Televisione

“Ragazzi, non abbiate paura. Il futuro bisogna costruirlo e darci dentro”: Alberto Angela a Sanremo. Poi svela le canzoni di Sanremo che porta nel cuore

Il divulgatore scientifico ricorda l canzoni sanremesi che porta nel cuore: "Vita spericolata’ di Vasco. Avevo 21 anni e di cose spericolate ne ho fatte. Un’altra era di un anno dopo: Eros Ramazzotti, ‘Terra promessa'

di Paolo Aruffo
“Ragazzi, non abbiate paura. Il futuro bisogna costruirlo e darci dentro”: Alberto Angela a Sanremo. Poi svela le canzoni di Sanremo che porta nel cuore

Non solo musica al Festival di Sanremo 2025. Questa sera, sabato 15 febbraio, spazio dedicato anche ad Alberto Angela. Il divulgatore scientifico – figlio del compianto Piero Angela – lunedì 17 febbraio condurrà su Rai Uno una puntata speciale di Ulisse, dedicata ai 100 anni della nascita di Andrea Camilleri. Si tratta di un vero e proprio viaggio nei luoghi del Commissario Montalbano. Lo ha raccontato stasera sul palco dell’Ariston, ma prima ha parlato dei giovani, invitandoli a non avere paura del futuro.

“Eccolo il campione. È proprio il caso di dire che buon sangue non mente”, esordisce Conti accogliendolo. Angela è molto emozionato: “Trovarsi qui a Sanremo è incredibile. L’organizzazione che c’è dietro è incredibile, Sanremo è una macchina perfetta”, afferma il divulgatore. “Potresti fare una puntata sul dietro le quinte del Festival”, gli suggerisce Conti, che poi chiede ad Angela quali siano le sue canzoni sanremesi del cuore.

Il paleontologo classe 1962 non ha dubbi: “‘Vita spericolata’ di Vasco. Avevo 21 anni e di cose spericolate ne ho fatte. Un’altra era di un anno dopo: Eros Ramazzotti, ‘Terra promessa’”. Quindi aggiunge: “Era bellissima, però se voi la riascoltate e state attenti alle parole, sono di una modernità pazzesca. Lui diceva: ‘Sì, io vengo da luoghi difficili però io spero in un futuro dove far crescere i nostri pensieri’. Quarant’anni fa si credeva nel futuro, oggi vedo nei ragazzi questo timore del futuro”, dichiara Angela. In seguito lancia un appello: “Non abbiate timore, il futuro bisogna costruirlo e darci dentro. Leggete quelle parole e vedrete che sono di una modernità… ringrazio Vasco per una cosa ed Eros per l’altra”. Infine conclude: “È bello pensare che una canzone dei ventenni degli Anni 80 possa suggerire qualcosa ai ventenni di oggi”.

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