Il vincitore del 75esimo Festival di Sanremo, Olly con “Balorda Nostalgia”, ha subito commentato l’endorsement di Vasco Rossi nei suoi confronti sui social. “Vedere le storie di Vasco (l’idolo da sempre del cantante, ndr) mi ha fatto saltare dalla sedia. Nel momento in cui sono stato annunciato vincitore sono sembrato scioccato, ma quando ho emozioni forti ho la faccia della ‘parà e non si capisce cosa sto provando. Quando Vasco mi ha fatto i ‘komplimentì, con la k’, ho realizato che è successo. Ed è stato incredibile”.
“Non mi aspettavo assolutamente quello che è accaduto – ha commentato – e il tifo da stadio che c’è stato fuori dall’Ariston, quando sono uscito. Sono anni che lavoro sulla mia musica e sono abituato a ricevere una certa dosa di amore. Fortunatamente chi mi ascolta riconosce l’amore di ciò che scrivo e anche la verità. La serata più emozionante per me è stata paradossalmente quella di giovedì, quando sono sceso, sulla seconda strofa, tra il pubblico e ho sentito il loro calore del pubblico. Faccio musica per la persone, la gente e quello che faccio per riuscire a entrare in contatto con le persone in una sala, è stupendo”.
Pochi istanti dopo la vittoria ieri Olly ha esclamato: “È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi”. Poi si rivolge a Lucio Corsi, che si è classificato al secondo posto.”Grande Lucio, sei un cantautore potentissimo, e così tutti i membri del cast fantastico di questo festival. Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo”.
E sui genitori: “Mi hanno insegnato l’amore e mi hanno dato tutto lo spazio necessario per esprimermi. Sono insegnamenti preziosi che vorrò dare anche alla bimba o il bimbo che avrò (non ora però). Sono sempre stato sensibile e ho avuto la fortuna di potermi esprimere con le mie canzoni già da 6-7 anni, con l’appoggio sempre dei miei. Dopo la vittoria ho chiamato mio padre, ma l’ho beccato che era fuori casa con il cane per fargli fare pipì. Una chiamata surreale”.