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Jannik Sinner e l’accordo con la Wada sul caso Clostebol: “Ho accettato di essere responsabile per la mia squadra”

L'avvocato dell'altoatesino: "Lieto che sia tutto finito. Purtroppo gli errori commessi dai membri del team hanno portato a questa situazione"
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“Questo caso mi ha tenuto in sospeso per quasi un anno e il processo era ancora lungo, con una decisione che forse sarebbe stata presa forse solo alla fine dell’anno”. Così il tennista Jannik Sinner in una nota in cui spiega che “ho sempre accettato di essere responsabile per la mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della Wada sono un’importante protezione per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere questi procedimenti sulla base di un accordo per una sanzione di tre mesi“.

In mattinata, l’agenzia mondiale antidoping ha ufficializzato l’accordo tra la stessa e l’altoatesino in merito al caso Clostebol. Il numero uno al mondo non scenderà in campo dal 9 febbraio al 4 maggio. Non salterà quindi gli Internazionali di Roma e quelli di Parigi, ma i tornei di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid. “Sono lieto che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa straziante esperienza. La Wada ha ha confermato i fatti accertati dal Tribunale indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, nessuna conoscenza e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi dai membri della sua squadra hanno portato a questa situazione”, ha detto in una nota l’avvocato di Jannik Sinner, Jamie Singer di Onside Law.

“E’ la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo“. Così commenta il presidente della FITP Angelo Binaghi l’accordo raggiunto tra la Wada e Jannik Sinner. “Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”, ha dichiarato il numero uno della Federtennis italiana prima di ammettere che “resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto”.

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