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Dacia Duster, la rivoluzione è (anche) nel design: semplicità e funzionalità

Il suv di Dacia è una macchina di sostanza, senza fronzoli e allo stesso tempo pratica. Con un abitacolo progettato per far sentire a casa i passeggeri
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La terza generazione di Dacia Duster incarna ed esalta la filosofia del marchio romeno del gruppo Renault, che dal punto di vista stilistico (e non solo) punta da sempre all’essenziale e elimina artifici inutili che appesantiscono la vettura (anche oltre il design) valorizzando la funzionalità. “Duster non sarebbe Duster senza un abitacolo ingegnoso e pratico che facilita la vita quotidiana degli utenti. Tutto è progettato per farti sentire come a casa, sia nella parte anteriore dell’abitacolo sia in quella posteriore”, sintetizza il capo del design David Durand.

Le linee sono caratterizzate dalla semplicità delle forme e dei volumi, che accentuano la forza dello stile che si fonda su un frontale molto verticale, su passaruota con bordi nettamente smussati, su un generoso portellone posteriore, su finestrini laterali che si estendono armoniosamente quasi per l’intera lunghezza del veicolo. Un po’ come per la linea di cintura che circonda il Suv, senza soluzione di continuità. E, infatti, le protezioni laterali della parte inferiore della scocca proseguono sugli elementi che convogliano la brand identity, per poi girare intorno ai passaruota che sono, a loro volta, connessi ai paraurti anteriore e posteriore.

La Duster non è arrogante, ma esprime robustezza anche con i suoi scudi di “difesa” piazzati davanti e dietro e colorati all’origine: “L’assenza di vernici è un vantaggio per l’ambiente, ma anche per i clienti – spiegano i tecnici Dacia – perché anche se vengono graffiati o rigati, non perdono mai la tinta originaria”.

Sulla Duster ha debuttato un nuovo materiale, lo Starkle, progettato dagli ingegneri di Dacia e dall’azienda chimica LydondellBasell. Esibito per la prima volta sul concept Manifesto, questo preparato è non solo robusto, ma anche composto fino al 20% da materiali riciclati. È stato impiegato per le protezioni laterali della parte inferiore della scocca e dei passaruota, per i triangoli del paraurti davanti e per la grembialatura di quello posteriore che si distinguono per le particelle bianche che creano un “effetto maculato”.

La Duster è una macchina di sostanza, essenziale e allo stesso tempo pratica. Un’impostazione che risulta evidente dentro l’abitacolo, caratterizzato da una rivisitata plancia alta, verticale e larga all’interno della quale spicca un ergonomico schermo centrale da 10” inclinato verso il conducente, che può servirsene senza distogliere lo sguardo dalla strada. Con il volante appiattito in alto e in basso, al Suv è stato conferito anche un pizzico di sportività.

Pur non essendo un elemento specifico di design, il sistema di fissaggio Youclip di Dacia consente di personalizzare ulteriormente gli interni, oltre che di renderli ancora più pratici. Il costruttore offre fino a sei punti di ancoraggio (in base a modelli e versioni) e altri due supplementari sui poggiatesta grazie ai quali la macchina può venire arricchita con accessori come il supporto per smartphone, ma anche, fra gli altri, una lampada e un portabicchiere.

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