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Genova, Silvia Salis è la candidata sindaca del centrosinistra: l’ex atleta vicepresidente del Coni sfiderà Piciocchi, il “delfino” di Bucci

Sul nome dell'ex campionessa di lancio del martello hanno trovato la convergenza tutte le forze del "campo largo": l'ultimo ok è arrivato dal Movimento 5 stelle
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Sarà Silvia Salis, vicepresidente del Coni, la candidata sindaca di Genova per il centrosinistra alle elezioni comunali che si terranno probabilmente a maggio. Sul nome della quarantenne ex campionessa di lancio del martello, proposta da un comitato di “saggi” del Pd come jolly per sbloccare uno stallo durato mesi, hanno trovato la convergenza tutte le forze del “campo largo”: “Prima donna ai vertici dell’organismo sportivo nazionale, ha orientato il suo impegno ponendo al centro l’uguaglianza di genere e il contrasto alle disparità territoriali”, la presentano i dem. L’ultimo ok è arrivato dal Movimento 5 stelle in seguito a un’assemblea degli iscritti convocata domenica: “Dopo un lungo confronto”, si legge in una nota, “il Movimento si è detto pronto a dare il suo sostegno a questa importante sfida, con un programma identitario e con il supporto dell’esperienza e competenza dell’ex parlamentare europea M5s Tiziana Beghin“, cioè la candidata che era stata proposta dai pentastellati. “Siamo certi che questa sia la migliore risposta alle esigenze di Genova e dei suoi cittadini”, conclude il comunicato. Dell’alleanza faranno parte anche Alleanza Verdi e Sinistra, la lista progressista Linea Condivisa e Italia viva. Ancora incerta, invece, l’adesione di Azione, che riunirà il direttivo locale per decidere.

Salis ha affidato all’agenzia Ansa le sue prime parole da front-woman: “Raccolgo con orgoglio e forte senso di responsabilità la richiesta alla candidatura a sindaca di Genova, alla guida di una coalizione progressista, di centrosinistra, ampia e civica. Ringrazio della fiducia sincera che ho raccolto, nella convinzione di poter avere il privilegio di guidare una squadra plurale e forte, mossa dallo stesso comune di spirito di cambiamento”. Ora l’ultimo passaggio formale per l’investitura è il voto della Direzione regionale dem, che sarà convocata ad hoc nei prossimi giorni. Si tratta di un via libera scontato, anche se una fronda del partito non ha apprezzato le modalità della scelta dell’ex atleta, giudicata calata dall’alto da Andrea Orlando, ex ministro e candidato sconfitto alla presidenza della Liguria, ora leader dell’opposizione in Consiglio regionale. Nelle scorse settimane, d’altra parte, il Pd si è arenato in una faida senza uscita nel tentativo di individuare una candidatura politica: uno dopo l’altro sono stati bruciati i nomi dell’ex consigliere comunale Alessandro Terrile, dei consiglieri regionali Federico Romeo e Armando Sanna e dei deputati Luca Pastorino e Alberto Pandolfo. Sanna, capogruppo dem in Consiglio regionale e fino all’ultimo in corsa per la nomination, si è fatto da parte con un post sui social in cui ha dato il proprio endorsement a Salis: “In lei riconosco i valori che lo sport mi ha insegnato e sarò al suo fianco in questa entusiasmante corsa”.

Il centrodestra, invece, ha già scelto da mesi il suo alfiere, che è stato presentato ufficialmente nelle stesse ore con un evento all’Acquario: si tratta di Pietro Piciocchi, avvocato vicino alla Lega, attuale sindaco reggente e per anni vice di Marco Bucci, ex primo cittadino del capoluogo eletto governatore lo scorso ottobre. “Sono veramente felice e accetto questa candidatura con grande passione, determinazione ed entusiasmo, un atteggiamento che in questi anni impegnativi ho cercato di mettere in campo tutti i giorni per la mia città”, ha detto. “Ho fatto riflessioni interiori dopo quanto è successo con l’elezione del presidente Bucci: potevo ragionare che ho già dato il mio contributo. Ma chi nella vita ha ricevuto deve dare, chi come me ha ricevuto tanto deve restituire alla comunità. Ecco perché ho deciso di accettare questa candidatura che mi è stata chiesta da tanti amici. Vogliamo mettere al centro i cittadini perché sono al centro di tutto. Il nostro ruolo è il servizio ai cittadini, non il potere”. All’evento era presente anche Bucci: “Pietro saprà scegliere le cose belle da continuare e quelle da migliorare, sarà un passo avanti per la città e per i genovesi”, ha detto. “Noi siamo per il servizio e non per il potere. Sarà un grande successo e sono convinto che Pietro sia la persona giusta. Genova ha bisogno di grandi persone che siano in grado di portarla nel mondo, non vogliamo tornare indietro. Gli starò vicino”.

L’ottimo risultato ottenuto a del Pd a Genova alle Regionali, dove Bucci è stato battuto da Orlando, aveva fatto guardare con fiducia il centrosinistra al voto per il Comune: il vantaggio, però, potrebbe essere già stato dilapidato nel lungo stillicidio interno alla coalizione. Tanto più che il profilo di Salis è molto diverso da quello dell’ex ministro dem. Del tutto estranea alla politica attiva, l’ex atleta – laureata in Scienze politiche e cresciuta nel quartiere genovese di Sturla – si può definire una moderata e in passato ha avuto rapporti di cordiale collaborazione con Bucci: i due compaiono insieme in molte foto, come non ha mancato di ricordare con una punta di veleno l’ex sindaco. La neo-candidata è sposata con il regista Fausto Brizzi, in passato ospite della Leopolda (la kermesse renziana a Firenze) e autore di alcuni spot commissionati dalla giunta Regionale dell’ex governatore Giovanni Toti, arrestato per corruzione lo scorso maggio.

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