Cinema

Il seme del fico sacro, finalmente in sala la monumentale opera dell’iraniano Mohammed Rasoulof

Per raggiungere Cannes e portare il proprio film, censurato dal regime islamico d’Iran, Rasoulof ha dovuto infatti fuggire di nascosto dal suo Paese

di Anna Maria Pasetti
Il seme del fico sacro, finalmente in sala la monumentale opera dell’iraniano Mohammed Rasoulof

Quella Palma d’oro rimasta in pectore e solamente compensata con un premio che ha tutte le sembianze di consolazione (un “Prix spécial inventatosi dalla giuria di Cannes 2024), finalmente esce nelle sale, ovvero dal 20 febbraio grazie a Lucky Red e BIM. Si tratta de Il seme del fico sacro dell’iraniano Mohammed Rasoulof, opera monumentale dall’ovvio sapore politico ma portatrice di anche di elevata raffinatezza estetica come nella cifra dell’autore notoriamente perseguitato in patria.

THE SACRED FIG
0 seconds of 1 minute, 25 secondsVolume 90%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
00:00
01:25
01:25
 

Per raggiungere la Croisette e portare il proprio film, censurato dal regime islamico d’Iran, Rasoulof ha dovuto infatti fuggire di nascosto dal suo Paese, recando con sé le foto di alcuni attori costretti rimasti invece entro i confini. E difatti a tutti i perseguitati come lui il regista aveva dedicato il premio ottenuto sulla Croisette (“Il mio cuore è con i perseguitati dal regime islamico del mio Paese, sono commosso da questo premio, sono triste per la catastrofe che vive il mio popolo quotidianamente, il popolo iraniano vive sotto un regime totalitario, la situazione è gravissima, la gente soffre enormemente.

Gli artisti, gli universitari, i giornalisti, tutti gli intellettuali sono condannati a morte ogni giorno non permettiamo più che il regime si continui con questo massacro”) per un dramma che riverbera una vicenda verosimile alla realtà corrente, con al centro il crescendo di tensione all’interno una famiglia all’indomani della promozione del marito/padre Amin, procuratore di giustizia incaricato agli interrogatori per conto dello Stato di indagati la cui condanna è – di fatto – già sicura. Accade che la sua pistola d’ordinanza, appena consegnatagli, sparisca improvvisamente nell’appartamento di Teheran dove vive con la moglie devota e le due figlie studentesse.

Chi è il responsabile di tale scomparsa? Attorno a questo espediente drammaturgico si articola dunque Il seme del fico sacro, mescolanza di generi (political drama, thriller, family drama, cinema civile) innalzata dalla militanza sottotraccia per ovvie ragioni, sublime discesa agli inferi di un gruppo famigliare, dove sono le donne soprattutto a pagarne le spese. Rasoulof fa crescere il suo esemplare “seme” nei meandri della claustrofobia paranoica, specie in un finale – da non rivelare naturalmente – denso e potentissimo, apice di un racconto cinematografico tra i migliori d’annata. L’opera è anche candidata agli Oscar come miglior film straniero.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione