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Al via la Conferenza di Monaco: previsti incontri bilaterali Usa-Russia, con l’Ucraina lasciata fuori dalla porta

Kiev non si aspetta di sedersi allo stesso tavolo della squadra del Cremlino, ma ha già assicurato a Trump un accordo sull'estrazione di terre rare
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Russi in Germania oggi. Alti funzionari della Federazione, Stati Uniti e Ucraina si incontreranno alla Conferenza di Monaco: ci saranno “persone di alto livello dei tre Paesi”, ma “non so esattamente chi ci sarà di ogni Paese” ha detto ieri Trump, assicurando che, oltre all’incontro di oggi, un altro è previsto a breve in Arabia Saudita e “anche l’Ucraina ne farà parte”. L’Ucraina però smentisce Donald: “Non sono previsti colloqui con i russi a Monaco” ha detto il consigliere del presidente Zelensky, Dmytro Lytvyn: “La posizione dell’Ucraina rimane invariata. L’Europa deve far parte di qualsiasi conversazione seria per una pace autentica e duratura. Solo una posizione coordinata e unitaria dovrebbe essere sul tavolo per i colloqui con i russi”. L’Ucraina ha declinato l’invito o comunque non si aspetta di sedersi allo stesso tavolo della squadra del Cremlino, ma è anche Mosca a tagliare fuori l’avversario: l’Ucraina parteciperà “in un modo o nell’altro”, ma i colloqui saranno bilaterali ha specificato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, “la nostra controparte principale è Washington”.

Il Segretario di Stato Usa Marc Rubio ha intanto dichiarato che si aspetta nei prossimi giorni di trovare un accordo per l’estrazione di terre rare – ipotesi già proposta da Zelensky in cambio di aiuti – per compensare il sostegno Usa: parte del denaro finirà ai contribuenti americani, ha detto Rubio, e “parte verrà reinvestita in Ucraina per ricostruire”. Questo deal è solo parte dell’approccio di appeasement che l’amministrazione Trump sta sempre di più mostrando nei confronti di Mosca, un approccio che – ha detto Kaja Kallas – nella storia “non ha mai funzionato”: “Qualsiasi accordo alle nostre spalle non funzionerà”, “Perché stiamo dando alla Russia tutto ciò che vuole prima ancora che i negoziati siano iniziati?”.

Monaco come Monaco – nel 1938, quando c’era Hitler. O Monaco come Yalta, nel 1945, quando c’era Stalin. I paragoni sulla Conferenza sulla sicurezza che inizia oggi abbondano nei titoli dei giornali da un lato all’altro del mondo: criticano quasi tutti il repubblicano che la vuole dare vinta a Putin. Ad avere più timori degli altri il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha: le conversazioni tra Putin e Trump che tagliano fuori tutti gli altri partner assomigliano a quelle che si sono tenute nel 1945, esattamente 80 anni, fa quando est ed ovest, occidentali e sovietici, divisero l’Europa. “Non vogliamo un’altra Yalta” ha detto Sybiha: “I russi cercano di prolungare la mentalità post-Yalta, con poche persone sedute attorno al tavolo per dividere il mondo”. Lo scenario che incombe è quello di un’Ucraina ovest, un’Ucraina est, come è stata già in passato per molto tempo l’Europa.

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