Alessia Marcuzzi, che è successo? In tanti se lo domandano, sui social. Gli abbracci, a Carlo Conti ma anche ad Achille Lauro (più lungo), i cuoricini cuoricini, le canzoni dei cantanti in gara canticchiate sotto lo sguardo vigile del Kaiser Conti. Sopra di qualche tonalità, la conduzione di Marcuzzi. E sui social via al gioco della critica, quello facile, che riesce a tutti. A volte commenti a fuoco, a volte fuori luogo, al limite della cattiveria, solo per racimolare qualche like.
Ora, se per tutta una lunga carriera si è professionisti seri, ci può anche stare che in un momento anche “catartico” si possa “inciampare”, mollare un po’ la presa. Potrebbe accadere anche al pilota più bravo, per le ragioni più varie (si spera di no). Può capitare di sbandare.
Poi si dirà che il rispetto per il pubblico, per gli investimenti, per il contesto importante. O che può non essere un buon esempio. Moralismo da gente perfetta, che non sbaglia mai e sta col dito puntato. L’imperfezione è quello che rende le nostre vite imprevedibili, tutte diverse, anche nei momenti in cui facciamo una “cazzata”. Non c’è niente di male a non fare sempre bella figura, la sciagura semmai è prendersi e prendere tutto troppo sul serio.
