“Il racconto che ha fatto lei è pieno di bugie, non è esattamente come dice”. Edoardo Vianello risponde alla ex moglie Wilma Goich, che nelle scorse settimane a “La volta buona” aveva fatto alcune dichiarazioni sul suo conto circa il modo in cui il cantante avrebbe vissuto il dolore per la morte di loro figlia, Susanna, e di come stesse aspettando da 5 anni una risposta ad un’accorata lettera da lei inviatagli.
Ospite di Caterina Balivo nella puntata in onda lunedì 24 febbraio su Rai 1, Vianello spiega di essere stato presente da un punto di vista pratico quando la figlia si è ammalata: “Se non mi fossi interessato io, non si sarebbe nemmeno saputo che stava male. Soffriva di alcuni dolori che non sapeva spiegarsi finché io non mi sono adoperato per accompagnarla a fare gli esami e metterla nelle mani del miglior professore”. Quando poi si è saputo che non c’era più niente da fare, il padre ha deciso di farsi da parte: “Non ho avuto più la forza. Eravamo in piena pandemia, a trovarla ci potevano andare solo due persone, ho ritenuto fosse più giusto che ci stesse la madre (Wilma Goich, ndr) e suo figlio. Non sarei stato capace di affrontarlo”. E aggiunge: “Ho preferito occuparmi delle cose pratiche […] Non devo dimostrare a nessuno il mio dolore, mi dà fastidio quando viene spettacolarizzato. È una cosa che ho dentro, so io quello che ho sofferto e quello che mi manca. Volevo avere un ricordo vivo di Susanna”.
Qualche precisazione, infine, pure sulla lettera ricevuta dalla ex moglie: “Ha detto di averla scritta cinque anni fa invece l’ha scritta un anno fa. Non ho risposto per il semplice fatto che ogni volta che viene in tv sparla di me, è un rapporto che non mi interessa più tenere in piedi […] Non vedo perché dopo 50 anni che siamo separati, ancora debba discuterne, evidentemente non ha altri argomenti”. L’artista si domanda quindi: “Cosa ti viene in tasca a parlare male di me?”.