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“Ci hanno spaccato la mascella. Siamo stati aggrediti con violenza durante la nostra permanenza in prigione”: la dura denuncia dei fratelli Menendez

L'udienza a marzo per sottoporre al giudice nuove prove sui presunti abusi del padre

di F. Q.
“Ci hanno spaccato la mascella. Siamo stati aggrediti con violenza durante la nostra permanenza in prigione”: la dura denuncia dei fratelli Menendez

I fratelli Menendez sono stati entrambi violentemente aggrediti in prigione, mentre scontavano l’ergastolo per il sanguinoso omicidio del 1989 dei loro genitori, Jose e Kitty, nella lussuosa villa di famiglia a Beverly Hills. A denunciarlo sono stati proprio il 53enne Erik Menendez e il 56enne Lyle. Entrambi hanno trascorso più di 30 anni in prigione.

Appena messo piede in carcere, entrambi i fratelli sono stati “brutalmente aggrediti”, ha raccontato Erik nel podcast Two Angry Men di TMZ, sostenendo che 25 anni fa le prigioni erano molto più “pericolose” e “buie”. “La prigione è stata dura per me. Ho dovuto affrontare molto bullismo e traumi. Era un ambiente pericoloso – ha detto Erik al podcast -. Ero preso di mira, vittima di bullismo violento, ed è stato traumatico e continuo”. I fratelli inizialmente sono stati rinchiusi in celle separate durante i loro primi 21 anni in carcere, e comunicavano tra loro solo attraverso le lettere.

Erik dice di ricordare distintamente il giorno in cui ha saputo che Lyle era stato aggredito brutalmente e quanto fosse “difficile” non essergli d’aiuto. “Quel giorno mi è stato detto ‘Lyle è stato appena aggredito e si è rotto la mascella’ – ha ricordato Erik -. Pensavo ‘Lui è laggiù, io sto passando questo qui, e almeno potremmo proteggerci a vicenda se fossimo insieme’, ma non ci era nemmeno permesso di stare insieme”.

La recente docuserie Netflix dedicata ai fratelli Menendez ha riaperto il dibattuto sul uno dei casi più complicati della storia della giustizia americana. Sia Erik che Lyle hanno sempre sostenuto che l’efferato omicidio altro non era che un tentativo di fermare l’escalation di violenze, anche sessuali, che i due avevano subito nel corso degli anni dal padre con l’assenso silenzioso della madre.

L’avvocato dei fratelli ha chiesto al giudice di considerare nuove prove degli abusi del padre. L’udienza era stata fissata a gennaio, ma è stata posticipata a marzo, a causa degli incendi che hanno coinvolto la città di Los Angeles.

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