Poche ma sostanziali sorprese sono emerse dalla premiazione dei British Academy Film & Television Award (BAFTA) 2025, gli Oscar britannici nonché tra i più accreditati “anticipatori” insieme ai Golden Globes degli Academy Award che si terranno il prossimo 2 marzo. E la prima sorpresa arriva proprio dal riconoscimento principale, perché a vincere come miglior film è Conclave di Edward Berger, e non uno tra i più blasonati Emilia Perez, The Brutalist o Anora.
Del resto in Gran Bretagna era plausibile sortisse un tale risultato, essendo Conclave di produzione essenzialmente Made in UK ma anche l’adattamento dell’omonimo romanzo di uno dei massimi autori di thriller/horror/fantapolitica contemporanei inglesi, Robert Harris. Un film di rigore assoluto – e interpreti straordinari – che si è guadagnato con merito anche i BAFTA per la sceneggiatura adattata, il montaggio e, non per ultimo, come miglior film britannico. Peccato Ralph Fiennes non sia riuscito a conquistare i favori in patria completando il successo di Conclave attraverso il premio come miglior attore protagonista, andato invece – senza sorprese – ad Adrian Brody. Per il suo immaginifico e istrionico personaggio di The Brutalist, l’attore newyorkese si era già portato a casa il Golden Globe, e potrebbe seriamente ambire al suo secondo Oscar, dopo quello memorabile per Il pianista di Polanski.
Accanto al premio per l’interpretazione maschile, altri tre BAFTA “pesanti” sono andati al film diretto da Brady Corbet: le migliori regia (replicando l’exploit veneziano così come il Golden Globe), fotografia e colonna sonora. Se le previsioni hanno centrato il doppio riconoscimento al fortissimo ma ultimamente discusso Emilia Pérez premiandolo sia come miglior film straniero (“non in lingua inglese” per l’esattezza) che per l’interpretazione di Zoe Saldaña come attrice non protagonista), la seconda sorpresa è invece arrivata dal premio all’attrice protagonista, andato a Mikey Madison per Anora, che ha distrutto i sogni della splendida “metamorfica” Demi Moore per The Substance e della straordinaria Fernanda Torres per Io sono ancora qui di Walter Salles, entrambe favorite dopo il “suicidio mediatico” di Karla Sofia Gascòn per Emilia Pérez.
Va aggiunto che il film diretto da Sean Baker, sopravvalutatissima Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes, ha guadagnato anche il BAFTA per il miglior casting. Purtroppo il notevole lavoro di Coralie Fargeat si è dovuto accontentare del miglior trucco & parrucco. Da segnalare, infine, l’ottima performance del lungometraggio d’esordio alla regia di Jesse Eisenberg, A Real Pain, vincitore sia per la sceneggiatura originale che per il miglior attore non protagonista Kieran Culkin.