“Guidò ubriaco”: per Rugani patente revocata e condanna a 6 mesi di carcere

Si è concluso oggi, giovedì 13 febbraio 2025, il processo di primo grado all’ex difensore della Juventus Daniele Rugani, accusato di guida in stato di ebbrezza e difeso dall’avvocato Raffaele Tecce. L’esito? Patente revocata e 6 mesi di carcere. La sentenza prevede anche la confisca della sua automobile, una Maserati Levante Trofeo, e una multa di 2.000 euro. La pena è sospesa grazie alla condizionale.
Era il 21 luglio 2023, Rugani guidò la sua macchina lussuosa dopo aver bevuto diversi alcolici. Uscì di strada, giunsero le forze dell’ordine, notando che il calciatore emanava un forte odore di vino: lo sottoposero quindi all’alcoltest. 1,56 grammi di alcol per litro di sangue, oltre il triplo del consentito. Pochi minuti dopo il test venne ripetuto: 1,54. Le forze dell’ordine ritirarono subito la patente a Rugani, che l’ha riottenuta soltanto pochi mesi fa. Per l’ex juventino è poi scattata la denuncia, da cui prende forma il processo che si è appena concluso. Rugani avrebbe potuto risolvere la questione giudiziaria pagando una sanzione di 5.000 euro, come aveva proposto il giudice per le indagini preliminari.
Se avesse accettato di pagare, gli sarebbe stata sequestrata la Maserati. E pare che il calciatore tenga molto alla sua macchina. Va sottolineato che la sentenza di primo grado prevede comunque la confisca del mezzo, ma il calciatore farà ricorso, come ha anticipato il suo avvocato, e può ancora sperare di riottenerla. Prima della sentenza, il legale Tecce ha provato a scagionare l’atleta: “L’apparecchio usato per rilevare il tasso alcolemico era stato revisionato in un centro non autorizzato. Per questo, non possiamo fidarci del risultato dell’alcoltest e dobbiamo considerare solo ciò che hanno rilevato le forze dell’ordine. Non basta l’alito vinoso per sostenere che Rugani fosse ubriaco“.