L’accordo tra Jannik Sinner e l’agenzia antidoping per la vicenda Clostebol e i tre mesi di allontanamento forzato dai campi aprono tutta una serie di nuovi scenari sulla stagione del tennis mondiale. E creano una suggestione tutta italiana. Innanzitutto le date: la squalifica a carico del numero uno al mondo è dal 9 febbraio al 9 maggio, il che significa che il ritorno ufficiale del campione azzurro potrebbe avvenire al Foro Italico in quegli Internazionali di Roma saltati l’anno scorso per motivi fisici. Il Master 1000 italiano si svolge dal 7 al 18 maggio, quindi non è complesso immaginare che la prima partita ufficiale di Sinner possa essere proprio sulla terra rossa capitolina. Il presidente della Federtennis Binaghi già sta pregustando quello che diventerà a tutti gli effetti l’evento dell’anno: “Tutta Italia lo accoglierà a Roma” ha detto ed è difficile dargli torto.

Ma prima di pensare al rientro è fondamentale capire cosa sarà costretto a saltare il campione azzurro. Questa parte della stagione innanzitutto non ha in calendario tornei del grande slam, il che è ovviamente una buona notizia. Tuttavia Sinner sarà costretto a non partecipare a ben quattro Master 1000, che gli avrebbero garantito – in caso di vittoria o buoni piazzamenti – di conservare agevolmente la vetta della classifica Atp. Nella fattispecie, l’altoatesino sarà costretto a rinunciare ai tornei di Indian Wells (5-16 marzo) e di Miami (19-30 marzo), dove nel 2024 era arrivato rispettivamente in semifinale (sconfitto da Alcaraz) e in finale, dove aveva battuto il bulgaro Dimitrov dopo aver eliminato Medvedev in semifinale. Detto di marzo (in febbraio ci sono solo Master 250 e soprattutto 500), ad aprile inizia ufficialmente la stagione della terra rossa, che come al solito troverà il suo culmine a fine maggio al Roland Garros. Nella preparazione al secondo slam dell’anno, Sinner dovrà rinunciare ad altri due Master 1000, ovvero quelli di Montecarlo (6-13 aprile) e Madrid (23 aprile-4 maggio). In questo caso il discorso è diverso rispetto ai tornei statunitensi di marzo, visto che nel 2024 Sinner perse in semifinale contro Tsitsipas nel Principato di Monaco e in Spagna si ritirò prima dei quarti di finale per un problema fisico. Tradotto: pochi i punti da difendere.

A questo punto la domanda è ovvia: quindi Sinner rischia di perdere il primo posto nella classifica Atp? Difficile dare una risposta certa, anche se ha buone probabilità di riuscirci. In questo momento l’italiano ha 3.195 punti di vantaggio su Zverev e quasi 4mila su Alcaraz: un buon margine, ma che comunque rischia di non essere sufficiente a mantenere la vetta della classifica mondiale. Dipenderà tutto da come si comporteranno i suoi avversari. In particolare Zverev, che ha solo 900 punti da difendere fino a Roma. Se il tedesco dovesse vincere due Masters 1000 sui quattro in programma e fare buoni risultati negli altri tornei, a quel punto diventerebbe lui il nuovo numero 1. Per Alcaraz è più difficile, visto che deve difendere 1500 punti e parte da più lontano. Lo spagnolo potrebbe quasi diventare un alleato di Sinner, “rubando” punti a Zverev. Allora l’azzurro potrebbe rientrare da numero uno, seppur con un vantaggio ben diverso da quello che ha ora sul tedesco e lo spagnolo. Una cosa, invece, è certa: al rientro Sinner sarà comunque tra i primi tre al mondo, visto che il quarto in classifica (l’americano Fritz) è distante oltre 6mila punti dall’altoatesino.

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