Televisione

Sanremo 2025, Tony Effe: “L’esposto del Codacons per la mia collana? Ne prendo atto e parleranno gli avvocati. Ma ho già spiegato quello che è accaduto”

Il rapper a FqMagazine ha replicato alla decisione del Codacons sul "caso della collana"

di Andrea Conti
Sanremo 2025, Tony Effe: “L’esposto del Codacons per la mia collana? Ne prendo atto e parleranno gli avvocati. Ma ho già spiegato quello che è accaduto”

Il “caso della collana” di Tony Effe, in gara a Sanremo 2025 con “Damme ‘na mano”, finisce al vaglio dell’Autorità per le comunicazioni (Agcom), alla quale si rivolge il Codacons con un esposto per la possibile fattispecie di pubblicità occulta, chiedendo una maxi-sanzione verso l’artista e nei confronti della Rai.

FqMagazine ha chiesto una replica su questa decisione durante un incontro con la stampa dell’artista che indossava otto collane: “In merito a quello che è accaduto sulla mia collana è stato tutto un momento in cui ero ‘preso a male’. Poi mi sono spiegato con chi di dovere e abbiamo chiarito tutto quello che c’era da chiarire. Per quanto riguarda l’esposto se ne occuperanno i miei avvocati e chi di dovere. Ma ripeto io mi sono già spiegato”.

“Il vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, Claudio Fasulo, ha ammesso oggi che la decisione del rapper di indossare al Dopofestival e nella Green Room di Radio2 la collana vietata sul palco dell’Ariston rappresenta una chiara violazione degli accordi firmati dagli artisti che si impegnano a evitare qualsiasi forma di pubblicità occulta durante il Festival – spiega il Codacons – Il comportamento di Tony Effe viola palesemente gli accordi contrattuali assunti dal rapper, e rappresenta un danno per milioni di telespettatori colpiti da una forma di pubblicità occulta in favore di un marchio commerciale. Per tali motivi domani sarà depositato un formale esposto del Codacons all’Agcom con cui si chiede di sanzionare pesantemente Tony Effe e la stessa Rai, colpevole di non aver impedito l’illecito”.

Trovo divertente che Tony Effe abbia detto che se non gli facevano indossare la collana dovevo cantare io. Mi stavo già esercitando, ero pronto“. Così aveva risposto Carlo Conti in conferenza stampa al festival interpellato su cosa pensasse delle provocazioni e polemiche social sul festival.

“Io non seguo tutto quello che succede fuori, credo faccia parte della forza del festival e serva a farlo crescere – ha spiegato il direttore artistico – È fumo, polverone che si crea intorno e che serve. Prima si faceva coi manifesti, ora si utilizzano mezzi sempre più grandi, ci sono i social che ci permettono di parlare e sparlare, per poi ritrovarci tutti la sera a guardare la stessa cosa”.

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