna gli spazi dell’evento. Così mi stavo entusiasmando quando un piano sequenza ha inquadrato a lungo Conti che annunciava di andare in piazza Colombo, seguendolo nel corridoio della platea, poi nel foyer e ancora all’uscita in corso Matteotti. Buona anche l’idea di mandare a quel punto la pubblicità per coprire il tempo del percorso tra le sue sedi che le telecamere non potevano seguire. Senonché tutto questo bel meccanismo e l’attesa che aveva creato si concludeva con la scoperta che la cosa eccezionale in grado di spingere il conduttore a lasciare il palco dell’Ariston era nientepopodimenoeche Raf e la sua riproposta di una hit degli anni Ottanta. Ma ‘nsomma…